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Serie A, CTS chiarisce: non esistono alternative alla quarantena di due settimane

Se nelle ultime giornate era circolata l’ipotesi che Serie A, Governo e Comitato Tecnico-Scientifico avrebbero potuto raggiungere un compromesso su una sola settimana di isolamento di squadra in caso di positività di un tesserato, questa sera sembrerebbe essere stata messa una pietra tombale su questo scenario. E sarebbe stata messa direttamente dal Comitato Tecnico Scientifico a neppure 48 ore dall’incontro decisivo per trovare un accordo sulla data di ripartenza della Serie A.

È comparsa sulla stampa nazionale – riporta Repubblica – sostenuta da alcuni noti rappresentanti del mondo del calcio, la notizia che il CTS avrebbe concordato con le autorità sportive, prime tra tutte la FIGC e la Lega Calcio, non solo le procedure e i protocolli per la riapertura del campionato, ma anche la riduzione del possibile periodo quarantenale a cui sottoporre calciatori e personale della squadra risultati positivi al test diagnostico per la presenza del virus SARS-CoV-2 o i loro contatti più stretti, ipotizzando una sola settimana di quarantena precauzionale, anziché due settimane universalmente riconosciute. Il CTS ribadisce con forza che non esistono alternative a quanto rappresentato in ogni sede, per ogni tipologia di attività e per ogni tipo di soggetto, relativamente alla ripresa di tali attività, nel pieno rispetto delle norme vigenti e dell’evidenza scientifica che tali norme hanno contribuito a generare“.

Strada in salita per una ripresa della Serie A? Resteranno decisive le prossime giornate, in particolare quelle di giovedì e venerdì. 


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