NOTIZIARIO
Ventisei gradi, un tasso di umidità vicino al 70%, cielo sereno senza neppure una nuvola e un terreno di gioco in buone condizioni, lungamente bagnato prima che le squadre effettuino il loro ingresso in campo, fanno da contorno a questo Genoa-Inter, il 53° scontro diretto in Serie A. Solamente nel massimo campionato si è disputata questa sfida, in quanto i nerazzurri mai sono retrocessi e oggi disputano la loro gara numero 3000 nel massimo campionato. Arbitra la sfida Massa della sezione di Imperia, coadiuvato al VAR dal fischietto di Pistoia, Irrati. Da segnalare come non vadano in panchina Sturaro, Falque, Sanabria e Soumaoro.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
GENOA (3-5-2): Perin; Goldaniga, Romero, Zapata; Ankersen, Behrami, Rovella, Jagiello, Criscito; Pinamonti, Favilli. A disposizione: Ichazo, Marchetti, Barreca, Biraschi, Eriksson, Ghiglione, Pandev, Schöne, Destro, Bianchi, Cassata, Masiello. Allenatore: Davide Nicola
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, Ranocchia, Godin, Moses, Brozovic, Gagliardini; Biraghi; Eriksen; Lautaro Martinez, Lukaku. A disposizione: Padelli, Berni, De Vrij, Sanchez, Borja Valero, Young, Esposito, Pirola, Agoumè, D’Ambrosio, Candreva, Bastoni. Allenatore: Antonio Conte
LA PARTITA
Le squadre fanno il loro ingresso in campo. Il Genoa in tenuta rossoblu col nuovo sponsor, solo per questa partita, di Banca Impresa. Inter in tenuta verde acqua. Rovella esordirà dal primo minuto dopo la gara di andata, in cui aveva giocato 28′ minuti a San Siro.
L’Inter si presenta con la difesa a tre ed Eriksen a giocare dietro le due punte nerazzurre, presidiato costantemente da Rovella, che nel Genoa ha il compiti di distribuire quanti più palloni possibili. E si presenta subito al 2′ compiendo il primo cambio di gioco dopo un fallo subito da Criscito. Massa fischierà solo tardivamente, con Romero che ferma il gioco.
Il Genoa in questi primi cinque minuti sta portando un pressing alto sugli avversari, cercando frequentemente i cambi di gioco per arriva al tiro oppure al cross. Al cross arriverà al 7′ di gioco Criscito trovando la testa di Pinamonti, che anticipa nello stacco Godin senza trovare la porta. Pallone sul fondo.
Al nono di gioco primo tiro dalla bandierina per l’Inter, con Zapata che convinto di difendere una rimessa dal fondo, non si rende conta di un precedente tocco rossoblu. Sul corner (e su quello successivo) chiuderà due volte lo stesso difensore colombiano.
Il primo tiro verso la porta di Perin arriva al 12′ con Eriksen, che trova Perin centralmente a farla sua senza grandi apprensioni. Al quarto d’ora Criscito spende un fallo tattico trattenendo Moses a centrocampo che cercava di portarsi verso l’area di rigore rossoblu: è il primo cartellino giallo della partita.
Al 17′ terzo corner per l’Inter e Romero a terra dopo essere stato colpito nel deviare un tiro cross di Moses. Sugli sviluppi della battuta il Genoa si rifugerà nuovamente in corner, ma Perin smanaccia lontano. Quando scatta il ventesimo, risultato che resta fisso sullo 0-0.
Al 22′ Brozovic sfiora il palo a conclusione di un contropiede nerazzurro innescato da un errore del Genoa nella metà campo opposta. Goldaniga, in società con Romero, avrebbero deviato sulla conclusione. Non molto convinti della decisione i difensori rossoblu.
Al 23′ gioco fermo per Pinamonti, che ha ricevuto prima una spinta, poi un pestone in caduta da Skriniar. Al 25esimo i rossoblu gravitano dalle parti di Handanovic senza andare al tiro fin quando Pinamonti non trova il triangolo con Ankersen per rimettere a rimorchio il pallone. Nessun compagno lo segue nell’offensiva e la palla torna nella disponibilità delle retroguardia nerazzurra.
Al 28′ anche Handanovic si sporca i guantoni per andare a intercettare un sinistro a giro di Ankersen. Conclusione debole arrivata al termine di un ribaltamento di fronte partito da una chiusura difensiva di Romero. Al 29′ di gioco, in risposta ai rossoblu, alta sulla traversa una conclusione da centro area di Eriksen. Alla mezz’ora ottima chiusura di Romero su Lautaro Martinez, che avrebbe avuto tutto lo spazio per colpire a rete da pochi metri. Non sarà neppure calcio d’angolo, ma rimessa dal fondo per Perin.
Al 33′ passa l’Inter su cross di Lautaro Martinez dalla sinistra e successivo colpo di testa di Lukaku, che si avvantaggia su Zapata sfruttando le braccia e mandando a terra il difensore rossoblu. Il Genoa protesta per una trattenuta e chiede che la dinamica venga riguardata al VAR: Massa e Irrati non sono della stessa idea e il gioco riprende coi nerazzurri avanti. La gara del Ferraris si sblocca con un episodio al limite e molto dubbio, a cui seguirà un minuto dopo quello che Massa ravvisa come un fallo di Favilli in area di rigore (la trattenuta parte da Skriniar, che rimane anche a terra e guadagna fallo e qualche spicciolo di cronometro).
