Riprende il campionato 2019/2020 per il Genoa di mister Nicola e lo fa dalla sfida interna contro il Parma, assoluta “bestia nera” delle ultime due stagioni dal ritorno in Serie A. Il Genoa ha perso gli ultimi tre precedenti, ma prima che il Covid-19 costringesse il campionato allo stop Davide Nicola aveva “rivoltato” la truppa rossoblu crescendo per gioco, intensità e risultati. Ora si riparte alla ricerca dell’obiettivo salvezza. Ieri il Lecce ha perso a domicilio contro il Milan, così come il Brescia, prossimo avversario dei rossoblu, ha strappato un punto alla Fiorentina. Il Genoa ha la possibilità di guadagnare terreno su entrambe le avversarie centrando un successo contro gli uomini di mister D’Aversa.
NOTIZIARIO
Nella serata che chiude una delle giornate più calde degli ultimi mesi di giugno nel capoluogo ligure, anticipata da alcuni striscioni esposti fuori dalla Gradinata Nord, il Genoa affronterà il Parma. Sono ancora 25 i gradi avvertiti al Ferraris a ridosso del fischio d’inizio della gara che sarà diretta dall’arbitro Giacomelli al suo sedicesimo arbitraggio coi rossoblu in carriera (il terzo in questa stagione dopo Genoa-Fiorentina e Spal-Genoa, ndr). Al VAR il fischietto bergamasco Mazzoleni. Contrariamente alle attese, non va neppure in panchina Sanabria, che aveva esortato i compagni nel pre-partita via Instagram e che andrà in tribuna. Presenti in tribuna il governatore regionale, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
GENOA (3-5-2): Perin; Romero, Soumaoro, Masiello; Biraschi, Cassata, Schöne, Sturaro, Criscito; Pandev, Favilli. A disposizione: Ichazo, Radaelli, Zapata, Barreca, Goldaniga, Lerager, Falque, Jagiello, Ghiglione, Destro, Behrami, Pinamonti. Allenatore: Davide Nicola.
PARMA (4-3-3): Sepe; Laurini, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo; Brugman, Hernani, Kurtic; Kulusevski, Cornelius, Gervinho. A disposizione: Colombi, Radu, Dermaku, Regini, Karamoh, Barillà, Scozzarella, Kucka, Darmian, Sprocati, Pezzella. Allenatore: Roberto D’Aversa.
LA CRONACA
Squadre in campo al Ferraris con ingressi separati e a distanza per Genoa e Parma, come da regolamento Covid. Mascherine rossoblu per tutti i giocatori del Genoa che si dirigeranno in panchina e per lo staff tecnico, Nicola compreso. Rispettato un minuto di silenzio prima del fischio d’inizio per ricordare le quasi 35mila vittime del Covid-19, col sindaco Bucci e il governatore regionale Toti al centro del campo assieme alle due squadre e ad alcuni infermieri e medici che hanno combattuto in prima linea contro il coronavirus.
Si parte con diversi minuti di studio tra le due squadre: D’Aversa lamenta il troppo spazio lasciato ai centrocampista del Genoa, che hanno il compito di smistare il gioco sugli esterni. Pandev cerca subito di fare movimento alle spalle della difesa crociata.
A ridosso del 6′ di gioco è il Parma a cercare un’azione insistita all’interno dell’area di rigore del Genoa, ma la conclusione finale di Cornelius è svirgolata. Al 7′, invece, Cassata riceve una manata in faccia da Bruno Alves a ridosso della panchina di mister Nicola e resta a terra. Alla fine si rialzerà senza problemi. Nessun provvedimento da parte dell’arbitro Giacomelli.
Dopo 10′ di gioco, risultato che resta in parità. Ritmi non propri arrembanti da parte delle due formazioni. Il Parma cerca una manovra più avvolgente, cercando di costringere il Genoa nella propria metà campo, forte di 90′ in più nelle gambe dopo il recupero di venerdì scorso.
Al 13′ di gioco la prima occasione da gol della partita capita sul destro di Gervinho. L’azione parte da un disimpegno un po’ affannoso sulla destra da parte di Biraschi, con Gervinho che serve di tacco il pallone a Kulusevski che chiude il triangolo mettendolo a tu per tu con Perin. Il destro è strozzato e largo, con Perin che non deve fare altro che accompagnare il pallone sul fondo.
Il primo quarto d’ora di partita è decisamente di marca crociata. Il Genoa si difende con attenzione e cerca di “carburare” dopo tre mesi e mezzo di lontananza dalle gare ufficiali. Il gol è nell’aria e il Parma passa al minuto 17′ riuscendo a trovare, su assist di Hernani dal limite destro dell’area di rigore, il gol di Cornelius, perso in marcatura. Leggera deviazione di Perin prima che il pallone raggiungesse l’attaccante danese.
