DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI NICOLA IN CONFERENZA STAMPA
Nove mesi dopo, al Franchi di Firenze finisce ancora 0-0. Il Genoa torna a non subire reti in una gara ufficiale dopo 10 partite con una media da peggior difesa del campionato. La squadra di Davide Nicola lascia anche l’ultimo posto della classifica, ora condiviso a gomitate (a quota 15 punti) con il Brescia di Corini e la SPAL di Semplici. Tocca proprio a Nicola, al termine della partita pareggiata contro la Fiorentina. “Con coraggio e convinzione” aveva scritto sui social alla vigilia. E si è rivelato profetico.
Prima di intervenire in conferenza stampa, Nicola ha parlato così ai microfoni di SkySport: “Stasera siamo giustamente un po’ arrabbiati, ma con un’arrabbiatura che deve essere costruttiva. In altri momenti questa partita potevi vincerla, ma in questo momento quel che mi interessa è dare identità certa alla squadra e far crescere tutti. Dal secondo tempo contro la Roma c’è stata una continuità, siamo riusciti a gestire meglio e diversamente la palla anche se non siamo così sicuri e dobbiamo essere più intraprendenti. Strafottenti, nel giusto senso della parola. La prestazione è stata positiva e deve diventare il nostro marchio: dobbiamo migliorare e migliorare facendo punti, cosa che non è facile”.
“Il nostro rammarico oggi sta nel fatto che noi dobbiamo sentirci infastiditi per non aver raccolto l’intera posta in palio, ma è anche vero che dobbiamo arrivarci per gradi e con consapevolezza. Deve diventare il nostro DNA: siamo una maglia prestigiosa e dobbiamo onorarla. Non c’è nessun progetto tecnico-tattico senza temperamento, competizione e gusto. Puoi vincere ed ottenere qualcosa solo se non sei timoroso e hai voglia di proporre. L’identità la raggiungi solo quando hai rispetto dell’avversario ma pensi solamente a proporre il tuo gioco. Alcuni passaggi oggi mi hanno dato consapevolezza: sul rigore sbagliato solitamente ci si sarebbe disuniti, invece siamo riusciti a rimanere squadra e anche nella parte finale eravamo lì a spingere per provare a portare a casa la vittoria. Bisogna ancora velocizzare la costruzione per arrivare il prima possibile alle punte. Non sono il tipo da vivere di alti e bassi: una partita e mezza fatta bene non mi dà euforia, ma quel che stiamo facendo mi sta soddisfacendo. Il timbro fondamentale per poter raggiungere il nostro obiettivo ma anche la capacità di poterci relazionare in maniera diretta, con fiducia l’uno nell’altro ed in quel che si fa sul campo. Tutto il resto viene di conseguenza. A dire il vero non sono ancora del tutto soddisfatto così come non lo sono i ragazzi, perché abbiamo ampi margini di miglioramento”.
La salvezza passa dal mercato? Nicola parte da un presupposto. “Comincio dicendo quanto sia giusto credere prima su chi si ha a disposizione. Abbiamo valutazioni da fare, valutazioni che stiamo facendo per poter migliorare il gruppo a disposizione, aumentare la competizione. Ed è quello che faremo. Dobbiamo accettare l’uno contro uno per poter essere più propositivi e tenere il baricentro più alto. Anche stare tutti dietro la linea della palla dà più fiducia ma può essere rischioso”.
Di seguito le dichiarazioni di Nicola in sala stampa: “I ragazzi lo sanno, non sono ancora pienamente soddisfatto perché questa squadra ha ampi margini di miglioramento. Dobbiamo volere tutti di più da ognuno di noi e sapere cosa rappresentiamo. A mercato finito non dovremo più controllare situazioni che sono difficili da controllare da parte nostra. Noi pretendiamo di più ma i ragazzi devono pretendere di più da loro. Dobbiamo assolutamente mantenere questa concentrazione: la cosa positiva di stasera è che dopo il risultato non ci siamo chiusi in noi stessi ed anzi nei minuti finali abbiamo cercato di portare via un punto contro una squadra in forma, con la mentalità di chi vuole sempre qualcosa. Schöne? Da quando sono arrivato io non è mai stato in discussione. Un giocatore del genere non può mai esserlo. Favilli? Abbiamo altri attaccanti con caratteristiche simili come lo stesso Pinamonti e lo stesso Destro, che sta lavorando tanto. Stasera ho anche pensato di inserire Eriksson, ma l’avrei messo in una condizione – avendo fatto pochissimi allenamenti – di esprimere qualcuno che deve diventare ma non è ancora. Sanabria, Pandev e Favilli erano i tre attaccanti che avevamo utilizzato di più nel corso di queste partite. Il messaggio mandato ai ragazzi era chiaro: noi dobbiamo essere utili al gruppo e cambiare registro sulla mentalità. Non è che se subentri o giochi meno non sei utile, per niente”. La sintesi del mister arriva qualche minuto dopo, come sempre via social: “Un po’ i*******i ma avanti così. Dobbiamo migliorare facendo punti e mettendoci un po’ più di strafottenza. Quella che ci servirà domenica prossima. Forza Grifone”.