Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha esposto nel corso della trasmissione “Che Tempo Che Fa” i rischi a cui può andare incontro la Lega Serie A qualora nel Consiglio Federale in programma martedì 10 marzo non decidesse di sospendere il campionato, cosa già richiesta dal ministro dello sport Spadafora nella giornata odierna. “Quello che posso dire, dopo la giornata di oggi, è che non si può vedere e sentire il fatto che alcuni campionati vadano avanti e altri no – è la dura posizione Malagò – Do atto al basket di essersi mosso in anticipo, ma questa disparità non va bene. Come si può declinare, in termini di comunicazione, che la vita di un campione di Serie A vale di più di un altro sportivo? Penso agli atleti che si stanno preparando per le Olimpiadi che sono bloccati negli aeroporti, che non possono raggiungere le squadre in giro per il mondo. Domani chiamerò i presidenti delle federazioni degli sporti di squadra e vedremo il da farsi”.
La FIGC avrà un ruolo fondamentale nella decisione definitiva sulla sospensione o meno delle competizioni, come confermato dal presidente del CONI: “I campionati di calcio dipendono dalle rispettive leghe e, prendendo in considerazione il caso specifico, ricordiamo che la Lega di A è delegata dalla federazione. Oggi il consiglio di Lega ha preso una decisione non recependo l’invito di Spadafora, una una decisione permessa dal DPCM. Martedì o la FIGC conferma la decisione della Lega assumendosi la responsabilità o deve esprimere la contrarietà commissariando di fatto la Lega. Io credo che tutti quanti, dal calcio alla pallacanestro, dal baseball al volley, debbano andare nella stessa direzione. Non ci può essere margine”.