Il Genoa comunque non arretra più di tanto e cerca di provare a trovare il pareggio. Al 41′ ha una buona occasione con un calcio di punizione dai venti metri dopo un’entrata dura di Gagliardini ai danni di Behrami. Entrata che costerà il giallo al centrocampista nerazzurro. Sul punto di battuta Jagiello e Criscito, un destro e un mancino. Batterà il centrocampista polacco trovando solamente il fondo, ma passando a qualche millimetro dal palo alla sinistra di Handanovic. Ottima chance per il Grifone di pareggiare.
Ad inizio recupero (1′) viene ammonito Romero per un fallo su Lautaro Martinez. Dalla punizione che ne scaturisce nerazzurri pericolosi in mischia, ma nessun problema per Perin. Una volta sfilato sul fondo il pallone, Massa fischierà la fine del primo tempo.
Nell’intervallo si scaldano a lungo Flavio Bianchi, centravanti della Primavera rossoblu, Cassata e Ghiglione. Fatto sta che la ripresa comincia con gli stessi ventidue che avevano chiuso il primo tempo. Anche Schöne, Biraschi e Pandev, non appena inizia la ripresa, cominciamo e intensificano il riscaldamento.
La gara riparte un po’ in sordina, con le due squadre che non si fanno particolarmente male e il Genoa che prova a cercare in Favilli e Pinamonti due riferimenti offensivi per fare salire la squadra, non senza difficoltà e senza cercare la profondità con precisione.
Al 55′ primo calcio d’angolo della partita per il Genoa su chiusura di Godin su Pinamonti, ben lanciato nello spazio da Goldaniga. La battuta a rientrare di Criscito trova l’opposizione difensiva nerazzurra. Si prepara intanto Lasse Schöne ad entrare: cambio che si concretizzerà al 58′ quando il danese subentra a Behrami (che un minuto prima ha ricevuto in pieno volto un colpo da Ranocchia in area di rigore, senza che Massa sia intervenuto).
Al 61′ di gioco ci prova Criscito dalla distanza, poi al 62′ la difesa nerazzurra regala un pallone a Rovella e apre al 3 contro 2. Il numero 65 attacca l’area e cerca di servire Favilli, contrastato da Ranocchia in maniera regolare. Vanificata un’ottima possibilità per cercare di pareggiare. Al 63′ anche l’Inter fa le prime sostituzioni: dentro Borja Valero, D’Ambrosio e Sanchez. Fuori Eriksen, Skriniar e Lautaro Martinez.
Al 69′ provvidenziale chiusura di Ankersen su Borja Valero ad evitare la seconda rete nerazzurra: sarà solo calcio d’angolo per l’Inter. Al 70′ dentro Pandev, fuori Favilli. Al 73′ proprio il macedone viene colpito duro da Ranocchia all’altezza del centrocampo: ammonito il difensore nerazzurro.
Alla mezz’ora del secondo tempo, il Genoa cerca di attaccare con maggiore costanza l’Inter e conquista due angoli consecutivi. Nicola si gioca gli ultimi due cambi al 75′: fuori Rovella e Ankersen, dentro Destro e Ghiglione.
All’82esimo raddoppia però l’Inter: Moses scappa sulla destra a Criscito, che non oppone resistenza al dribbling avversario, forse anche per non rischiare il secondo giallo, e spedisce in area di rigore un cross basso su cui si avventa Sanchez, che con l’aiuto della traversa batte Perin.
L’Inter adesso gestisce il risultato, persino troppo perché Handanovic perde un gran tempo e all’85esimo viene anche ammonito da Massa, che punisce un rinvio troppo in ritardo. Al minuto 87′ un colpo di testa di Destro prova a impensierire Handanovic, che la fa sua in presa bassa.
All’inizio del recupero, che sarà di tre minuti, il Genoa ci prova su corner a rendersi pericoloso, ma la battuta di Schöne è troppo corta e imprecisa. L’Inter può facilmente ribaltare il fronte e tenere il possesso per condurre la partita in porto. Lo farà segnando anche la terza in contropiede con Lukaku dopo che Pinamonti si fa strappare nell’area opposta il pallone.
E al triplice fischio sarà quindi 3-0 per la squadra di Antonio Conte, che senza fare nulla di apocalittico ha avuto la meglio su un Genoa volenteroso, ma troppo impreciso negli ultimi metri e senza un vero riferimento offensivo in grado di aiutare la squadra in termini di gol e avanzamento del baricentro, almeno per settanta minuti.
Nulla potranno i cambi, perché l’Inter, sbloccata la partita con un gol molto discusso di Lukaku, la chiude nel momento di maggiore spinta rossoblu nel secondo tempo. Genoa che resta a 36 punti in attesa di conoscere quanto farà il Lecce domani, chiamato alle 17.15 ad affrontare il Bologna al Dall’Ara.