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Liverani: “A Marzo le partite sono vere”. Brescia manda lettera alla Lega Serie A

Fabio Liverani non ha davvero digerito la scelta di spostare al prossimo 13 maggio le 5 partite inizialmente previste a porte chiuse nella 7ª giornata di ritorno. L’allenatore del Lecce, dopo aver incassato un pesante 2-7 in casa contro l’Atalanta di Gasperini (clicca qui), a precisa domanda ha leggermente corretto il tiro rispetto a quanto dichiarato ieri in conferenza stampa, mantenendo tuttavia una posizione di netto contrasto rispetto alla decisione presa dai vertici dirigenziali della Lega Serie A. “Se si doveva decidere di non dover disputare 5 o 6 partite, la cosa più lineare sarebbe stata quella di far slittare tutto di una giornata e trovare un turno infrasettimanale per recuperare. La Lega Serie A deve essere garante di 20 squadre e non solamente di 5 o 6. Nel momento in cui la Lega ufficializza una nuova data (quella del 13 maggio, ndr) non è veritiero dire che possa intervenire, visto che poi la decisione di spostare di nuovo o meno le partite diventa solamente a discrezione delle squadre interessate. Una partita che oggi, a marzo, è una partita vera, la posso giocare a maggio quando ci sono partite meno vere. Non dico meno regolari, ma un altro tipo di partita. Mi affido a quel che ha detto il nostro presidente Sticchi Damiani (“Mi è stato detto dai dirigenti della Lega Calcio che la data del 13 maggio è puramente formale”) ma da statuto e per legge la Lega non può più nulla. Se le squadre decidono che si gioca a maggio, si deve giocare a maggio e questo mi pare un po’ assurdo”.

Ancora Liverani: “In questi anni ho fatto una lotta per dire che calcio è bello ed è vero. Credo che un campionato così bello non capitasse da tanti anni, ecco perché andare a prendere una decisione non tanto lineare per me non è stata scelta giusta”.

Al coro si è unito nelle ultime ore anche il Brescia, invischiato nella lotta per non retrocedere proprio come i giallorossi. “Così si falsa il campionato, un’altra volta. Sono disgustato e per questo preferisco non aggiungere altro” erano state le prime e pungenti dichiarazioni di Cellino. Alle parole di questa mattina, il presidente ha fatto seguito con una lettera indirizzata al presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino e all’amministratore delegato Luigi De Siervo, nella quale (come riportato dal Messaggero nella sua versione online) si riporta come verrà adottata “ogni più opportuna azione risarcitoria nei confronti dei soggetti, individuali e collettivi autori della scelte con la presente censurate”.

Nelle poche righe diffuse dal quotidiano, si legge: “È con vivo disappunto che la scrivente società prende atto della decisione di rinviare al 13 maggio prossimo 5 gare della 7a giornata di ritorno. La stessa, assunta senza alcuna preventiva consultazione con le associate, si rivela illegittima, contraria alla logica ed al buon senso, oltre che assunta con modi e termini inaccettabili”.


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