Serie A e FIGC dettano la linea per la ripresa, pronte a richiamare alla base i giocatori ancora in quarantena nei rispettivi paesi per sottoporre poi circa 500 professionisti a test di idoneità sportiva già tra il 24 e il 27 aprile. La data designata per le prime partite? Il 31 maggio. Da mercoledì sarà disponibile il protocollo con le misure sanitarie chieste a gran voce dal ministro dello sport  Spadafora dopo l’ultimo dpcm: previsti test molecolari e sierologici, esami respiratori e cardiologici. I giornali si dividono negli editoriali: se il Corriere dello Sport incoraggia una “rapida e salvifica” ripresa dei campionati cercando di svelare i retroscena dietro al botta e risposta di qualche giorno fra tra Gravina (“che negli ultimi tempi ha tirato fuori due palle grandi come l’Olimpico”) e Malagò, sulle pagine di Tuttosport viene definito “assurdo e irrispettoso” lo spettacolo offerto dai presidenti di Serie A, ognuno con i rispettivi interessi. Il campionato va finito per evitare un bagno di sangue economico, ma i tempi li detterà il virus. Una parte delle perdite potrebbe venire coperta dall’utilizzo di un centinaio di milioni, l’1% dei ricavi derivanti dalle scommesse nell’anno 2019, pari a 10,7 miliardi. Per il momento è battaglia fra gli operatori, con il governo che invece valuta la proposta arrivata dal numero uno della Lega Pro Ghirelli, intervenuto sulle pagine del quotidiano torinese per ribadire i tanti gesti di solidarietà profusi dalla Serie C, “il calcio che fa bene al paese”. 


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

GAZZETTA DELLO SPORT – Qualora il campionato dovesse riprendere, la squadra di Nicola per la salvezza punterà sul Ferraris, stadio in cui dovrà disputare 8 delle 12 partite rimanenti.

REPUBBLICA GENOVA – I presidenti di Genoa e Sampdoria, Enrico Preziosi e Massimo Ferrero, si stanno organizzando per farsi trovare pronti ma hanno da sempre espresso la propria contrarietà alla ripresa del campionato. Chi ha seguito questa linea, proponeva una Serie A con 22 squadre nella stagione 2020/2021. Il sempre più probabile ritorno in campo, dal 31 maggio e a porte chiuse, viene definita una “pazza idea” di fronte alla tutela dei professionisti e alla sicurezza sanitaria. Un sogno che farebbe felici molti giocatori, allenatori e pay-tv.

IL SECOLO XIX – Il 4 maggio possibile ripresa degli allenamenti, dal 24 le prime partite di campionato ma gli ostacoli sono numerosi: serviranno voli charter, alberghi dedicati e collaboratori totalmente isolati. Preziosi a Radio Radio apre alla ripartenza ma solo se ci saranno le condizioni per farlo, i gruppi della Gradinata Nord hanno già espresso la propria contrarietà così come gran parte degli ultrà italiani. Previsto all’inizio della prossima settimana un confronto per pianificare il rientro in patria dei 6 giocatori attualmente all’estero: Ankersen, Schöne, Lerager, Soumaoro, Jagiello ed Ichazo. In teoria dovrebbero affrontare 14 giorni di quarantena, ma test medici accurati potrebbero anticiparne l’utilizzo. La squadra si allenerà al Signorini e alloggerà al Tower Hotel di Genova Aeroporto.


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