Al 24′ il Genoa prova a farsi vedere dalle parti di Sepe con una buona azione personale di Schöne, che salta due avversari e arriva sul fondo prima di scodellare per Favilli. Il suo stacco è ostacolato da Gagliolo, ma solo dopo aver colpito il pallone. Un segnale che i rossoblu vogliono provare a tornare in partita.
Al 27′ Perin è decisivo nel chiudere su Kurtic, che in semi-rovesciata impegna l’estremo difensore rossoblu. Sul ribaltamento di fronte Sturaro trova il braccio di Iacoponi in area di rigore (braccio largo, ammonizione e rigore ineccepibili). Sul dischetto si presenta Criscito che si fa neutralizzare da Sepe, che si aiuta anche col palo deviando la confusione del capitano rossoblu. Secondo penalty parato dal portiere del Parma nel giro di tre giorni dopo quello con cui aveva fermato Belotti.
Alla mezz’ora risultato che resta sullo 0-1 a favore del Parma, con Perin costretto a chiudere ancora una volta su una conclusione avversaria, questa volta un destro da parte di Hernani. Conclusione che fa da preludio al raddoppio della formazione ospite, ancora con Cornelius, marcato con troppa leggerezza da Romero. Bravo poi il danese ad agganciare col sinistro e calciare di prima intenzione sotto le gambe di Perin.
Al 38′ gioco fermo per un infortunio a Kulusevski, che sbatte contro i cartelloni pubblicitari. Il Genoa è in balìa del Parma, che trova sempre il modo di affondare sfruttando i tre uomini d’attacco e il supporto dei centrocampisti. Senza recupero si va negli spogliatoi.
La ripresa coincide con l’ingresso di Iago Falque al posto di Cassata, col Genoa che modifica il proprio assetto. Pandev e Falque alle spalle di Favilli in un 3-4-2-1. È comunque il Parma ad entrare meglio in partita provando a cercare subito il terzo gol con un’incursione in area propiziata da Gervinho, ma il cross di Kulusevski è impreciso e non trova nessun compagno al centro. Al 50′ Pandev cerca di concludere verso la porta di Sepe, che la fa sua in presa bassa.
Al 52′ altra tripletta di Cornelius, ancora su cross di Laurini e ancora su una marcatura inesistente della difesa rossoblu, con Romero in grave ritardo. Il centravanti danese si infila tra l’argentino e Soumaoro e incrocia di testa dove Perin non può arrivare.
Nicola ricorre ancora alle sostituzioni dalla panchina: al 56′ entrano Behrami e Pinamonti al posto di Criscito, che zoppica vistosamente, e Pandev. Al 58′ il Parma procura un secondo rigore al Genoa su colpo di testa di Schöne: Laurini ammonito e Falque dal dischetto, questa volta freddissimo nello spiazzare Sepe. I rossoblu accorciano le distanze.
Al 62′ anche D’Aversa si gioca le prime carte dalla panchina togliendo Hernani per fare spazio a Kucka. Al 66′ ci prova Sturaro su passaggio filtrante in area di Schöne, ma la sua conclusione termina sul fondo. Immediatamente dopo la conclusione del numero 27 rossoblu, Nicola inserisce Destro per Favilli. Darmian e Barillà, in contemporanea, le scelte del collega gialloblu.
A venti minuti dal novantesimo il Genoa rincorre, ma ha preso il pallino del gioco e con una certa costanza cerca di farsi largo nella metà campo avversaria. Al 72′ ultimo cambio per il Genoa con Masiello che lascia il posto a Barreca. Al 77′ il Parma inserisce Dermaku e Scozzarella per Bruno Alves e Brugman.
Al 79′ primo calcio d’angolo della partita per il Genoa dalla bandierina di sinistra, con la difesa del Parma che riesce ad allontanare il pericolo e l’azione insistita rossoblu che si concluderà con Soumaoro anticipato da Sepe in presa alta. All’86esimo il Parma cala il poker con Kulusevski, che rientra sul mancino eludendo la copertura di Barreca e batte Perin. Inutile il tentativo in scivolata di Sturaro.
Al triplice fischio, il Genoa esce senza punti dalla prima partita dopo lo stop Covid-19. Sconfitta pesante per la squadra di Nicola, che per un’ora abbondante è stata dominata dal Parma. La possibilità di pareggiare subito i conti con un gol di Criscito è stata neutralizzata da Sepe su rigore, poi Cornelius ha calato la seconda tripletta contro il Grifone in questa stagione tra andata e ritorno. L’unica nota positiva è stata l’ingresso in campo di Iago Falque, autore della rete (ancora dagli undici metri) che ha permesso ai rossoblu di segnare il gol della bandiera. Rossoblu fermi a 25 punti in classifica assieme al Lecce. Vittorioso il Torino in casa contro l’Udinese.