Che triste la finale di Coppa Italia del Coronavirus: una carnevalata, una spesa inutile che non ha fatto dimenticare la fatica per uscire non solo dal virus e dalla crisi economica. Soldi che si potevano risparmiare o dare per qualche causa, anche calcistica con i dilettanti alla canna del fucile, e non per pagare il regista della pagliacciata a lustrini. Gravina e Dal Pino non c’entreranno nulla e dovranno prendere provvedimenti, anche per chi ha scelto di far cantare un americano reduce da Amici, dimenticandosi le parole dell’inno d’Italia. La fase finale della coppa nazionale andrà in archivio per quanto detto, ma anche per la giusta e meritata vittoria del Napoli e di Gattuso – non solo ai rigori – e la sconfitta non solo della Juventus ma del sarrismo, perché non ha ancora vinto un trofeo.
Partita brutta e noiosa. I calci di rigore sono stati la conclusione più logica, anche se Ringhio l’aveva vinta durante i 90′ di gioco e Sarri era stato salvato da un Buffon in stato di grazia e da due pali. Gattuso ha portato il suo cuore calabrese a Napoli tra la gente, dentro lo spogliatoio, squarciato prima del suo arrivo, e nei confronti del presidente cinematografico. A fine gara, con tutti inebriati dalla vittoria, lui da condottiero ha ricordato a De Laurentiis di rispettare l’accordo e pagare tutti gli stipendi, con gradimento non solo per il presente ma anche per il futuro da parte della truppa azzurra. Napoli qualificato per l’Europa League sarà una mina vagante alla ripresa della stagione.
Il sarrismo ha perso due volte contro il gattusismo semplice e concreto. Sono bastati i due 4 1 4 1 per incartare CR7 e compagni con una linea difensiva compatta e pronta a ribaltare il gioco. Sarri non può pensare di continuare a giocare senza un centravanti o con dei falsi nove, in squadra non ha gli Iniesta e compagnia nel ruolo di mezze punte e il Busquets davanti alla difesa. Inutile il possesso pallone. Gattuso ha capito anche la filosofia dei 5 cambi. Sarri no. La Juventus dovrebbe spiegare la composizione della panchina con 3 della squadra B a scaldarla: segreti della Continassa. Sarri ha fatto solo 3 cambi, inutili, e non si è giocato il più importante ovvero sostituire Buffon, il migliore in campo, che con i calci di rigore non ha mai fatto bella figura. Gattuso e il Napoli se la meritano tutta, Sarri dovrà lavorare non solo per il campionato ma anche per la Champions League di agosto, tutte partite secche non gradite. La società, da Paratici a Nevded deve lavorare sulla testa di Higuain e Pjanic, ormai da tempo con le valigie in mano e ripensare al perché aver sbolognato Mandzukic senza avere il sostituto. Coppa Italia che ha mandato all’aria il protocollo Cts-Covid: baci e abbracci non solo sul campo ma anche per le vie sotto il Vesuvio. Dopo quello visto alla fine della partita, si poteva evitare la premiazione da sit-com. Il ministro Spadafora, anche senza guanti e mascherina, dopo aver fatto outing di napoletanismo non si sarebbe sicuramente rifiutato.