Al termine di Brescia-Genoa, il collega del Secolo XIX, Andrea Schiappapietra, ha commentato ai nostri microfoni la partita del “Rigamonti”, rimarcando fin da subito l’idea di un’occasione gettata al vento da parte del Grifone per fare bottino pieno.
“Questa partita lascia l’impressione di una grande occasione butta via, perché onestamente il Genoa oggi aveva tutto per poter vincere. E ancora una volta si è ritrovato all’improvviso con due gol subiti nel corso del primo tempo, nel giro di tre minuti, con una squadra sicuramente volenterosa, ma che coi cambi ha buttato dentro prevalentemente giovani. Una grande occasione persa. Il Genoa ha comunque recuperato la partita ed è un punto che muove la classifica, un punto che sappiamo quanto possa pesare. L’anno scorso questi punti hanno portato ad una salvezza striminzita. Resta la sensazione di due partite, con Parma e Brescia, che sicuramente il Genoa non ha saputo gestire nella maniera migliore. Le note positive sono chiaramente la prestazione di Falque e la voglia di rimettere la partita in equilibrio, pur giocando in un caldo veramente asfissiante. Tutti parlano di questo giocare alle 21,45 come orario pericoloso per la salute dei giocatori, a me sembra che quello pericoloso sia questo qui delle 17,15…”.
Perché non fare giocare ogni giocatore nel suo ruolo? Perché quelle scelte iniziali?
“La formazione iniziale ha un po’ sorpreso, anche se sappiamo che nei due o tre giorni precedenti si era provato proprio questo assetto. Ho l’impressione che si fidi più di Biraschi che di Ghiglione, ma il Genoa rischia di restare bloccato dietro e concedere campo all’esterno avversario. Nella gestione del turnover si dovrà dare più fiducia a Ghiglione, che ha avuto qualche problema muscolare ed è rimasto un po’ fuori dai giochi. Sicuramente merita una chance dall’inizio: malgrado gli errori commessi quest’anno, resta un esterno interessante che può dare molto anche in fase offensiva. E il Genoa mi sembra che ne abbia bisogno”.
C’è qualche notizia di Falque?
“Non sappiamo ancora nulla, nel senso che siamo in attesa di notizie. Siamo confinati in tribuna stampa e negli spogliatoi non possiamo scendere. Ho avuto la sensazione che chiedesse il cambio non solo per stanchezza: magari ha sentito un lieve fastidio, un’avvisaglia.
L’importanza della partita di oggi si era avvertita già prima dell’inizio con Preziosi ad assistere al riscaldamento. Come lo avete trovato al triplice fischio?
“Sicuramente da parte sua c’era delusione, perché comunque la partita è stata sotto gli occhi di tutti. Il Genoa ha pagato due clamorosi errori, due stupidaggini in fase difensiva, e ha avuto la forza di rimetterla in equilibrio. Ma il Brescia non è certo il Parma. Ora ci sono una serie di impegni casalinghi contro Juventus e Napoli che sulla carta sono proibitivi, ma c’è il rovescio della medaglia con Nicola che qualche mese fa aveva parlato di 4/5 partite per sciogliere la squadra. Dal punto di vista della tenuta fisica la squadra non è sicuramente brillante come prima dello stop, ma ha dato segnali confortanti e mi è parsa in crescita rispetto alla gara contro il Parma”.
Pensi che il Genoa coi contratti in scadenza e in prestito possa avere problemi da qui a mercoledì prossimo 30 giugno?
“Da quanto ne so, qua ci sono stati tutti i rinnovi. L’unico con cui si stava trattando era Barreca, ma direttamente col Monaco per abbassare la cifra del riscatto e rinegoziarla. Non credo ci siano problemi: da quello che sappiamo il Genoa dovrebbe aver regolarizzato tutti, compresi i rinnovi di Behrami e Pandev, giocatori legati alla società e sarebbero comunque rimasti”.
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