Ieri sera il Brescia dalla parte del ministro Spadafora, mentre la Lega Serie A si diceva particolarmente inviperita per le ultime uscite del Governo e le parole scelte dal Ministro dello Sport. Oggi prende posizione sulle ultime notizie anticipate e relative al DPCM del 26 aprile scorso anche l’AIC, il sindacato dei calciatori, e lo fa attraverso una nota ufficiale comparsa sul sito web dell’Associazione.
Si ritiene, infatti, discriminatoria, prima ancora che illogica, l’idea di far riprendere l’attività negli impianti sportivi ai tesserati di discipline sportive individuali e non consentire ai calciatori professionisti – così come ad altri atleti tesserati per discipline di squadra – lo svolgimento di allenamenti in forma individuale nei centri sportivi, come peraltro già consentito nel mese di marzo 2020. La norma, inoltre, rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio.