Christian Eriksen (centrocampista, 27 anni) – Ciliegina sul mercato interista, rischia di oscurare gli arrivi in Serie A di galoppatori della fascia quali Ashley Young e Victor Moses, che con il danese hanno in comune la familiarità con la potenza regina della Premier League. A differenza del collega Ramsey, tuttocampista approdato alla Juventus dai rivali cittadini del Tottenham, Eriksen dovrebbe portare a casa di Conte una maggiore garanzia di continuità e un minor numero di acciacchi lungo il percorso. Dal connazionale Schöne (con cui condivide la passione per i calci di punizione) e dai primi spezzoni di partita con la maglia nerazzurra, avrà sicuramente toccato con mano come l’ambientamento in Serie A sia tutt’altro che rose e fiori. Il primo passo, quello decisivo per mettersi sulla buona strada, potrebbe arrivare proprio nel derby come accadde a Wesley Sneijder nel 2009. L’ultimo colpo sulla trequarti dell’Inter paragonabile a quello di Eriksen. Dieci.
Sebastian Prödl (difensore, 32 anni) – La linea viola della metropolitana londinese non è l’unica a rendere la cittadina di Watford raggiungibile in poche fermate. Particolarmente caldo, ormai da più di una sessione di mercato, anche il binario che porta fino alla Dacia Arena: per un Pussetto che veste la maglia degli Hornets, c’è un difensore esperto pronto a indossare quella bianconera dell’Udinese. Si tratta dell’austriaco Prödl, fresco di svincolo dal club inglese gestito dai Pozzo e reduce da quasi quattro mesi di inattività per un problema al ginocchio, non il primo acciacco in carriera: “Ne avrà ancora per un mese” ha confermato il direttore dell’area tecnica Pierpaolo Marino. Leader nel Werder Brema, alt in Inghilterra. Una nuova torre per la difesa tutta fisico e muscoli allestita da Gotti. “Ci puntiamo tanto, per il presente ma soprattutto per il futuro”. Domani.
Lennart Czyborra (ala, 20 anni) – Da tedesco a tedesco, dall’Heracles all’Atalanta. Laterale sinistro classe 1999, arriva a Bergamo nel mese di gennaio con tutte le credenziali per essere colui che rileverà, in estatee, Robin Gosens, definitivamente in rampa di lancio dopo tre anni alla corte di Gasperini. Di piede mancino, 181 centimetri, già nel giro delle giovanili della Germania Under 20, il 20enne in stagione (in Eredivisie, campionato olandese) aveva giocato 19 partite segnando 2 gol e diversi assist. È cresciuto nelle giovanili dell’Union Berlin prima, dell’Herta Berlino poi compiendo le ultime fasi prima dell’esordio tra i professionisti con Energie Cottbus e Schalke 04. Bundes.
Bosko Sutalo (difensore, 20 anni) – Il croato avrà il difficile compito di non far rimpiangere Andrea Masiello. Ha tutto il tempo per incamerare le direttive del suo nuovo allenatore forte dell’esperienza nella prima squadra dell’NK Osijek (21 presenze tra coppa e Serie A croata) e della trafila nelle nazionali giovanili del suo paese. Di piede destro, 188 centimetri d’altezza che lo rendono un difensore difficile da superare, ha quasi sempre giocato come centrale difensivo di destra in uno schieramento a tre. Marchio di fabbrica.
Adrien Tameze (centrocampista, 26 anni) – Nel cuore del gioco atalantino è arrivato un 26 enne, in prestito dal Nizza con diritto di riscatto. Centrale di centrocampo con attitudini più difensive che offensive, è di piede destro. Cresciuto nelle giovanili del Nancy, non aveva marcato tante presenze in Ligue 1 nella stagione in corso (8). Ricorda un po’ Kessiè per quella sua capigliatura ricca di treccine e ha già esperienza in Champions League col Nizza. Acquisto per aver dare un po’ di fiato a Freuler e De Roon anche in vista degli Ottavi di Champions League. Rincalzo.
Adama Soumaoro (difensore, 27 anni) – “Una cifra importante per un giocatore importante”. Difensore centrale e possente, cresciuto e sbocciato da capitano in quel Lille capace di raggiungere il secondo posto nella passata stagione mettendo da parte un 2018 particolarmente travagliato, il suo passaggio al Genoa è stato accolto con grande stupore da parte di molti addetti ai lavori in Francia. “Nel mercato estivo era stato trattato da Lazio e Roma – ha raccontato nei giorni scorsi il direttore sportivo Marroccu – Queste sono situazioni di mercato che capitano, magari anche in maniera un po’ immeritata visto che quando l’abbiamo preso eravamo ultimi in classifica”. L’apporto di Soumaoro, rimasto spesso in disparte nella nuova gestione Galtier e vistosi superare nelle gerarchie dal nuovo capitano José Fonte e persino dal brasiliano Gabriel, dovrà ambientarsi il prima possibile nella nuova difesa e diventare fin da subito un elemento fondamentale per il raggiungimento della salvezza del Genoa. Reset.
