PREMESSE ALLA CRONACA – La 54esima gara tra Genoa e Juventus in Serie A arriva alla 29esima giornata di un campionato ancora tutto da scrivere. Il Genoa è reduce dal pareggio in rimonta col Brescia, che ha lasciato il bicchiere mezzo pieno solamente per la reazione avuta tra fine primo tempo e seconda frazione di gioco. La Juventus, giunta in Liguria con l’aereo a causa delle lunghe code in autostrada e poi ospitata all’Hotel Melìa, ha avuto la meglio sul Lecce a domicilio e affronta la trasferta del Ferraris con tutta l’attenzione che Sarri vuole riservare a questo genere di sfide, difficili e potenzialmente “trappole”. L’obiettivo per entrambe le squadre e uscire col bottino pieno per cercare di muovere la classifica in cima e in fondo. Nessuno squalificato, arbitrerà Calvarese della sezione di Teramo assistito al VAR dall’arbitro La Penna. Gara che, come noto, si disputerà a porte chiuse e senza tifosi.
NOTIZIARIO
Sono 25 i gradi centigradi che accolgono le squadre in campo al riscaldamento. Temperatura piacevole con una leggera brezza in un Ferraris dove tutto è un rimbombo. Durante il riscaldamento lungo colloquio tra Andrea Agnelli, presidente bianconero, ed Enrico Preziosi, che sarà dunque presente alla partita. Anche Zapata, Pandev e Higuain, tutti e tre ex compagni di squadra, si intrattengono in un breve scambio di parole nel pre-partita. Non andranno in panchina Pajac, Rovella, Eriksson e l’infortunato Radovanovic.
FORMAZIONI UFFICIALI
GENOA (3-5-2): Perin; Romero, Soumaoro, Masiello; Ghiglione, Behrami, Schöne, Cassata, Sturaro; Favilli, Pinamonti. A disposizione: Marchetti, Radaelli, Zapata, Barreca, Goldaniga, Lerager, Sanabria, Falque, Biraschi, Jagiello, Pandev, Destro. Allenatore: Davide Nicola.
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo; Bentancur, Pjanic, Rabiot; Bernardeschi, Dybala, Ronaldo. A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Ramsey, Douglas Costa, Matuidi, Higuain, Rugani, Olivieri, Muratore, Wesley. Allenatore: Maurizio Sarri.
LA PARTITA
Le squadre fanno il loro ingresso in campo puntuali. È Sturaro a guidare la truppa rossoblu: il centrocampista rossoblu sarà questa sera il capitano del Grifone e giocherà come quinto di sinistra. Genoa in tenuta rossoblu con lo sponsor LeasePlan in evidenza.
Cominciata la gara del Ferraris: terreno in ottime condizioni su cui le due squadre fin da subito se la giocano senza risparmiarsi. Al quinto di gioco la Juventus si guadagna il primo calcio d’angolo con un tiro di Dybala deviato da Ghiglione. La battuta non è ottima e il Genoa può subito ripartire, ma Cassata non gestisce bene il possesso e riconsegna subito il pallone ai bianconeri.
Al 6′ cartellino giallo per Favilli, che Calvarese punisce per un’entrata fallosa su Bonucci, rimasto a terra per un minuto abbondante. Al decimo Soumaoro chiude su un sinistro a rientrare di Dybala, anche se precedentemente era netto il fuorigioco di Bernardeschi, non ravvisato dall’assistente di linea. All’11esimo Perin chiude su una conclusione dal limite proprio di Bernardeschi dopo un’uscita palla al piede un po’ difficoltosa e sbagliata di Masiello e Schöne. E ancora un errore del danese propizierà la conclusione di Cristiano Ronaldo al 12′ sulla quale si supera Perin deviando in angolo, il secondo per i bianconeri. De Ligt reclama un rigore per una spinta che non c’è: è l’olandese a franare addosso a Sturaro e Romero, che avevano raddoppiato sul difensore bianconero. La Juventus guadagnerà al quarto d’ora anche il terzo corner su regalo in retropassaggio di Soumaoro, ma nessun pericolo sulla battuta per la difesa rossoblu.
Superato il quarto d’ora, la formazione di Sarri sta poco a poco alzando il baricentro e il Genoa fatica a proporsi nella metà campo avversaria. Salgono forti le urla di mister Nicola dalla panchina per incitare un Grifone che si sta abbassando troppo. Partita sin qui di grande sacrificio per Sturaro, che gioca quasi stabilmente sulla linea dei difensori per coprire su Bernardeschi e aiutare in chiusura su Dybala.
Il Genoa rompe il break bianconero al 21′ con una buona protezione del pallone da parte di Favilli, che apre su Pinamonti. Anziché servire la sovrapposizione di Cassata, l’attaccante rossoblu cerca un destro di potenza murato dalla difesa avversaria. In questi primi venticinque minuti di partita è senza dubbio Favilli, marcato da De Ligt e Bonucci, l’uomo che più di tutti cerca di fare salire il Genoa per allentare una conduzione a tinte bianconere.
Alla mezz’ora Favilli rischia seriamente di ricevere un secondo giallo, che gli sarebbe costato l’espulsione, per un’entrata in ritardo su De Ligt dopo aver perduto il possesso del pallone. Calvarese lo grazia e la gara riprende senza intoppi. Il metro di giudizio sarà differente per Lasse Schöne, che al 32′ atterra Rabiot e riceve il giallo. Giallo pesante perché salterà la trasferta di Udine.
