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Arcuri: “Aziende moda e igiene personale producono 450mila mascherine al giorno”

Intorno all’ora di pranzo è tornato a parlare il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, che ha aggiornato sulla situazione della distribuzione di dispositivi medici e apparecchiature utili a combattere l’epidemia, annunciando peraltro la nascita di una piattaforma istituzionale web dove denominata ADA (Analisi Distribuzione Aiuti) ogni cittadino può consultare la distruzione quotidiana di mascherine e dotazioni.

Non avremo più asimmetrie su alcuna tipologia di informazioni che in questa vicenda è necessario che tutti coloro che ne hanno voglia possano condividere – ha spiegato Arcuri – Crediamo sia davvero giusto che queste informazioni vengano offerte direttamente, e senza mediazioni, ai cittadini che ne desiderano fare uso. E crediamo anche sia doveroso che queste informazioni vengano aggiornate nel minor tempo possibile“. Attualmente, in Italia, sarebbero stati distribuiti quasi 48 milioni di prodotti tra prodotti consumabili (calzari, camici, guanti, mascherine, tamponi e tute) e prodotti non consumabili (ecotomografi, occhiali, ventilatori polmonari). In Liguria, sempre attenendosi ai dati ADA, le dotazioni distribuite sino ad oggi sarebbero 1.447.078, delle quali oltre un milione risultano mascherine.

 

Nel corso della conferenza stampa, il commissario Arcuri è poi tornato sull’acquisizione dall’estero di mascherine, prima di arrivare a parlare dei numeri relativi alla produzione interna. “Abbiamo consolidato una sufficiente quantità di dotazioni di dispositivi di protezione personale. Abbiamo acquisito 300 milioni di mascherine, che arriveranno progressivamente presso i magazzini della Protezione Civile e puntualmente saranno distribuite. Ieri abbiamo donato mascherine anche all’ordine nazionale dei medici: anche loro devono essere dotati di una sorta di magazzino di scorta così da poter sopperire o aggiungere dotazioni che vadano direttamente a loro, così impegnati in trincea. Queste forniture le acquisiamo sul mercato, in tempo reale, con procedure straordinarie che la legge mette a nostra disposizione in via eccezionale. Tengo a precisare che ogni dispositivo o apparecchiatura acquisita dagli uffici del commissario straordinario ha superato il vaglio, necessario per norma, del Comitato tecnico-scientifico che ne garantisce qualità e compatibili normativa. Cerchiamo di concentrare le forniture in pochi punti, con accordi contrattuali di medio-lungo periodo, evitando la parcellizzazione degli acquisti”. 

Si passa poi a parlare delle mascherine chirurgiche al giorno prodotte dalle filiere della moda e dell’igiene personale operanti in Italia“Avevo detto che avremmo avviato senza indugio una produzione interna – spiega Arcuri – e in tal senso abbiamo fatto molti passi avanti in questo settore. Le prime 25 aziende nella filiera del sistema moda da ieri producono 200mila mascherine chirurgiche al giorno, con un piano di passaggio a 500mila la prossima settimana e 700 mila quella successiva. Le aziende del settore dell’igiene personale, da ieri, producono altre 250mila mascherine chirurgiche al giorno e passeranno a 400mila dalla prossima settimana e 750mila ancora in quella successiva. Da domani avremo altri 14 soggetti che potranno iniziare la produzione di questi oggetti fondamentali. Le produzioni del sistema della moda e della filiera dell’igiene personale verranno destinate a coprire i fabbisogni del Dipartimento della Protezione Civile, e quindi delle Regioni che ne avranno bisogno”. 

E come fare pervenire nel minore tempo possibile a destinazione queste dotazioni? “Da sabato scorso abbiamo chiesto e ottenuto, dal Ministero della Difesa, di supportarci nel sistema di distribuzione che quotidianamente conduce a destinazione i dispositivi e le apparecchiature utili a combattere l’epidemia. Usiamo aerei dell’Esercito e dell’azienda pubblica Leonardo, oltre a personale dell’azienda che si muove anche su gomma. Abbiamo organizzato una logistica nuova: dagli aeroporti di Malpensa e Fiumicino, dove arrivano le merci, si muove una molteplicità di mezzi su gomma per raggiungere le regioni più prossime e aerei per le Regioni più lontane. Da sabato riusciamo a consegnare nella medesima giornata in cui arrivano i dispositivi di cui le Regioni hanno bisogno. Non siamo ancora all’obiettivo, ma lavoriamo giorno e notte per conseguirlo nel minor tempo possibile”. 

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