DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI NICOLA IN CONFERENZA STAMPA


 

Il Genoa è uscito dal Rigamonti con un punto in tasca grazie alla rimonta che ha consentito di ribaltare il risultato da 2-0 a 2-2. Appaiata a 26 punti in classifica con i rivali cittadini della Sampdoria, la squadra di Davide Nicola ha segnato tutte e tre le reti post-lockdown su calcio di rigore. “La squadra ha reagito dopo la sconfitta contro il Parma – sostiene il mister in conferenza stampa – Abbiamo dimostrato di esserci sotto l’aspetto nervoso, perché non era facile venir qui e fare partita per volerla vincere. Tra l’altro, dopo due occasioni nostre, pronti via abbiamo concesso due gol a loro, frutto di mancanza di nostre letture. C’è poco da giraci intorno, si tratta di aver ripreso dopo mesi di stop e dobbiamo ridurre il più possibile un processo di crescita che è inevitabile. Ho visto un atteggiamento nervoso completamente diverso, non era facile riprendere due gol giocando alla morte con 32 gradi. Sono contento perché i ragazzi se lo meritano per come stanno lavorando, ho vista una crescita dal punto di vista mentale, nervoso e tattico”. 

Ancora Nicola: “Sono contento del punto, che ci dà continuità. Può succedere di tutto: certo, dire al Brescia già dopo 20 minuti ‘prego, parti pure dal 2-0’ rende tutto più complicato. La squadra ha metabolizzato che l’atteggiamento nervoso deve esser quello che ci ha contraddistinto e io l’ho visto in campo oggi. Chiaro che non siamo perfetti, ma ho visto un grandissimo passo in avanti. Ho visto voglia di vincere e di rimanere compatti. Si è giocato per quasi 100 minuti, perché fra palloni che mancavano e ritardi ne sono stati dati 7 di recupero. Abbiamo giocato con un atteggiamento di squadra, una squadra consapevole del fatto che si debba salvare e che ha buttato il cuore oltre l’ostacolo con voglia di vincere fino alla fine. Siamo riusciti ancora a cercare il gol, dopo alcune occasioni ne abbiamo avute altre”.

Foto Tanopress

L’allenatore del Genoa si sarebbe aspettato un inizio così complicato, tanto in casa quanto in trasferta? “Come già detto all’inizio e in altre interviste, si. Come in bicicletta, quando smetti di andarci per dieci anni e poi riprendi non è che non sei più capace ma devi ritrovare finezza e destrezza, cosa che ritrovi solamente con allenamento continuativo. Credo che la nostra seconda prestazione sia stata molto diversa. Questo è un punto che muove la classifica e ci dice che la strada è di nuovo quella per cui bisogna cercare prima la prestazione e che poi il risultato diventerà una conseguenza. È difficile ma non si può mollare: dobbiamo essere consapevoli del fatto che limitando gli errori e giocando si migliora. Mi interesso della crescita della squadra, crescita che c’è stata. Si vede che in 3-4 giorni di recupero si è capito quale sia l’atteggiamento nervoso da mettere in una partita e l’attenzione maniacale che si deve avere”.

Prossimo avversario: la capolista Juventus. “Certo, con la Juventus sulla carta è tutto molto difficile ,ma dobbiamo costruire la nostra salvezza sulla base di prestazioni importanti a prescindere dall’avversario”.  


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