Il mondo dello sport in generale con l’ultima decisione del CIO (Comitato olimpico internazionale) di posticipare di un anno le Olimpiadi ha capito che in questa stagione sportiva 2020 nulla sarà come prima. Mai accaduto nella storia rinviare un’Olimpiade: il CIO ha deciso alla svelta per non lasciare gli atleti nell’incertezza di allenarsi ad alti livelli. E cis sono tutte le altre discipline sportive ferme ad oggi, pronte a non ripartire senza la sicurezza di non mettere a repentaglio la salute di atleti e spettatori.
Il rischio di iniziare una competizione a tappe e doverla interrompere causa Covid-19 fa pendere la bilancia verso il rinunciare a tutte le manifestazione sportive di gruppo. Sono in molti, in questi giorni di emergenza, a proporre questa lettura non di sospensione, ma di stop definitivo delle attività sportive eccetto il mondo del calcio, in particolare la Lega di Serie A italiana. Dopo che la UEFA ha deciso di non comunicare le date delle prossime competizioni europee entro fine giugno, però, qualche Presidente incomincia a rassegnarsi mettendo una pietra su questo campionato di fronte a una formula che non faccia morti e feriti cercando soluzioni per non fare un bagno economico.
Il Covid-19 farà rivedere i modelli dominanti della società a livello economico, politico a tutti livelli mondiali, non solo nazionali. Cambieranno i programmi di vita, la speranza è che anche il mondo del calcio lo faccia, facendo un grande esame di coscienza su tutto quello fatto negli ultimi 15 anni e le successive promesse non mantenute dopo sciagure come Calciopoli o le brutte figure della Nazionale di calcio culminata con la campagna di Russia fallita. E tanto altro.
Ad oggi l’Italia si può consolare, essendo l’apripista, anche se con ritardo, dell’introduzione di provvedimenti restrittivi per combattere la Pandemia. Tutte le altre nazioni in tutto il mondo, eccetto quelle del mondo asiatico, hanno avuto approcci divergenti in ritardo salvo poi seguire con una sfasatura di tempo il modello italico, capendo in ritardo e non prendendo più in giro il Tricolore trovandosi ad avere lo stesso aumento di virus e incremento di restrizioni: ritardo italiano, europeo, mondiale che manderà all’aria tutto lo Sport in tutti i settori.
Tante e troppe sono le mutevoli situazione in gioco. A questo punto la domanda è come usciremo, che non è più la principale superata da quando ne usciremo. Essere così sospesi ad un mese dall’inizio dell’emergenza ogni giorno ci porta addietro al mondo che conoscevano e che rivogliamo subito indietro.
Costa a tutti rinunciare alle proprie abitudini e ogni volta che esce un decreto del Governo sulle restrizioni passa per la mente al fatto se i corrieri di Amazon, padroni di strade e autostrade, ne fanno parte. E viene in mento in particolare quando si firma una nuova autocertificazione al giorno che lo spostamento è determinato da comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza, situazione di necessità. Va tutto bene, risponderebbe Amazon, perché tutto fa parte della nostra vita online che è diventata irrinunciabile.
Importante che quando arriverà l’App per combattere il Coronavirus, come in Corea del Sud, nessuno si senta spiato e colpito nella sua privacy visto e considerato quante sono le telefonate, anche con numero, che arrivano sui telefoni di casa e mobili oltre che via email. A proposito, banalmente, un amico mi ha segnalato che ha guardato per la prima volta un film su un canale a pagamento e il giorno dopo l’azienda gli ha trasmesso via-email una serie di film che trattavano lo stesso argomento: altro che privacy!
Con Alessio, Lorenzo e Giorgio la redazione di Buoncalcioatutti ogni giorno cerca di rimanere a galla anche non parlando solo di calcio. Lavoro apprezzato, per cui ci siamo chiesti: “quali sono le scommesse, non essendo in Inghilterra, con lo sport KO per gli italiani?”. Lo abbiamo fatto stuzzicati da una ultima tipologia di scommessa in particolare: “che tempo farà a Pasqua e Pasquetta”.
Stiamo lavorando, faremo una piccola indagine, non essendo scommettitori. Stamattina il vagito con un ritorno al passato dell’1X2 a favore della Lega Serie A.