Convocata, nella giornata di martedì 21 aprile, una nuova riunione in Lega Serie A per valutare la gestione dei rapporti con le televisioni, dalle quali i club hanno già ricevuto l’80% della cifra corrispondente alla stagione 2019/2020 (pari a 1 miliardo e 344 milioni) e con le quali si cerchierà l’accordo su un pagamento scontato. Oltre all’adozione di “parametri di rivalutazione ed eventuali correttivi”, verranno discussi anche gli “scenari per le attività sportive e relativi protocolli“. Si comincerà a dialogare quindi sulla possibile ripresa degli allenamenti a partire dal prossimo 4 maggio e del campionato da fine mese o inizio giugno dopo tre settimane di lavori a porte blindate. La data per la finale di Champions League? L’ultima ipotesi è il 29 agosto ad Istanbul.
Mentre si allarga fronte del sì, celebrato sulle prime pagine del Corriere dello Sport che sottolinea come una mancata ripartenza costerebbe al calcio oltre 300 milioni di euro, al fisco il 37% di questi e sarebbero a rischio oltre 46mila posti di lavoro. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ribadisce: “Chi invoca lo stop al calcio non vuol bene agli italiani”. Fra gli oltranzisti anche il presidente del Torino Urbano Cairo e quello del Brescia Massimo Cellino. Ricciardi (OMS) ha confermato nella giornata di ieri: “Si è avanzata la proposta di giocare solamente al Centro-Sud”. Il Milan convoca gli stranieri in Italia e prepara test e visite mediche, la Roma accetta il taglio degli stipendi per il mese di marzo spalmandosi le prossime due mensilità nel 2020/2021: il denaro risparmiato dalla società, come spiegato sui principali quotidiani sportivi nazionali, servirà per aiutare circa 200 i dipendenti a venire pagati regolarmente. Vigorito invoca la A per il suo Benevento, la Serie D azzarda un rientro in campo per evitare il tracollo. Il presidente di Lega Nazionale Dilettanti e vice-presidente della FIGC Cosimo Sibilia ha fatto la conta dei danni: a rischiare di restare senza lavoro, stipendio e certezze sarebbero infatti 12mila società, 65mila squadre e circa un milione di tesserati. In Premier League il Newcastle viene acquistato da un fondo di cui fa parte anche il principe d’Arabia Mohammed bin Salman: sarà l’unico club a cambiare proprietà ai tempi del Coronavirus?
GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
GAZZETTA DELLO SPORT – Mentre Piatek viene inserito tra i principali flop delle ultime campagne acquisti del Milan, in uno studio sui centri sportivi delle 20 squadre di Serie A viene sottolineato come quello del Grifone, ristrutturato e inaugurato nei mesi scorsi, disponga di 2 campi, ben 6 spogliatoi, una cucina interna ma non di posti letto. Situazione simile per altre società quali Sampdoria, Bologna, Udinese, Fiorentina, Torino, Spal e Sassuolo.
IL SECOLO XIX – Il quotidiano genovese riporta la posizione del Genoa sulla vicenda Jagiello (“Pagheremo entro i termini indicati dalla FIFA”) e sottolinea come i 45 giorni imposti per il pagamento degli 800mila euro abbiano decorrenza dal 13 aprile. Lo Zaglebie Lubin, nella giornata di ieri, ha fatto pressing: “Il 27 gennaio è stata emessa una sentenza che ci è stata notificata il 24 febbraio. […] Fino ad oggi non abbiamo ricevuto l’importo indicato”. Tomas Skuhravy si racconta da Celle Ligure, una vera e propria seconda casa dove l’ex attaccante genoano si trova in quarantena. “L’unica possibilità che abbiamo è quella di programmare il lavoro per la prossima stagione sostiene il ceco – Ho tante riunioni, faccio tante chiamate: bisogna farsi trovare pronti quando finalmente tutto potrà ripartire”.
REPUBBLICA GENOVA – Alessandro Quaggiotto, ex giocatore genoano oggi a Brescia, racconta la devastazione di una città costretta a vivere “come in guerra” e ricorda con piacere la breve esperienza in maglia rossoblu: “Mi stupisce l’affetto con cui mi ricordano i tifosi anche a distanza di anni; qualche mese fa ero a Genova per lavoro e una persona con cui mi dovevo incontrare si è presentata con un gruppetto di tifosi genoani che di quel campionato si ricordavano tutto”.
TUTTOSPORT – In un articolo dedicato a Moise Kean, che fatica ad imporsi in Premier League ma sarebbe diventato un nuovo obiettivo dell’Inter, viene ribadito come Andrea Pinamonti (assistito da Mino Raiola, stesso procuratore di Kean) farà ritorno a Milano per un gentlemen agreement fra il Genoa e i nerazzurri.
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