Il titolo me lo ha suggerito Alessio Semino con il pezzo di ieri con la comparsata del Ministro dello Sport Spadafora a Chi L’ha Visto. La trasmissione giusta per chi cerca il calcio, regole, date fornite modello Carosello. Il coronavirus è una nuova commedia per gli autori drammatici e gli intervistati che fanno la figura dei candidati. Le sale degli italiani chiusi in casa appaiono come un’assemblea di elettori con la speranza che li votino.
Tra il Covid-19 e l’arte di recitare o sapere in TV sull’epidemia esiste una grande somiglianza: sembrano due malattie che, almeno una volta nella vita, bisogna avere. Ma c’è anche una grande differenza: mentre il Covid-19 si spera – oltre che vada via – di averlo una sola volta, il contagio dell’arte di recitare da parte di politici o illustri scienziati della medicina diventa cronico e incurabile. Non è più strano dopo più di un mese dallo scoppio ufficiale del Virus, che covava da almeno 3 mesi precedenti, vederli saltare da una televisione all’altra e ripetere le stesse raccomandazioni per come combattere il Coronavirus modello la trasmissione “Non è mai troppo tardi” del Maestro Manzi del 1960. Si contraddicono su quello detto in precedenza e si arrabbiano se qualcuno meno titolato o studioso più giovane, non solo di età, della materia virologa, li contraddice mettendo su un Grande Fratello Covid-19.
Il mondo del pallone in Italia è diviso su tutto, però ha ritrovato l’unità per chiedere aiuto allo Stato contro la crisi causata dal Virus. Solo la Serie B ha incalzato la Lega nell’utilizzare, come in Spagna, il Fondo Federale “Rischi e oneri” facendo anche pressing al Presidente Gravina per fornire alle società più in crisi le somme accantonate da Sport& Salute S.p.A., che fa capo al Ministero delle Finanze, senza avere neanche un attimo di attenzione. Perché?
Queste considerazioni le ho lette all’interno di un pezzo di Luciano Moggi, uno che in quanto a meandri in FIGC e Lega dovrebbe essere preparato, ma attualmente poco dentro le carte e bilanci FIGC. Verificato che il “Fondo Rischi e Oneri” esiste, peccato che negli ultimi anni sia stato depauperato risultando per l’attuale campionato coperto di 3.951.592 euro.
Sport&Salute S.p.A. è gestito dal CONI, che ne deve rendere conto a tutti gli sport. La FIGC e Gravina non hanno risposto alle richieste della Serie B, come detto da Moggi, probabilmente per l’esigua cifra che sarebbe neanche un digestivo per placare il crack a cui stanno andando incontro. Serie B e Serie C hanno chiesto e ottenuto la Cassa Integrazione per i calciatori che non percepiscono più di 50.000 euro lordi di contratto.
Il Paese è bloccato ed è difficile sciogliere i nodi di una ripartenza non calcistica perché nessuno è consapevole non solo di quando finirà, ma di cosa succederà dopo. Figurarsi nel calcio, in particolare tra i Presidenti di Serie A, già di loro avvezzi e assuefatti alla litigiosità non avendo oltretutto la certezza di quando poter iniziare e finire la stagione malgrado la UEFA abbia dato la possibilità di continuare a giocare oltre il 30 giugno. Senza ritrovare le date sarà una bagno non da poco per le società di calcio.
Dallo scenario ottimista di 15 giorni fa con inizio a far rotolare il pallone nei primi giorni di maggio, la scadenza si è spostata prima a metà maggio, successivamente alla fine. La UEFA insiste in ogni teleconferenza con ECA, sindacato calciatori europeo, Federazioni, European League e FIFpro (federazione internazionale giocatori professionisti) nel voler giocare la prossima estate per portare a termine campionati nazionali, Champions ed Europa League entro Ferragosto.
Per ammaliare i Presidenti e le società, qualora andasse in porto la proposta ”calcio-balneare”, UEFA e FIFA hanno pensato di lasciare aperto il calciomercato dal 15 agosto al 31 dicembre 2020.