Al 35′ è Rabiot a cercare di impensierire Perin svettando di testa su Ghiglione: pallone tra le braccia dell’estremo difensore rossoblu. Prima che scatti il 40′ mister Nicola manda già a scaldare sia Lerager che Sanabria. Al 41esimo il Genoa si presenta per la prima volta dalla bandierina, dall’angolo di destra. Schöne scodella in area di rigore e trova Pinamonti, che però si ostacola un po’ con Romero e colpisce senza precisione. Sul ribaltamento di fronte Perin salva ancora una volta su tiro di Ronaldo, che aveva trova da posizione defilata l’incrocio dei pali.
Sarà l’ultima occasione del primo tempo, perché dopo avere concesso un minuto di recupero e aver ammonito Bonucci per una dura entrata su Favilli, Calvarese manderà le due squadre negli spogliatoi.
Nella ripresa entrano subito Sanabria e Lerager al posto di Favilli e Schöne, i due ammoniti rossoblu. La Juventus si guadagna dopo un minuto una punizione dalla zona di destra, ma la battuta di Dybala è tanto forte quanto imprecisa e termina sul fondo. Il Genoa non sta a guardare e una verticalizzazione di Behrami per Pinamonti potrebbe mandare in porta l’attaccante rossoblu, pescato però in fuorigioco.
Al 50′ passa la Juventus con Dybala che si inventa il gol da solo saltando netto Behrami al limite dell’area di rigore, rientrando sul mancino e battendo Masiello che tentava di chiudere in scivolata. Perin tocca, ma non basta. Bianconeri avanti ad inizio ripresa.
I rossoblu provano a proporsi in avanti per recuperare la partita, ma al 53′ è Rabiot di testa ad andare vicino al raddoppio con un colpo di testa su cross di Cuadrado. Un raddoppio che è nell’aria e arriva al 55′ con un destro di Cristiano Ronaldo dai trenta metri che batte Perin a fil di palo. L’azione nasce da un pallone perso dal Genoa a centrocampo su un primo tentativo di cambio campo di Masiello a cercare Ghiglione, e successivamente un contrasto perso da Lerager a favore dei centrocampisti bianconeri.
Al 57′ ammonito Sturaro per aver aperto il gomito con Bernardeschi, che cade a terra. Al 61′ Nicola esegue il terzo cambio inserendo Barreca al posto di Ghiglione. Cambia poco: Barreca farà il quinto di centrocampo a sinistra e Sturaro scivola sulla destra. Sarri inserisce al 65′ Douglas Costa e fa rifiatare Bernardeschi.
La partita ha superato l’ora e la Juventus gestisce senza affanno, col Genoa che paga i tanti errori d’impostazione quando avrebbe l’occasione di ribaltare il fronte. Al 69′ ammonito Cassata, reo di aver allargato il braccio su Bentancur nel tentativo di impattare di testa.
Al 72′ la Juventus cala il tris con Douglas Costa: tutto troppo facile per il brasiliano, liberissimo di accentrarsi e calciare a giro col mancino togliendo le ragnatele dall’incrocio. Blanda la marcatura di Barreca, che non offre opposizione alla conclusione del giocatore bianconero, che lascia di sasso Perin. Dopo la rete del 3-0, fuori Ronaldo e Pjanic per fare spazio a Higuain e Ramsey. Anche Nicola cambia ancora e toglie Sturaro inserendo Biraschi.
Al 75′ primo tiro in porta del Genoa con Sanabria: Szczesny chiude in angolo e nega ai rossoblu l’occasione del gol. Occasione che Pinamonti si riprende con gli interessi al 76′ scaricando alle spalle dell’estremo difensore bianconero un cross di Biraschi che attraversa tutta l’area e trova il numero 99 rossoblu. Ottima la finta a disorientare De Ligt e aprire la visuale per colpire.
Immediatamente dopo la rete del Grifone, Nicola si gioca l’ultimo cambio: Pandev per Cassata. Il macedone giocherà all spalle di Sanabria e Pinamonti in questo finale di partita. Al 79′ altro cartellino giallo all’indirizzo di un giocatore rossoblu: si tratta di Masiello, che ha atterrato Bentancur al limite dell’area. Calcio piazzato di cui si incarica Dybala colpendo la barriera. All’82esimo ultime sostituzioni per Sarri: dentro Olivieri e Matuidi, fuori Dybala e Rabiot.
È il Genoa che attacca con maggiore convinzione in questo finale di gara dove la Juventus roba ogni briciola di tempo pur di arrivare quanto prima al 90esimo. Al minuto 85′ un passaggio di Ramsey all’indirizzo di Szczesny fa venire i brividi alla difesa della Juventus: il portiere polacco è costretto ad uscire e anticipare di pochissimo Pinamonti, che avrebbe avuto a quel punto la porta sguarnita. Calvarese concederà ancora 4′ di recupero prima di decretare la fine della partita.
Al triplice fischio, Juventus che torna a +4 sulla Lazio e Genoa che rimane a 26 punti e avrà cinque giorni di riposo prima di giocare, domenica prossima, la delicatissima trasferta contro l’Udinese, impegnata giovedì contro la Roma.