La 37esima giornata di Serie A si chiudeva questa sera all’Allianz Stadium, dove la Juventus ospitava la Sampdoria per cercare gli ultimi tre punti che la dividevano dal nono scudetto di fila. Non sarà la gara più facile da sbloccare per la squadra di Sarri, perché Ranieri gli oppone una Sampdoria ordinata difensivamente e pronta a colpire in contropiede.
A testimoniare della difficoltà nello sbloccare la partita c’è il primo gol bianconero, che arriva solamente su schema da calcio di punizione al quinto minuto di recupero di fine primo tempo. Un recupero esteso per via di tre cambi forzati (Chabot per la Samp, Dybala e Danilo per Sarri, ndr) e culminato con la rete di Cristiano Ronaldo, servito rasoterra da Pjanic su punizione e alla “disperata” ricerca di Immobile, consolidatosi come capocannoniere dopo la tripletta a Verona.
La Sampdoria va all’intervallo in svantaggio, ma nella ripresa va vicinissima al pareggio in almeno tre occasioni, soprattutto con Tonelli e Ramirez, ma un po’ Szczesny e un po’ l’imprecisione sotto porta non rimettono in equilibrio la partita. Ne approfitterà Bernardeschi al 67′ siglando al rete del due a zero. Una conclusione da distanza ravvicinata dopo una ribattuta imprecisa di Audero su conclusione di Ronaldo.
Partita già virtualmente chiusa sul 2-0, si complicherà ulteriormente per i blucerchiati con l’espulsione di Thorsby (doppio giallo al 77′) e rischierà di restituire un passivo ancora maggiore – e non avrebbe rispecchiato l’andamento della partita – al minuto 88′ e al 90′: nel primo caso Ronaldo va dal dischetto, calcia di potenza centralmente, ma colpisce in pieno la traversa. Nel secondo caso Yoshida salva sulla riga su una conclusione a botta sicura di Bonucci.
Al triplice fischio è comunque successo bianconero e nono scudetto consecutivo, il 36° nella storia della Vecchia Signora, il primo della carriera di Maurizio Sarri. Blucerchiati che rimangono fermi a quota 41.
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