La Serie A si prepara alla ripartenza annunciando di aver approvato all’unanimità l’intenzione di portare a termine la stagione, ma Governo e CONI intervengono per frenare ancora: allenamenti e ripartenza in dubbio sia per Speranza che Spadafora, Malagò invita i vertici della FIGC a trovare un piano B e la ripresa potrebbe slittare come minimo al prossimo 18 maggio. Nel frattempo, sebbene molte società continuino ad esprimere più di qualche perplessità di fronte al protocollo, il fronte del “no” sembra essersi ristretto al trio formato da Brescia, Udinese e Torino, che hanno firmato una lettera di quesiti insieme a Cagliari, SPAL e Sampdoria. Il responsabile sanitario dei granata Tavana si è peraltro dimesso dalla commissione medico-scientifica istituita dalla Federcalcio. “Va bene ricominciare senza tifosi e vanno bene tutti i controlli” sostiene invece il laziale Acerbi, contrario solamente ad abolire contatti e contrasti.
Deloitte ha stimato intorno ai 720 milioni le perdite complessive nello scenario peggiore per il massimo campionato italiano, che in caso di ripresa ne salverebbe circa la metà. Solamente 6 società di Serie A hanno chiuso in attivo l’ultimo bilancio: si tratta di Atalanta, Napoli, Sassuolo, Sampdoria, Udinese e Verona. E c’è chi rischia il fallimento in caso di soppressione della stagione. Il presidente della Lega Pro Ghirelli s’indispettisce per una lettera fatta circolare in alcune redazioni, confermando come le proposte del Consiglio Direttivo potranno essere accettate, modificate, integrate o rifiutate. Nel frattempo diversi club, tra cui Reggiana, Bari e Carpi, si schierano apertamente contro l’idea di una promozione per sorteggio oltre a quelle quasi certe di Monza, Vicenza e Reggina. All’estero il ministro della salute tedesco dà il via libera per una ripresa della Bundesliga già dal 9 maggio, in Francia il sindacato dei calciatori si oppone a un rapido rientro in campo, la Premier League pensa al 13 giugno e la Liga ha già pianificato sedute di allenamento dal 4 maggio per ricominciare a giocare il 6 giugno.
GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
CORRIERE DELLO SPORT – Mister Nicola rafforza il legame con i tifosi, che sotto la gestione Andreazzoli e Thiago Motta hanno dovuto fare i conti con tante ombre, cantando su Instagram “Le acciughe fanno il pallone” di De Andrè accompagnato alla chitarra dal figlio Tommaso.
GAZZETTA DELLO SPORT – La rosea nomina il Grifone solamente in un articolo dedicato al Verona di Juric. Con Kumbulla pronto a salutare, si studia il riscatto di Gunter, in prestito proprio dai rossoblu e acquistabile per una cifra vicina ai 4 milioni di euro.
REPUBBLICA GENOVA – Il quotidiano si concentra sulla tifoseria organizzata di Genoa e Sampdoria, comune nella solidarietà e contraria alla ripresa dei campionati. Tifosi comuni e volti storici delle gradinate sono concordi: “Giocare così non ha senso”. La Nord e la Sud hanno già chiuso, il calcio e un eventuale derby a porte chiuse non interessano e avrebbero anzi un effetto fortemente negativo su una passione che unisce tutta la città. Riportato il parere di Roberto Scotto, fra i portavoce della Nord a sposare la linea del no.
IL SECOLO XIX – Nicola regala emozioni ai tifosi anche lontano dal campo, cantando una canzone di Faber del 1996, anno in cui l’attuale allenatore genoano vestiva la maglia rossoblu giocando nel ruolo di terzino. Dopo aver trascorso la Pasqua in Piemonte con la famiglia, è tornato a Genova dove attende gli ultimi rientri e la ripresa degli allenamenti nel rispetto delle regole. Al Tower Hotel saranno riservati due piani per il ritiro.
TUTTOSPORT – La squadra potrà allenarsi regolarmente al Signorini di Pegli, ristrutturato di recente e sanificato più volte in queste settimane di emergenza. Nel centro sportivo genoano mancano solamente i posti per dormire: ecco perché verrà utilizzato il Tower Airport Hotel, dove Iago Falque alloggia e si allena ormai da inizio quarantena. Tornati pian piano in città tutti i tesserati, compresi i danesi e Mattia Perin, che potrebbe venire riconfermato per un altro anno anche in vista dell’Europeo. Preziosi e Marroccu sono pronti a riscattare Cassata (il suo valore si aggira intorno ai 7 milioni) ma potrebbero perdere Biraschi, chiamato a sostituire ancora una volta Izzo, questa volta dal Torino. Valutazioni in corso su Favilli e Pinamonti: il primo è diventato importantissimo per Nicola, il futuro del secondo è invece legato anche alla volontà dell’Inter. Molto dipenderà dal bilancio, atteso non oltre il 30 giugno.