Ieri sera al Picco si è recuperata la sfida Spezia-Cremonese, inizialmente in programma lo scorso 20 dicembre ma rinviata per allerta rossa legata al maltempo. Nel primo tempo piovono tiri sulla traversa: il primo è di Nzola, poi tocca a Claiton. Il colpo sferrato in area del difensore brasiliano tocca due volte il legno e supera Scuffet, portando in vantaggio gli ospiti al 27′. “Dopo il vantaggio della Cremonese mi sono spaventato – racconterà Italiano – Pensavo potesse essere una di quelle partite stregate”. E invece gli Aquilotti, andati al riposo sotto di una rete, avranno “la maturità e la pazienza” necessarie per ribaltare la partita, il tutto unito a cambi giusti al momento giusto.
Al 10′ della ripresa pareggia Maggiore, ma per passare in vantaggio bisogna aspettare l’ingresso in campo del jolly Di Gaudio. Il centrocampista in prestito dal Verona, all’esordio in casa con la maglia bianconera, tocca il primo pallone e lo appoggia in rete. Galabinov e Bartolomei cambiano la partita, Nzola prova a chiuderla all’84’ prima che Parigini provi a riaprirla 180″ più tardi. Il tiro del giocatore in prestito dal Genoa è una prodezza che finisce all’angolino, ma la Cremonese paga dazio e incassa la terza sconfitta consecutiva. Gli Aquilotti di Italiano cercavano e hanno trovato una vittoria, la quarta consecutiva, che permette di raggiungere Crotone e Frosinone nella lotta serrata per il secondo posto che vale la Serie A. Dopo un inizio di campionato zoppicante, un traguardo per nulla scontato. La scelta di confermare il tecnico, risultati e scelte alla mano, si è rivelata vincente. Andando un po’ controcorrente, si è risalita la corrente.