In serata la seconda semifinale di Coppa Italia restituirà al calcio italiano, nella travagliata stagione spezzata dall’epidemia di coronavirus, la seconda semifinalista di Coppa Italia. E per la prima volta in Europa si conosceranno le due squadre finaliste di una competizione 2019/2020.
Ieri sera l’inizio è stato oggettivamente blando, ma c’era forse da aspettarselo. La Juventus grazie alla superiorità numerica per oltre 75′ ha potuto controllare comodamente l’1-1 dell’andata, risultato che le assicurava il vantaggio di aver segnato un gol in trasferta. Pochissime idee per il Milan, che non ha mai impensierito davvero Buffon e ha faticato a creare gioco in mezzo al campo. Troppo pesanti, poi, le assenze di Ibrahimovic e Theo Hernandez, sommate alla squalifica di Castillejo.
I bianconeri si sono dunque aggiudicati la finale dell’Olimpico, in programma mercoledì prossimo, col minimo sforzo e permettendosi di sbagliare anche un calcio di rigore con Cristiano Ronaldo a centrare il palo. Questa sera potrebbe non bastare lo stesso atteggiamento all’Inter per centrare la finale di Coppa Italia. Finale che manca ai nerazzurri da nove stagioni.
Questa sera sarà nuovamente significativa e desolante la presenza di una gara di calcio all’interno di uno stadio vuoto, malgrado le decine di migliaia di posti a sedere, e sarà interessante osservare come scenderanno in campo molti volti “chiacchierati” degli ultimi mesi, da Mertens fresco di rinnovo a Lautaro Martinez, ormai “promesso sposo” del Barcellona.
Giocare senza tifosi tutt’intorno potrebbe giovare agli uomini di Conte, i quali dovranno recuperare l’uno a zero subito a San Siro lo scorso 12 febbraio, oltre quattro mesi fa. In quell’occasione decise la partita Fabian Ruiz con un sinistro a giro che beffò Padelli. Il Napoli di Gattuso, dal canto suo, sa di dover cercare di chiudere la partita quanto prima e, soprattutto, non subire gol perché già uno 0-1 manderebbe la partita ai rigori, ma qualunque altro risultato – con un gol di scarto a favore dell’Inter – condannerebbe i partenopei all’eliminazione. Un sottile equilibrio che potrebbe arricchire di qualche emozione in più la sfida del San Paolo, dove ci si aspettano risposte da vari giocatori: Eriksen su tutti. Il danese dovrebbe partire dall’inizio nel 3-5-2 disegnato da Conte.
Una finale tra Juventus e Napoli mancherebbe da otto anni, precisamente dal 20 maggio 2012: in quella sfida furono decisivi Cavani e Hamsik per inserire nella bacheca azzurra il quarto titolo in questa competizione. Un Juventus-Inter come ultimo atto di Coppa Italia, invece, mancherebbe addirittura da 55 anni, precisamente dal 29 agosto 1965: era la diciottesima edizione della competizione e la spuntarono i bianconeri grazie ad una rete di Menichelli.