La rassegna stampa racconta questa mattina della riunione di Lega Serie A (in programma oggi in videoconferenza alle ore 16), nella quale sarà possibile capire ancora meglio chi sta dalla parte di una ripartenza del campionato e chi no, oltre ad portare aggiornamenti sulla questione stipendi. La Gazzetta dello Sport ha provato a delineare un quadro: i presidenti Ferrero e Preziosi sarebbero apertamente schierati contro una ripresa assieme a Spal, Udinese, Torino e Brescia. Molti presidenti nel limbo (sarebbero 6), otto invece convinti fin dall’inizio che si tornerà a giocare.

Sempre all’interno del quotidiano in rosa torna a parlare il vicepresidente UEFA, Michele Uva, che parla soprattutto delle competiiini europee e di come inserirle in un quadro che potrebbe prevedere di giocare sino all’estate e in estate con partite ogni 72 ore. E se una federazione o un campionato che ha ancora squadre in Champions ed Europa League decidesse di non ripartire?

Alcuni tornei, come la Serie A, hanno più partite da giocare di altri. E comunque la scelta di quando riprendere allenamenti o campionati non spetta all’Uefa, ma è demandata ai governi nazionali in base alle disposi- zioni sulla salute pubblica, e poi a federazioni e leghe. Nelle linee guida dell’Uefa non c’è quando o se riprendere un campionato. Come si possono inserire le coppe nei turni infrasettimanali se un campionato è ripartito e un altro no? Il tavolo permanente con Eca ed European Leagues monitora ed elabora i dati che vengono da tutti i Paesi. Quelli con squadre partecipanti alla Champions sono cinque, all’Europa League nove”.

Dalle pagine del Corriere dello Sport, dove non mancano le stilettate sia alla UEFA sia a Damiano Tommasi per le molte parole dette e i pochi fatti concreti, parla ancora l’avvocato Calcagno, vicepresidente AIC. “I calciatori vogliono tornare in campo e vogliono concludere i campionati? Sì, vogliono farlo per una questione di responsabilità del sistema sportivo. Se non sarà possibile, sarà solo per colpa dell’emergenza. Ma noi ci auguriamo di uscire presto dalla crisi, quando si tornerà a parlare di calcio giocato sarà un segnale importante per il Paese. Solo il virus può determinare la mancata chiusura dei campionati, non certo il risparmio o la convenienza per qualcuno. Mi dispiacerebbe se qualche presidente, specialmente in Serie C, mirasse alla chiusura della stagione per risparmiareForse non ci rendiamo conto di cosa significherebbe non concludere i tornei: un dramma sportivo. E non oso immaginare la serie di ricorsi. Meglio sforare con questa stagione e concluderla in piena estate piuttosto che passare i prossimi mesi nelle aule dei tribunali e partire comunque in ritardo con la nuova annata”.

Tuttosport rilancia poi il fatto di giocare ogni 72 ore per concludere il campionato. Analogamente spiega come sarà la FIGC a dover vigiliare sugli sviluppi dei tavoli di discussione in Lega e AIC, per capire quali misure adottare. Soprattutto in ottica finanziaria, alle società piacerebbe l’ipotesi di non versare le fideiussioni per la prossima stagione, a patto però di rispettare le scadenze dei pagamenti degli stipendi, che laddove non fossero riconosciuti dalle casse societarie sarebbero garantiti proprio dalle fideiussioni. La FIGC, come si legge, non vorrebbe “furbetti” pronti ad approfittare di questa situazione.

Prende corpo nella rassegna stampa – ma già ieri era trapelato questo “ottimismo” – l’ipotesi che si possa ripartire da maggio. È stato lo stesso Ministro dello Sport, Spadafora, a darne notizia con un post Facebook dove si legge dell’esistenza di “un piano straordinario per le iniziative che devono partire da maggio, cioè da quando speriamo di poter essere fuori dall’emergenza coronavirus per pensare al futuro. Ma per poter ripartire da maggio, bisogna che a quella data tutte le realtà sportive possano arrivare con le risorse necessarie”. Risorse necessarie per effettuare sia controllo medici approfonditi sui calciatori sia le prime sedute singole o a piccoli gruppi in maniera sicura e protetta. La discussione prosegue, ma Spadafora ha finito per allinearsi al presidente FIGC Gravina.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – Non vi è nulla di direttamente legato al Genoa sul Corriere dello Sport, ma un accenno alla Primavera rossoblu. Si parla infatti dei campionati delle selezioni Under 19 italiane che rischiano di essere annullati per l’emergenza coronavirus. Anche qui, seppur in maniera minore, sono in balli alcuni diritti televisivi ancora da pagare. L’idea, anche per il torneo Primavera, sarebbe quella di concludere la stagione. Se possibile.

SECOLO XIX – L’edizione odierna del Decimonono, che parla anche del eSerie A, il campionato virtuale giocato a FIFA e pronto a partire dai salotti di casa, intervista Maurizio Lastrico, comico genovese e tifoso del Genoa. “A costo di soffrire come un dannato, sogno un playout Genoa contro Sampdoria. Sarebbe epico e autolesionista, ma ci farebbe sentire vivi“.


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