Un’ora e oltre di confronto coi giovani del settore giovanile del Bologna, che questa mattina ospitava via web il presidente del CONI, Giovanni Malagò, è servita per confermare che dopo tre mesi di lavoro “pancia a terra” per la ripresa dello sport, anche il Comitato Olimpico vede una luce in fondo al tunnel per la possibile ripresa degli allenamenti. Un punto di partenza fondamentale per rimettere gli atleti nelle condizioni di riprendere le competizioni.
“Il Comitato Tecnico-Scientifico ci aveva chiesto di preparare un documento che oggi chiameremmo “la Bibbia della ripresa delle attività”. È un protocollo di 404 pagine. Le federazioni sportive in Italia sono 44, le discipline assimilabili sono 19, ma gli sport seguiti 327. Il calcio, ad esempio, non ha solo il calcio a undici, ma anche il calcio a cinque e il Beach Soccer Ogni federazione ci ha dato i suoi documenti di specificità con le istanze, noi abbiamo integrato con un documento preparato dal Politecnico di Torino, che è la massima autorità per ciò che riguarda materiali, divisori, controllo impianti di condizionamento, aspetti legati ad ambienti promiscui, tutta una serie di specifica logistiche e organizzative. Sono dieci settimane che lavoriamo pancia a terra sulla ripartenza dello sport: oggi tutti sono pronti per ripartire. Sono abbastanza ottimista, ma parlo per la ripresa dell’attività, che è una cosa diversa e da scindere per bene dalla ripresa delle competizioni. Competizioni che comunque non possono riprendere se non riprendono prima gli allenamenti”.
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