Maya Yoshida (difensore, 31 anni) – “C’è un proverbio nel mio paese che dice: la forza di volontà attraversa anche le rocce. Ho viaggiato molto e la mia forza di volontà mi ha portato fino a qui. Ed è per questa maglia che ora voglio combattere”. Si è presentato così, in un video al Museo d’Arte Orientale in pieno centro cittadino, il terzo giocatore giapponese approdato a Genova dopo Kazuyoshi Miura e Atsushi Yanagisawa. Sul giocatore poche ombre, sull’uomo tante luci e applausi dai tifosi del Southampton per aver devoluto una parte dello stipendio in beneficenza per gran parte della sua permanenza al sud del Regno Unito. Difensore centrale in prestito dai Saints, reduce da una prima parte di stagione leggermente in disparte, è abile e arruolabile fin da subito nella rosa di Ranieri, uno che con i nipponici al Leicester ci ha saputo fare eccome (vedere la rinascita di Okazaki per credere). A tempo pieno o part-time, potrà rendere meno dolorosa l’assenza di Ferrari. Lo stesso discorso vale per Tonelli. Yoshida lo scorso novembre ha raggiunto le 100 presenze con la maglia della nazionale giapponese, di cui è capitano indiscusso dal 2018 dopo gli addii del portiere Kawashima e del veterano Hasebe. Samurai.
https://www.instagram.com/p/B8ErCspIiAJ/
Lukas Haraslin (ala, 23 anni) – Nato nello Slovan Bratislava, ha sulle spalle una stagione di ambientamento nella Primavera del Parma e un’annata da protagonista con la maglia biancoverde dello Lechia Gdansk. Haraslin cerca la consacrazione in Serie A: strappi e cambi di passo lo hanno reso fra i migliori prospetti del calcio in Slovacchia, nazione che sta tornando a rimpinguare le rose delle squadre italiane a braccetto con la Slovenia.
Stanislav Lobotka e Diego Demme (centrocampisti, 25 anni e 28 anni) – Capigliatura vagamente alla Marekiaro, il primo proverà a portare muscoli e determinazione in una squadra che sta provando a rialzarsi in classifica dopo il terribile inizio di campionato. Gattuso stravede per il compagno di reparto, italo-tedesco e calatosi già alla perfezione nel ruolo di equilibratore del centrocampo azzurro. Due giocatori da Napoli, in un Napoli costretto a rifondare. Rivoluzione.
Simon Skrabb (centrocampista offensivo, 25 anni) – Presentatosi a Brescia con l’islandese Bjarnason, nelle ultime 3 stagioni in Finlandia ha svariato lungo tutto l’attacco del Norrköping. Più simile per movenze a Torregrossa, da valutare la sua convivenza tattica con Balotelli e soprattutto nel modulo portato al Rigamonti da Diego Lopez. Occhio ad un possibile impiego sulla trequarti. Dobrodošli.
Gastòn Pereiro (ala, 24 anni) – Il sinistro più caldo del calciomercato invernale arriva da Eindhoven ma è nato a Montevideo. Prosegue indisturbato l’esodo di uruguagi nel Cagliari di Rolando Maran, che dopo aver dato gasolina al centrocampo con Oliva e Nandez prova a rinverdire la trequarti dopo la partenza del Pata Castro. Talento cristallino, la più grande insidia è rappresentata dal recente e grave infortunio alla clavicola. Intrigante.
Alexis Saelemaekers (ala, 20 anni) – Le prime cinque partite di campionato belga le ha vissute da spettatore, prima che una vittoria con gol contro lo Standard Liegi lo consacrasse nel ruolo di pendolino della fascia destra nell’Anderlecht della coppia Vercauteren-Kompany. Presentato dai media italiani come sostituto naturale di Suso, partito direzione Siviglia, il giovane talento potrebbe ben presto inserirsi nella corsa ad un posto sulla corsia laterale difensiva, complici le poche luci e tante ombre su Conti e Calabria. Da una parte c’è Theo l’intoccabile, dall’altra i ballottaggi restano aperti ed è lecito attendersi ribaltoni. Belga di belle speranze, cresciuto e svezzato dall’Anderlecht. Attenzione.
Carles Perez (attaccante, 21 anni) – Arrivato a Fiumicino nell’ultimo giorno di mercato, subito gettato nella mischia da Fonseca nel tentativo disperato di raddrizzare una partita sfuggita di mano contro il Sassuolo. Segno di quanto a Roma si punti sul classe 1998. Mister 100 milioni, prezzo della clausola rescissoria poi by-passata dal Barcellona, a torto o a ragione la sua rete decisiva nella notte a San Siro contro l’Inter è stata messa in ombra dal colpo da biliardo del baby-fenomeno Ansu Fati. Profilo brevilineo letale nel riempire gli spazi in area di rigore, Camp Nou avrebbe potuto ereditare la 7 del connazionale David Villa, lasciata libera dalla partenza di Coutinho verso il Bayern Monaco. Al Camp Nou ha lasciato anche qualche rimpianto: “Se avessimo saputo che Dembelé si sarebbe fatto male, non l’avremmo mai lasciato andare”. Anvedi.