Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, è intervenuto ai microfoni di Tutti Convocati, trasmissione in onda sulle frequenze di Radio 24, per commentare la decisione della Federazione Italiana Rugby di sospendere definitivamente i campionati (clicca QUI), il rinvio dei Giochi Olimpici. Il numero uno del CONI ha ammesso di non condividere la tempistica – non la sostanza – della scelta presa quest’oggi dall’ItalRugby: “La Federazione ha convocato il Consiglio Federale. Spetta alle federazione l’organizzazione dei campionati, che a volte delegano alle leghe come succede nel calcio, nella pallacanestro e nella pallavolo. È una scelta della federazione, opinabile o meno. Non hanno voluto neanche aspettare una data condivisa, gli interessi comunque sono diversi. Se è vero che le Federazioni hanno l’onore e l’onere di organizzare i campionati direttamente o indirettamente, è anche vero che viviamo in uno stato in cui ci sono delle ordinanze da rispettare. Non sono contrario a quello fatto dalla FIR, magari non condivido il timing perché siamo a fine marzo e l’attuale ordinanza del Governo scade il 3 aprile, ma credo che anche altri sport arriveranno alla stessa decisione, non so se tutti. Alcuni sport sono in grado di allungare la stagione, come il baseball.”
Sul rinvio delle Olimpiadi: “Ci sono due scenari. In Italia ci gestiamo autonomamente, c’è un problema fuori dai confini che vivo quotidianamente. Stamattina ho avuto una chiamata con un gigantesco Bach (presidente del CIO, ndr) che ha fatto un report analitico dall’inizio del coronavirus fino alla decisione di rinviare i Giochi. Mi pare di capire che la nuova data dei Giochi di Tokyo 2020 sarà ufficializzata da qui a tre settimane sulla base di ragionamenti che si stanno portando avanti con le federazioni internazionali. Oggi Bach ha raccontato tutte le interlocuzioni che il CIO ha dovuto avere, a partire dall’OMS che oggi comanda: mettiamocelo in testa, sono gli scienziati che ci dicono quando e cose può ripartire. Atleti? Dico che a bordo rimarranno tutti, Pellegrini e Zanardi zero problemi, Montano si pone qualche problema, ho sentito Di Francisca: io sono ottimista.”
Su Milano-Cortina 2024: “Non sono preoccupato per Milano-Cortina. L’organigramma va avanti. C’è un beffardo segno del destino che proprio le regioni olimpiche Lombardia e Veneto siano così colpite. È chiaro che in questo momento ci sono delle difficoltà, ma non mi sento di dire che questo implichi sull’organizzazione dei Giochi. Magari la mia riflessione può andare non tanto agli impianti sportivi, ricordiamo che noi abbiamo vinto anche perché il 90% delle strutture è già realizzato e menomale che è stato così, abbiamo tutto in casa e sappiamo benissimo cosa fare. Magari qualche opera che non era prevista a dossier, ma che sarebbe stato bello fare per dare i migliori servizi aggiuntivi non so se verrà realizzata, ma perché questo dipende dallo Stato, io parlo del mondo dello sport. Però c’è anche un lato positivo. Pensate: Roma si candida, ha tutti i requisiti per andare a dama e a corsa lanciatissima il nuovo sindaco ferma questa corsa. Così parte la corsa per l’Olimpiade invernale con Milano e Cortina, noi 9 mesi fa vincemmo contro la Svezia. Pensate se non trovavamo la finestra in quel momento, oggi ci saremmo dovuti non dico ritirare, sarebbe stato un argomento passato in cavalleria.”
Sull’eventuale ripresa dei campionati di calcio, anche in estate: “Dipenderà anche dalla UEFA e dalla FIFA. Io faccio parte del CIO e Bach in questi giorni è stato davvero un gigante: l’altro giorno ha detto che da adesso tutti quanti devono fare sacrifici e compromessi, bisogna entrare in questo ordine di idee perché se tutti restano arroccati al proprio orticello la soluzione non la trovi. Io non penso che il nostro campionato possa perdere di valore in questo momento, anzi. Non si chiede certo l’integrazione degli stipendi dei campioni, ma in questa fase puoi chiedere qualcosa di diverso, come riaprire alle dinamiche del betting. Poi puoi chiedere sgravi fiscali, ritenute d’acconto sulla valorizzazione dei vivai e facilitazioni per la costruzione degli stadi. Se poi tu hai Mario Rossi, che oggi rischi di perderlo, ma dove va in questo momento? Se prima eravamo meno competitivi rispetto a certi club oggi possiamo livellarci: è chiaro che dobbiamo essere pronti a ripartire e non commettere gli errori del passato”.
Sul taglio degli stipendi ai calciatori: “Penso che ci si arriverà, magari già in queste ore i vertici dell’associazione stanno definendo gli accordi. Togliere il 30% a un giocatore che guadagna 10 milioni di euro è un conto, togliere il 30% a chi gioca in Serie B o in Lega Pro è un altro. Dico in generale: c’è chi ha maggiori possibilità cerchi di aiutare chi ne ha meno.”
Federazione Italiana Rugby: campionati definitivamente sospesi. Non verrà assegnato il titolo