Leggendo e parlando con dirigenti si ha l’impressione che la UEFA non ragioni oltre il suo naso e non metta in preventivo lo svolgimento del campionato 2020/2021, con occhio al 2021: gli Europei di calcio (11 giugno-11 Luglio), La Coppa America (11 giugno-11 Luglio), la Coppa d’Africa nelle medesime date, gli Europei femminili (Inghilterra, dal 7 luglio all’1 Agosto) e il “Mondialino della FIFA” (7 giugno-4 luglio), oltre agli altri avvenimenti mondiali riguardanti altri sport: ciclismo, nuoto, atletica leggera, Olimpiadi, tennis, pallacanestro, pallavolo, automobilismo, Motomondiale, tutti stoppati dal Coronavirus in questa stagione. A questi si è aggiunto il rugby che ha sospeso tutti i campionati.
La UEFA dà l’impressione che il calcio sia un delirio di onnipotenza, ma non si ci si è chiesti cosa ne pensino gli sponsor e le TV mondiali. I network SKY e DAZN sarebbero contenti essendo euro già contrattati e avendo poco a disposizione da mettere in onda se non amarcord o interviste da Libro Cuore. Passato il calcio in spiaggia vorranno trattare i diritti, anche se già firmati, relativi al 2021, con tanti avvenimenti che potranno far vedere che hanno auditel importanti. Come budget costerebbero meno: pensateci per una volta anticipatamente visto che si parla di quattrini, UEFA, Leghe e Federazioni.
L’UEFA ha programmato il calcio estivo 2020 tutto a porte chiuse con TV in chiaro per tutti. Campionati compressi come Mondiali e Europeo. Il campionato italiano dovrebbe partire il 2 di giugno e concludere la dodicesima giornata (quella da recuperare) a metà luglio. Sarebbero tre gare alla settimana di notte per sfuggire al caldo.
A seguire dal 15 luglio ecco gli ottavi di finale di Europa League con andata e ritorno in 3-4 giorni, dal 22 luglio andata e ritorno di Champions e successiva semifinale del 29 luglio con finali di Europa League e Champions previste il 5 e 6 agosto.
Conta poco, noi lo aggiungiamo, ma che fine faranno tutti i ritiri estivi anche gratis programmati in montagna? Altro colpo all’economia del turismo? Remissività accettata per le solite amichevoli di lusso e tournée in tutto il mondo. Altra domanda: i giocatori che hanno già firmato altro contratto dal primo di Luglio con che squadra giocheranno?
Sembra tutto difficile, anche se a tutte le società d’Europa non dispiacerebbe mettere in un angolo la convenienza e i propri interessi, mettendo in atto l’ennesima figura da Ponzio Pilato, con programmi voluti e sostenuti dal Parlamento Europeo del calcio: la UEFA. Fregandosi di dare in pasto ai tifosi qualcosa che non ridarebbe luce e speranza al calcio con uno spettacolo che tutti vorrebbero ammirare. L’obiettivo evidente della UEFA stessa e delle Federazioni, oltre che delle Leghe europee, è quello di evitare di far saltare il banco, di sfuggire al fallimento di qualche società anche dalla Serie A in giù.
Quello detto non è fantacalcio, ma la tesi più ricercata nelle varie Conferenze video giornaliere del mondo del calcio europeo. A tutti i livelli. Attualmente l’obiettivo più che la fine dei campionati e delle Coppe in particolare della FIGC e della Lega Calcio Serie A è quello di cercare aiuti dallo Stato, cercando soluzioni da Fanta-economia in questo momento in cui bisogna tirare la cinghia.
I protagonisti dietro le scrivanie pallonare non hanno considerato che in questo teatrino di teleconferenze ci sono in questo momento assenti importanti: i giocatori. Difficile leggere e capire cosa ne pensino di giocare da giugno 2020 a giugno 2021. All’appello mancano soprattutto i loro procuratori e agenti, per adesso alla finestra fino quando non decideranno di decurtare gli stipendi oppure non pagarli se il campionato andrà in cantina fino al prossimo settembre.
Il calcio deve fare i conti giusti pensando ai tifosi, anche se tutto quello sino ad adesso programmato è stato fatto senza fare i conti col Coronavirus. E se non ci abbandona definitivamente o quasi, sarà difficile cantare a luglio “Notti magiche” della Nannini aspettando un gol come nel 1990.
Lunedì 30 Marzo sarò giornata di fuoco: la Lega dovrebbe varare il “taglia stipendi”, sarà un primo aprile anticipato e uno scherzo poco gradito a giocatori, allenatori, procuratori e agenti.