Davide Nicola, alla vigilia del derby contro la Sampdoria, non perde di vista l’obiettivo primario che per il suo Genoa resta la salvezza: “Stiamo arrivando nelle ultime quattro partite e la spinta emotiva deve essere fortissima, non solo per la vittoria contro il Lecce ma per l’impresa che possiamo compiere” dichiara l’allenatore rossoblu a Genoa Channel.
“Quando sono arrivato ho parlato di un’impresa fantastica e un’impresa sportiva da compiere, da terminare, perché ci stiamo mettendo tutti grandissimo impegno e dedizione, grande lavoro. Lo sanno quelli che c’erano prima e quelli che sono arrivati dopo a darci una mano. La vittoria con il Lecce ci ha dato punti in più per avvicinarci all’obiettivo, ma appena finita la partita io pensavo già a mercoledì. Non perché ci fosse il derby, che di per sé è già stimolante come partita, ma perché noi dobbiamo arrivare al nostro obiettivo: vogliamo arrivare al nostro obiettivo”.
Il Genoa dovrà fare i conti con assenze pesanti a centrocampo, ma tutti possono dare un contributo alla causa. Nicola lo ribadisce: “Assolutamente sì, altrimenti si parla di gruppo così, tanto per dire. In realtà non c’è un giocatore che non ritenga importante o che abbia pensato in tempi non sospetti che potesse diventarlo. Il caso di Jagiello ne è l’esempio: a parte il tiro bellissimo, che meritava già miglior fortuna, è la dimostrazione di un giocatore che si allena con dedizione, che aspetta il suo momento e che quando arriva lo rende gratificante per sé, per l’allenatore e per la squadra”.
Sarà un derby atipico: di notte, d’estate e senza tifosi allo stadio. “Credo che il derby sia stimolante già di per sé. Sarà un derby atipico, questo è indubbio, perché la non presenza dei tifosi allo stadio in una partita del genere non piace a nessuno. È un momento particolare ma lo è per noi e lo è per la città. Sappiamo che però i tifosi ci sono ce li portiamo dietro sempre: quando dico che ci sentiamo una cosa sola è per l’impegno, la passione, la voglia che ci stiamo mettendo – che nessuno si sta immaginando – e il desiderio di arrivare al nostro obiettivo. L’ho vissuto da giocatore ma vivo nel presente e faccio l’allenatore. Il derby per me è una partita bellissima da giocare, perché permette di poter continuare a raggiungere il nostro primario obiettivo: io penso solo a quello. Vi parlerei di ricordi o altre cose in un momento diverso, ma in questo momento per noi conta quello che vogliamo raggiungere”.
Parole di stima per l’allenatore della Sampdoria: “Stimo Claudio Ranieri come persona e come professionista. Ha una cultura di base elevata e ha un modo di porsi che a me piace: ammiro le persone con quell’eleganza ed educazione nel dimostrare se stessi. Ha fatto un lavoro straordinario riuscendo a completare già la salvezza. Io sono arrivato dopo, noi stiamo cercando di andare in quella direzione. È quel che vogliamo”.