È ripartita la Serie A dopo la Coppa Italia con semifinale e finale anche la stagione 2019/2020.
Dopo i recuperi, la classifica si fa rosa per Hellas Verona, Atalanta e Inter: tre vittorie per l’Europa. Il Verona accetta il regalo di Zenga che sbaglia la sostituzione non levando Cigarini già ammonito, l’Atalanta macina il Sassuolo con l’ennesima quaterna della stagione, Gasperini incontentabile si fa cacciare sul 4-0, con Zapata centravanti e Golllini portiere i più in forma. Sassuolo sprecone nei 16 metri avversari. L’Inter è quella che ha faticato di più ad avere ragione di una Sampdoria che gli ha regalato il primo tempo. Eriksen accende la lampadina per un tempo e illumina i gol di Lukaku e Lautaro, si spegne fisicamente e si oscura il Biscione.
Verona, aggiungi un posto a tavola per l’Europa con un posto già occupato dal Napoli con la vittoria in Coppa Italia.
Più il Torino che la Samp preoccupati per la classifica. Ranieri ci ha provato consapevole che la salvezza è difficile che arrivi con le prime due gare dopo la pandemia, (Inter e Roma). Il Parma contento del punto. Il tecnico da gran signore non le ha mandate alla truppa rimasta nello spogliatoio nel primo tempo.
Tutte le partite hanno avuto la caratteristica di finire in apnea, come da programma preventivato. Solo Ranieri dopo averli chiesti ha utilizzato i cinque cambi. Domani tocca al Genoa contro il Parma. Si può dire bentornato Campionato?
Le squadre in poco tempo non saranno riuscite a rifarsi il trucco dopo il lockdown, da sabato scorso non si può tornare indietro e bisogna soltanto preoccuparsi di trovare il modo migliore per andare avanti e avanzare.
Anche in questo calcio estivo noi di Buoncalcioatutti saremo qui, a fare del nostro meglio per fare della nostra testata giornalistica un piacevole appuntamento con i tempi delle giocate ogni tre giorni, che regalerà meno emozioni considerato che le interviste non si potranno fare – per adesso neanche da 5 metri di distanza – in diretta a fine gara.
In Genoa-Parma la speranza è che il Vecchio Balordo non inizi il suo cammino con una frase fatta che abbiamo sentito da tanti protagonisti prima di iniziare la ripresa: “sarà un altro campionato”. Anche se sarà proprio così dopo aver visto qualche gara della Bundesliga e le partite di Coppa Italia e recuperi di campionato.
I tre fattori che potrebbero disordinare gli equilibri che davano l’impressione di cominciare ad assestarsi nelle prime 26 giornate sono: si gioca senza pubblico; il calcio senza i tifosi è un gioco diverso; non mancherà solo il tifo delle Gradinate e delle Curve, ma anche lo stimolo agonistico che abbiamo visto incidere sul ritmo del gioco, lasciando da parte l’aspetto mentale di coloro che giocheranno. Farà risultati chi non prenderà le gare come allenamenti mantenendo la carica giusta. Luis Enrique il prossimo calcio lo ha descritto perfettamente: “è come ballare con tua sorella”.
La passione di Nicola che ha inculcato al Grifone deve alzare l’intensità. I calciatori, in generale, non potranno adottare scuse per l’aspetto climatico essendo stati accontentati giocandosi solo 8 gare alle 17.15, eccetto il Genoa programmato per due con le attuali ultime in classifica. Si giocheranno le altre gare sempre alle 19.30 e alle 21. 45. Operazione che non è piaciuta a Sky e Dazn perché volevano spalmare le gare in più giorni evitando troppe gare in contemporaneità per spremere al massimo i telespettatori non solo in termini di audience, ma anche di nuovi contratti. Operazione non piaciuta neanche alla carta stampata visti i tempi notturni per confezionare una pagina.
Il pericolo caldo sarà difficile, ma si dovrebbe debellare con le 5 sostituzioni, operazione che non sembra gradita ai tecnici. I ritmi non saranno da “bailando”, ma anche non da pressing ultraoffensivo con meno invasione delle trequarti avversarie a caccia di profondità.
Il 3-5-2 di Nicola, avendo in rosa ogni calciatore con le proprie caratteristiche di qualità, potrebbe schierare 4 esterni di gamba alternandoli a coppie da una gara all’altra o anche durante per non spremere i presunti titolari prima dello stop.
Le porte chiuse potrebbero – anzi dovrebbero visto il campionato tedesco – non dare importanza al fattore campo. Importante non appiattirsi senza l’apporto vocale e la grinta dei tifosi sulla gradinata.
La ripresa della stagione potrebbe incorniciare ancor di più il risultato con i palloni inattivi, operazione che sarà stata curata con attenzione.
Genoa-Parma sarà una partita da “mordi e fuggi” (difesa e contropiede, pardon ripartenze) se sarà confermato quello visto prima della sosta Coronavirus, anche se la condizione fisica non sarà al massimo e la scarsa brillantezza non dovrà essere un fattore insormontabile considerata la qualità di quelli che potrà utilizzare davanti Nicola: Pandev, Sanabria, il recuperato Falque e la forza di Pinamonti, Favilli e Destro.
Il Genoa farà il massimo con la densità e solidità difensiva che potrebbe essere confermata con Romero, Soumaoro e Masiello e altro tassello Zapata oltre Goldaniga. Squadra che vinceva non si tocca? Biraschi esterno destro.
Stessa idea del tecnico avversario D’Aversa che si affiderà per la sua fase a quattro all’esperienza di Darmian, Iacoponi, Bruno Alves e Gagliolo. Il modulo è sempre il 4-3-3 fortunato con il Toro. I ducali imprecisi è troppo preoccupati della condizione fisica ha cercato di tenere il campo e portare via il punto.
Il Parma domani notte vorrà scatenare la qualità di Kulusevski e Karamoh assente per i due terzi del campionato giocato per infortunio. Gervinho dopo averlo rischiato nel recupero di Torino perché reduce da un risentimento muscolare difficilmente in campo da primo minuto. Qualche cambio anche in mediana.
Per Criscito e compagni presenti nella partita di andata non dovranno dimenticarsi della “manita” incassata per troppi errori elementari e la tripletta di Cornelius in 10’ dal 40esimo del primo tempo, subentrato all’infortunato Inglese e scopertosi goleador.
Errori sempre della stessa natura che si sono ripetuti e che sono costati la panchina ad Andreazzoli, già sull’uscio del Pio Signorini da una settimana prima dopo la sconfitta casalinga on il Milan (non meritata) attendendo Thiago Motta.
Pandev intervistato da Buoncalcioatutti alla fine di quella gara fu chiarissimo: “Parliamoci chiaro: abbiamo perso la partita in cinque minuti, non è accettabile. Dobbiamo tornare a posto con la testa, lavorare ancora di più e tornare sereni perché questa è una squadra con tanti giovani che non sono sereni“.
Genoa, fai godere i tuoi tifosi non solo con il Parma in questo finale di stagione da Covid con i limiti di giocare qualcosa di diverso, mai successo, ma anche con i segnali di rinascita portati da Nicola dal suo primo giorno a Pegli. Arbitra Giacomelli di Trieste, al VAR Mazzoleni di Bergamo.
Le formazioni quando saranno consegnate le distinte pubblicate dal web e consegnate ai giornalisti presenti.