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Corsa ai ricorsi: dalla C alla D sono tutti nel caos. E c’è chi dice playoff

L’Assemblea di Lega Pro ha votato con esito favorevole per la conclusione anticipata dei campionati, trovandosi poi costretta a proporre al prossimo Consiglio Federale della FIGC un meccanismo di promozione e retrocessione che porta già con sé numerose proteste da parte di quelle società che si trovano penalizzate dalle decisioni prese dalla maggioranza. Se la scelta di decretare la promozione diretta delle prime tre classificate nei rispettivi gironi, ovvero Monza, Vicenza e Reggina, lascia poco spazio a minacce di ricorso, il criterio adottato per individuare la quarta prema il Carpi e lascia a desiderare. Chi i playoff non appena sarà possibile, chi un diverso metro di valutazione. Il rapporto fra la media punti rispetto alle partite giocate, in questo caso, premia la squadra del presidente Bonacini, che invoca rispetto e oggi salirebbe in Serie B con una partita in meno e 53 punti, un paio in meno rispetto alla Reggiana, sconfitta nello scontro diretto dello scorso 9 febbraio. Scontenta e sconcertata, la società minaccia ricorso.

Per non parlare del Bari, che di punti in classifica ne vanta 60 ma ha giocato ben 3 partite in più rispetto ai colleghi del Centro-Nord. Per il presidente Luigi De Laurentiis, pronto a replicare alla decisione sulle pagine del Corriere dello Sport, si tratta di un procedimento “che non solo viola ma offende anche la Giustizia Sportiva”. La richiesta fatta a gran voce, anche dal sindaco Decaro allo stesso giornale, sono i playoff: “Vediamo chi la spunta, propongo una sede unica come teatro delle sfide così a decidere sarà il pallone: la FIGC intervenga”. Magari al San Nicola, sicuramente a porte chiuse. Nemmeno la Carrarese va per il leggero, definendo il criterio scelto dalla Serie C una “variazione illegittima delle regole inizialmente stabilite” in nome di un “fantomatico coefficiente tecnico di perequazione”. Gli investimenti sono stati ingenti, anche quest’anno, e vedere sfumare in un baleno il sogno promozione e il contentino degli spareggi è un boccone difficile da digerire. A darlo in pasto ai presidenti, come fatto notare proprio dal Carpi, sono state prima la UEFA e poi la stessa FIGC, caldeggiando entrambe il ricorso al merito sportivo nelle norme organizzative interne (NOIF). Merito sportivo che ogni federazione compone un po’ a suo giudizio, e su questo si può e si sta discutendo.

In Olanda, completamente all’opposto, chi ha disputato meno partite è risultato sfavorito: si prenda il caso dell’Utrecht, che ha visto strappare l’ultimo biglietto per l’Europa dai rivali del Willem II, forti di 3 punti e una gara in più con gli scontri diretti in perfetta parità. La scelta del KNVB di non tener conto di medie ponderate ma di congelare la classifica, con molta probabilità, ha evitato il rischio di ritrovarsi in una strada senza uscita. Ma non ha evitato il ricorso dell’Utrecht, a pochi passi dalla sede della Federcalcio olandese. Anche nell’assemblea di Lega Pro il ruolo decisivo è stato giocato dagli astenuti, ben 17 sul totale.  Mentre Ghirelli si accoda al presidente designato di Confindustria richiedendo l’abolizione dell’Irap per i club di Serie C, mentre il mondo introduce una scelta (quella delle 5 sostituzioni) già varata dal movimento nel 2017, fra le misure varate dall’ultima assemblea c’è anche il blocco delle retrocessioni e dei ripescaggi, non la promozione delle prime classificate nei rispettivi gironi di Serie D. Per la gioia di Lucchese, Pro Sesto, Campodarsego, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris, Bitonto e Palermo. Saranno soltanto loro a colmare il vuoto lasciato dalle numerose squadre che rischiano il fallimento? Non ditelo a Messina, Savoia e alla schiera di squadre in zona playoff nei 9 gironi dilettantistici. Tutte contrarie, pronte a difendere i propri diritti nella speranza di ritrovarsi in C. “Senza di noi non si fa maggioranza qualificata – sottolinea il presidente della LND Cosimo Sibilia – Tutti si devono porre la domanda se sia possibile portare avanti le decisioni senza consenso di tutti, noi compresi”. Un caos nel caos, protesta nella protesta, ricorsi su ricorsi. Corsi e ricorsi, dalla Serie C alla FIGC.


Lega Pro: ok a sospensione definitiva del campionato. Promosse Monza, Vicenza, Reggina e Carpi

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