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UEFA insiste per finire campionati anche con nuovo format. Altrimenti varrà il “merito sportivo”

Il comitato esecutivo della UEFA, tenutosi quest’oggi in video-conferenza, ha continuato a battere la strada del “portare a termine i campionati nazionali”. Le vicende di Belgio e Olanda, che hanno probabilmente atteso il vertice odierno prima di poter ufficializzare in via definitiva la sospensione delle loro competizioni nei prossimi giorni, non passano però inosservate: secondo quanto si legge nel comunicato diffuso dalla UEFA, pur di completare il campionato è caldeggiato anche il ricorso a nuovi format, ma in caso di annullamento si terrà conto del “merito sportivo” acquisito (la classifica) dalle squadre al momento dello stop. Nel caso dell’Eredivisie, per esempio, il titolo andrebbe all’Ajax, in testa a pari punti con l’AZ ma con una migliore differenza reti.

“Il Comitato Esecutivo UEFA si è riunito oggi tramite videoconferenza. Ha ricevuto aggiornamenti sui gruppi di lavoro istituiti in collaborazione con la European Club Association (ECA), European Leagues (EL) e FIFPro. Nei due scenari esaminati dal gruppo di lavoro del calendario, entrambi prevedono che il calcio nelle varie nazioni cominci prima rispetto alle competizioni UEFA per club, con uno che propone di condurre le competizioni in parallelo e l’altro di completare i campionati prima di ricominciare le partite UEFA in agosto. Il Comitato ha sentito parlare del lavoro del nuovo comitato medico, presieduto dal professor Tim Meyer, che ha esaminato le questioni sanitarie relative al ritorno al calcio e che sta lavorando a fianco dell’ECA e dell’EL per unire il lavoro già svolto dalle leghe e produrre una serie di linee guida che si andranno ad allineare con i migliori protocolli sanitari disponibili. Il Comitato apprezza l’unità dimostrata nel calcio europeo e l’enfasi posta sulla priorità della salute nel tentativo di stabilire una strada per il ritorno del calcio.

A seguito delle dichiarazioni presentate dalle autorità calcistiche in Belgio e Scozia, il Comitato riconosce le questioni sollevate e approvate dagli orientamenti sui principi di ammissibilità per le competizioni UEFA per club 2020/21. Le Linee guida riflettono il principio secondo cui l’ammissione alle competizioni UEFA per club si basa sempre sul merito sportivo. Pertanto, la UEFA esorta le federazioni e le leghe nazionali a esplorare tutte le possibili opzioni per completare tutte le competizioni nazionali dando accesso alle competizioni UEFA per club alla loro naturale conclusione. Tuttavia, la UEFA sottolinea che la salute dei giocatori, degli spettatori e di tutti coloro che sono coinvolti nel calcio e nel pubblico in generale deve rimanere la preoccupazione principale in questo momento. Lo scenario ideale, qualora la situazione pandemica lo consenta, è di terminare le competizioni nazionali consentendo alle squadre di calcio di qualificarsi per le competizioni UEFA per club per merito sportivo e nel format originale del campionato. Se questo non fosse possibile, in particolare a causa di problemi di calendario, è preferibile che le competizioni nazionali sospese riprendano con un format diverso in modo da opporsi ai club a qualificarsi per merito sportivo.

Pur facendo tutto il possibile per completare le competizioni nazionali, le leghe e le associazioni sportive possono avere motivi legittimi per terminare prematuramente le loro competizioni nazionali, in particolare nei seguenti casi:

Se una competizione nazionale viene prematuramente interrotta per motivi legittimi in conformità con le condizioni di cui sopra, la UEFA richiede all’associazione nazionale interessata di selezionare le squadre per le competizioni UEFA per club 2020/21 in base al merito sportivo nelle competizioni nazionali 2019/20;

• La determinazione finale dei posti idonei per le competizioni UEFA per club dovrebbe essere confermata dalle autorità competenti competenti a livello nazionale.

La UEFA si riserva il diritto di rifiutare o valutare l’ammissione di un club da una competizione nazionale anticipatamente interrotta, in particolare laddove:

• Le competizioni nazionali non siano state terminate prematuramente in base ai motivi indicati nelle presenti linee guida UEFA o in base ad altri motivi legittimi di salute pubblica;

• I club siano stati selezionati attraverso una procedura non obiettiva, non trasparente e discriminatoria, tale da far sì che i club selezionati non possano essere considerati qualificati per merito sportivo;

• Esista una percezione pubblica dell’ingiustizia nella qualificazione del club.

UEFA EURO 2020

In seguito al rinvio di EURO 2020 all’estate del 2021 e dopo un’attenta revisione interna e diverse discussioni con i partner, il Comitato Esecutivo ha deciso che il torneo sarà ancora chiamato UEFA EURO 2020. Questa decisione consente alla UEFA di mantenere la visione originale del torneo per celebrare il 60 ° anniversario dei Campionati europei di calcio (1960-2020). Servirà inoltre a ricordare come l’intera famiglia del calcio si sia riunita per rispondere alle circostanze straordinarie della pandemia di COVID-19 e ai tempi difficili dell’Europa e del mondo, che hanno dovuto attraversare nel 2020. Questa scelta è in linea con l’impegno della UEFA a rendere sostenibile UEFA EURO 2020 e non genera ulteriori quantità di rifiuti. Un sacco di materiale di marca era già stato prodotto al momento del rinvio del torneo. Una modifica al nome dell’evento avrebbe comportato la distruzione e la riproduzione di tali oggetti.

UEFA EURO Under 21

Il Comitato ha sentito che le opzioni per il riassetto o il rinvio del torneo sarebbero state presentate e analizzate dal Comitato Competizioni per Squadre Nazionale l’11 maggio, con una decisione finale presa dal Comitato Esecutivo il 27 maggio 2020″.

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