Tutta o una parte della 26ª giornata di Serie A, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, si giocherà a porte chiuse per l’emergenza coronavirus. A confermarlo, dopo il rinvio di 4 delle 6 partite in programma domenica scorsa (Inter-Sampdoria, Verona-Cagliari, Torino-Parma e Atalanta-Sassuolo), sono le dichiarazioni di Gabriele Gravina, che in una conferenza stampa ha confermato: “Abbiamo chiesto al governo di poter disputare le partite a porte chiuse nelle zone interessate dai focolai di coronavirus (ad oggi quindi Milan-Genoa e Juventus-Inter, senza considerare le squadre che dovranno viaggiare in trasferta, ndr). Probabilmente già da domenica avremo partite a porte chiuse – ribadito il presidente della FIGC inoltre abbiamo espresso al ministro dello Sport la nostra preoccupazione per la chiusura degli impianti sportivi, perché abbiamo l’esigenza di far allenare le squadre e c’è il rischio che si blocchi l’attività di preparazione. Ci dovrebbe comunque essere a breve un decreto ministeriale che disciplini tutto questo”.

Stesso iter anche in vista del sedicesimo di finale Inter-Ludogorets in Europa League, mentre ad oggi resta confermata la partita fra Napoli e Barcellona in programma domani sera in Champions League. In attesa di disposizioni in merito alla prossima giornata di Serie B, con le liguri Spezia ed Entella impegnate rispettivamente contro Benevento e Crotone, a fermarsi ufficialmente è la Lega Pro, che tramite un comunicato ufficiale ha annunciato il rinvio di 35 partite all’interno dei gironi A e B.


Serie A verso le porte chiuse: ma quando? I calendari di campionato e coppe a confronto