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Rassegna Stampa del 6 Maggio, tensione giocatori-club sugli allenamenti. Conte ascolterà il calcio

Le prime pagine odierne sottolineano diverse notizie, a partire da quella che descrive l’Italia calcistica come in attesa delle decisioni che verranno prese oggi in Germania, dove c’è grande attenzione per il discorso della Cancelliera Merkel. Il Corriere dello Sport scriveVai Germania, abbozzando già il 15 maggio come data di ripartenza del campionato tedesco. Una ripartenza che potrebbe accelerare anche le decisioni in casa italiana, dove il Ministro Spadafora incassa le critiche non soltanto dell’opposizione (Matteo Salvini su tutti), ma anche della sua stessa maggioranza (Matteo Renzi) e del suo stesso partito, come testimonia il messaggio Facebook del pentastellato Simone Valente. “Il calcio rappresenta un asset fondamentale del sistema Paese, a livello sportivo, economico e social. L’impegno delle istituzioni deve andare nella direzione di salvaguardare l’intero sistema, cercando di non fare fallire neanche una società, senza ritenere antagonisti il movimento professionistico e quello dilettantistico. Demonizzare l’uno in favore dell’altro significa non avere coscienza del settore o non essere onesti intellettualmente“).

“La Germania sta riaprendo! Questo è il piano per negozi, scuole e Bundesliga” è il titolo della Bild online questa mattina

Mentre Tuttosport si concentra prevalentemente sulla ripresa della Juventus che “sgomma” e nella parte dedicata alle genovesi parla soprattutto della ripresa della Sampdoria (oggi comincia la fase 2 blucerchiata), la Gazzetta dello Sport si concentra invece su altre tematiche, togliendo un po’ di centralità alla decisione che oggi prenderà la Germania. Si parla di “SvAlutation“, ovvero sia di una valutazione dei giocatori della Serie A calata complessivamente di un miliardo e mezzo, e si annuncia una “fase a 3” per lo scudetto. Inoltre, viene dedicato spazio anche all’offerta del fondo britannico CVC alla Serie A. Si parlerebbe di 15 miliardi per assicurare un futuro al mondo del pallone italiano. Anche se, si legge, club e società avranno “conti che non torneranno“.

Da registrare poi le parole di Damiano Tommasi, che aprono al dibattito sulla tensione tra club e giocatori, che in parte non vorrebbero tornare ad allenarsi per paura di non vedersi riconosciuti i compensi per avere lavorato in questi mesi (e nelle due settimane che porteranno al 18 maggio). “Non sono stati mesi di riposo per i calciatori, ma di lavoro casalingo. I muscolo si sono comunque rafforzati, ma poi bisogna vedere come risponderanno sul campo. Bisogna tornare in campo in condizioni perfette. Devono essere tutti in sicurezza, non solo i calciatori, ma ogni addetto vicino alle squadre. Bisogna partire al momento giusto e col protocollo giusto. È pensato per la ripresa degli allenamenti, ma non per quella delle partite ufficiali, non per i viaggi, gli spostamenti, le trasferte e l’incrocio di due squadre. Si sta lavorando per un documento che regolarizzi gli allenamenti di squadra dal 18/19 maggio, nel nome della salute degli interessati. Ma essere favorevoli o contrari alla ripesa è una discussione che lascia il tempo che trova: oggi ci mancano alcuni elementi. Non abbiamo alcune risposte e questo genera incertezza, mancano le date…“.

Da segnalare anche il passaggio relativo alla ripresa delle attività sportive nell’intervista escusava che Il Fatto Quotidiano ha fatto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha comunque ammesso di non avere ancora messo mano al dossier relativo al mondo dello sport italiano. “Raccoglieremo le istanze della Federcalcio e delle altre federazioni, sentiremo e concorderemo. Abbiamo il ministro Spadafora, che ha fatto un ottimo lavoro, ma è giusto che tutti gli stakeholders del calcio e dello sport abbiano un confronto col Governo ai massimi livelli. Tenendo ovviamente presenti le raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico”. 


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – Il Corriere dello Sport dedica un breve trafiletto alle ultime dirette Instagram di Mattia Perin, tornato a gennaio al Genoa su richiesta del presidente Preziosi. In particolare il quotidiano si concentra sulle sue dichiarazioni relativamente al collega e modello, Gianluigi Buffon. “Non ci sarà mai nessuno come lui, non so per quanti anni. Per vent’anni è stato a livelli top e non tutti sono così. Dico solo Casillas, che però tecnicamente è inferiore. Dida è stato un fenomeno, Julio Cesar anche, ma sono stati al top per 4-5 anni entrambi, non di più. Buffon è unico nel suo genere“.

GAZZETTA DELLO SPORT – Il quotidiano in rosa si concentra invece sul ricorso del Genoa al CAS (Corte di Arbitrato per lo Sport) in merito alla vicenda Jagiello. Si legge che “l’iniziale ritardo del club rossoblu nel pagamento faceva da un clamoroso vizio procedurale, poiché la sentenza della FIFA era stata inviata ad un altro club straniero, anziché al Genoa“. Una dinamica che avrebbe allungato i tempi di risposta della società di Villa Rostan. “Siamo sorpresi da questa decisione del Genoa, anche se rientra nei suoi diritti” è stata la risposta dello Zaglebie Lubin.

SECOLO XIX – Il Decimonono offre questa mattina un’intervista a Pato Aguilera, che dopo un mese e oltre di quarantena nel suo Uruguay, nella capitale Montevideo, ha ricominciato ad andare in palestra per tenersi allenato. “Qui il coronavirus è arrivato meno che altrove, ma bisogna stare attenti. Mi ha fatto male vedere quanti morti ci sono stati in Italia: il vostro è stato un Paese generoso con me, da voi è cambiata la mia vita, già da quando feci gol in amichevole con l’Italia”. Ad un presente molto nebuloso e difficile si contrappone un passato di ricordi felici e in larga parte rossoblu, in coppia con Skhuravy. “Ho guardato tante vecchie partite. Soprattutto una che non avevo mai rivisto per intero: Liverpool 1-2 Genoa, l’impresa di Anfield in UEFA, con la mia doppietta. Oggi i Reds sono i più forti d’Europa, ma che partita abbiamo fatto lì? incredibile. Skhuravy dice che ero sottovalutato e sono il più forte con cui ha giocato? Fare coppia con lui era facilissimo: gli davi la palla e col suo fisico da gigante ci pensava lui. In area sapeva sempre dove stare: è il compagno con cui mi sono trovato meglio“. Breve richiamo anche all’asta di beneficenza lanciata da Stelle nello Sport a cui parteciperanno Criscito e Quagliarella.


LE PRIME PAGINE


Rinviato Consiglio FIGC in programma l’8 maggio per “necessità di maggiori approfondimenti”: il comunicato

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