Sedici finali, dieci casalinghe e sei esterne. È questo lo scenario che si apre oggi per il Genoa, che in stagione ha centrato solamente tre successi (tutti in casa) e oggi ospita un Cagliari senza vittorie da oltre due mesi, scalzato dalla zona Europa sia dal Bologna che dall’Hellas Verona. Alla vigilia, Nicola ha chiesto di alzare l’asticella per non vanificare quanto di buono fatto nelle ultime due trasferte. Maran, dal canto suo, ha alzato la guardia sulle insidie che la sua formazione troverà al Ferraris, dove oggi ci sarà un clima bollente: come da comunicato di ACG e Gradinata Nord, è infatti attesa una contestazione estesa a tutto lo stadio contro il presidente Preziosi. Arbitrerà la delicata sfida del Ferraris l’arbitro Calvarese della sezione di Teramo, assistito al VAR da Luca Pairetto di Nichelino.
NOTIZIARIO
Allo stadio “Ferraris” temperatura quasi primaverile, con un cielo rannuvolato e una leggera brezza. Poche probabilità di pioggia . Sono 12 i gradi percepiti, terreno di gioco in
La formazione estense rimane dunque a quota 15 punti assieme al Brescia, impegnato in contemporanea col Genoa ad Udine. In tribuna andrà Pajac, che dei 24 convocati è l’unico a non comparire in distinta. Da segnalare Marco Rossi e il ds Marroccu ad osservare tutto il riscaldamento del Grifone a bordo campo. Prima del fischio iniziale e dell’annuncio delle formazioni, una delegazione di tifosi rossoblu accompagna la famiglia di Vincenzo “Claudio” Spagnolo sotto la Nord per depositare un mazzo di fiori in memoria del figlio, ucciso 25 anni. Un lungo applauso accompagna la famiglia sotto la Gradinata. Sono 21.001 i tifosi presenti allo stadio in questo pomeriggio di calcio.
LA CONTESTAZIONE DEL FERRARIS
Già fuori dallo stadio cominciano a diffondersi gli striscioni della contestazione: un foglio bianco con sopra scritto “Vattene“. Striscione distribuito in tutti i settori del Ferraris e sollevato già diversi minuti prima dell’inizio della gara al grido di “Preziosi vattene“. All’ingresso in campo, agli striscioni si aggiunge la scritta “Preziosi” in Gradinata Nord. Lo striscione compare in tutto lo stadio, non solo in Gradinata Nord, come evidenzia la panoramica che segnaliamo qui sotto:
LE FORMAZIONI UFFICIALI
GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Soumaoro, Masiello; Ghiglione, Sturaro, Schöne, Radovanovic Radovanovic, Criscito; Sanabria, Pinamonti. A disposizione: Marchetti, Jandrei, Barreca, Goldaniga, Falque, Jagiello, Eriksson, Pandev, Destro, Cassata, Favilli, Ankersen. Allenatore: Davide Nicola.
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Cacciatore, Pisacane, Klavan; Nandez, Faragò, Nainggolan, Pellegrini; Joao Pedro; Simeone. A disposizione: Olsen, Mattiello, Paloschi Birsa, Gastòn Pereiro, Lykogiannis, Walukiewicz, Ragatzu. Allenatore: Rolando Maran.
LA PARTITA
Cominciata la gara del Ferraris, Il Cagliari si schiera con una sorta di 3-5-2, con Nandez decentrato a destra e Faragò interno di centrocampo assieme a Nainggolan e Ionita più largo a sinistra. Il Genoa attaccherà nel secondo tempo sotto la Nord, tornata subito a cantare per la squadra. Soumaoro centrale difensivo con Masiello a sinistra, Biraschi a destra.
Al 2′ di gioco Genoa che può subito sfruttare un calcio d’angolo, ma la difesa sarda allontana il pericolo. Al quinto minuto, invece, qualche apprensione per la difesa genoana quando Radovanvoci e Soumaoro non si capiscono e Perin è costretto a restituire il pallone a Joao Pedro sulla trequarti.
All’ottavo minuto primo angolo per la formazione ospite dopo il primo intervento di Perin a chiudere su Joao Pedro, che dai venti metri aveva cercato il piazzato col destro. Attenta la difesa rossoblu nel disimpegnare e ribaltare il fronte. Al nono arriva infatti il secondo corner a favore del Grifone: se lo conquista Sanabria. La battuta arriva da destra, ma Schöne non è preciso e il pallone troppo basso.
Al 13′ primo cambio forzato per il Cagliari: Faragò, non al meglio, è costretto ad abbandonare il campo. Dentro Walukiewicz, un difensore, ma non cambia il modulo della squadra sarda: Nandez torna a fare l’interno di centrocampo, Cacciaore diventa il quinto di destra e Pisacane il centrale difensivo di destra. Al quarto d’ora Cacciatore, un po’ spaesato nel nuovo ruolo, rimedia un giallo per aver atterrato Criscito sulla sinistra. Buona punizione per il Grifone.
Al 17′ clamorosa chance per il Genoa di andare in vantaggio. Sturaro con intelligenza attende che Ghiglione attacchi la profondità, lo serve con un lungo lancio dalla propria metà campo. Pellegrini anticipa il numero 18 del Grifone, ma nel tentare di appoggiarla a Cragno è troppo morbido e Ghiglione, se non scivolasse, riuscirebbe ad impattare con più forza a tu per tu col portiere sardo, che invece riesce a chiudere lo specchio.
Funziona bene anche l’intesa Pinamonti-Sanabria, che al 20′ scambiano al limite dell’area e riescono a lasciare spazio al paraguaiano per andare al tiro. Pallone alto, ma applausi del Ferraris che apprezza lo sforzo del Grifone. Al 21′ giallo per simulazione ai danni di Pinamonti. Al 22′ gioco ancora fermo perché Maran è costretto a fare un secondo cambio: Cacciatore non ce la fa. Al suo posto entrerà Mattiello.
Al 27′ cartellino giallo per Simeone, che nel giro di un minuto commette due falli prima su Sturaro, poi su Biraschi. Calvarese lo grazia una volta sola, ma non la seconda. Terzo ammonito della gara.
La gara supera la mezz’ora col risultato ancora invariato di 0-0. Le due squadre manovrano, ma senza creare apprensioni. Al 38′ terzo infortunio nella prima frazione della gara del Ferraris: questa volta è Ghiglione a fermarsi mentre rincorreva un ottimo pallone recuperato da Sanabria. Lo rileverà Pandev, che va a supportare la manovra delle due punte. Sarà Sturaro a scivolare sulla destra in quello che ora è un 3-4-1-2.
Al 42′ Genoa in vantaggio con Goran Pandev, che si libera sul mancino e va a segno con un tiro cross su cui Sanabria e Pinamonti si erano avventati con prontezza. Cragno illuso dalla traiettoria. Sul gol c’è ancora lo zampino di Sturaro sotto fora di assist: il numero 27 rossoblu ha il merito di aver accelerato l’offensiva con una giocata di prima, con le spalle all’azione, a servire proprio il macedone, ora capocannoniere del Genoa con 6 reti, che non ha esitato a cercare la profondità. Voleva essere un assist, è stato un gol. Il Ferraris esplode di gioia.
Il forcing finale della prima frazione, allunga da un recupero di quattro minuti, è di marca cagliaritana, ma il Genoa ogni traversone la rigetta ben lontano dall’area: prestazione sin qui impeccabile di Soumaoro, Biraschi e Masiello, che giganteggiano di testa e per presenza fisica.
Comincia la ripresa e lo fa senza cambi, ma con la notizia del pareggio del Napoli contro il Lecce e con l’occasione subito capitata sui piedi di Sanabria per andare sul 2-0. Pandev accorreva alle spalle del paraguaiano e avrebbe colpito a botta sicura.
Al 52′ il secondo tempo riprende dal pessimo copione della prima frazione in chiave infortuni: tocca ancora al Genoa, che questa volta dovrà sostituire Schöne in mezzo al campo, che accusa un problema ai flessori della coscia sinistra. Lo rileva Ankersen, con Sturaro che torna in mezzo al campo. Al 53′ cartellino giallo per Nainggolan, entrato duro su Criscito.
Al 56′ Cragno chiude lo spacco su destro di Sanabria da centro area: sarà calcio d’angolo per il Grifone. La battuta arriverà dalla sinistra e attraverserà tutta l’area di rigore, con un tentativo finale di Radovanovic di ribadire in area con un cross. Nandez chiude e allontana il pericolo. Al 58′ prima conclusione della ripresa anche per il Cagliari con Pellegrini: Perin la fa sua in due tempi. Al 59′ la seconda, questa volta più ghiotta, con Joao Pedro che non riesce a dare forza al pallone dopo essere stato imbeccato da Nainggolan e perso dalla marcatura di Biraschi.
Il Genoa risponde all’ora di gioco con Pinamonti, che si trova il pallone sul sinistro e scarica una potente conclusione: Cragno neutralizza in presa bassa. Al 63′ punizione poco più avanti della linea dei trenta metri a favore del Cagliari: sul punto di battuta c’è Nainggolan, ma Perin con grande sicurezza la fa sua in allungo. Parata non semplice eseguita con estrema sicurezza. Il Cagliari sta crescendo, il Genoa contiene e cerca di ripartire.
Al 68′ Genoa pericoloso dalla bandierina con Soumaoro, che riceve dai piedi di Mimmo Criscito e colpisce solamente la parte alta della rete. mister Nicola prepara l’ultimo cambio: si prepara Cassata. A lasciare il campo tra gli applausi, coi calzettoni abbassati, è Pinamonti.
Al 75′ grande occasione per Joao Pedro di testa: pallone largo che termina sul fondo. Proprio dopo quest’ultima azione, il tecnico sardo Maran inserirà un altro attaccante, Gaston Pereiro, e toglierà un difensore, Klavan. E lo stesso Pereiro rimedierà subito, al 77′ di gioco, il cartellino giallo per una trattenuta ai danni di Pandev. Il macedone, letteralmente preso di mira, verrà colpito ancora un minuto dopo da Mattiello, che al 78′ riceverà l’ennesimo giallo della gara. Al minuto 81′ Radovanovic finisce sul taccuino dell’arbitro Calvarese, che dovrà portare a termine una gara che si annuncia, in questo finale, particolarmente dura e concitata.
All’85esimo altro intervento di Cragno a negare il raddoppio al Genoa, questa volta su Pandev che aveva battuto a colpo sicuro su assist di Sturaro all’interno dell’area di rigore. Il Genoa poteva ancora raddoppiare, ma gliel’ha negato l’estremo difensore sardo che tiene in partita sino alla fine la formazione ospite.
Dopo quattro minuti di recupero, due occasioni clamorose fallite dal Cagliari (una traversa prima, poi il gol a porta vuota sbagliato da Joao Pedro) e una richiesta di fallo di mano da parte del Cagliari (non c’è perché Biraschi colpisce tra petto e pancia), il Genoa coglie il terzo risultato utile di fila e rende ancora più preziosi i due punti raccolti nelle trasferte di Bergamo e Firenze salendo a 19 punti. Una vittoria molto importante visti anche i risultati di Brescia e Lecce. Da valutare le condizioni di Ghiglione e Schöne, usciti per infortunio.