Prosegue il giro di interviste ai colleghi giornalisti per interrogarsi sul perché il Genoa sia incappato in un’altra stagione con salvezza all’ultima giornata. Questo il pensiero di Andrea Schiappapietra, firma del Secolo XIX. “Secondo me il Genoa ha commesso errori, magari non gli stessi errori del passato. Ho avuto impressione che quest’anno si sia sbagliato più nella scelta degli allenatori che nella composizione della rosa estiva, però sono errori simili. Sono errori di organizzazione. Ho avuto l’impressione che spesso manchi una strategia, cosa che direi quest’anno si sia vista soprattutto nei primi 6 mesi campionato. Poi è chiaro che una stagione così, sotto alcuni aspetti, sia stata non giudicabile per quel che è successo fra marzo, aprile e maggio. Prima un lungo stop, poi un campionato con 12 partite in un mese e mezzo: è stata un’esperienza nuova per tutti. Il Genoa ha fatto quel che ha potuto, quel che era nelle sue forze e tutto sommato quel che doveva fare. Qualcosa che, dopo aver passato Natale e Capodanno all’ultimo posto in classifica, non era affatto scontata”. 

Schiappapietra prosegue: “Non c’è una spiegazione o una responsabilità unica. È facile fare come molti tifosi che incolpano il presidente o la proprietà. Io credo che abbia commesso errori, come nel passato, lo ha ammesso e riconosciuto lui stesso, ma secondo me ci sono responsabilità anche a cascata. Ci sono state scelte che si sono rivelate sbagliate: per quanto riguarda gli allenatori, i primi due che abbiamo visto in stagione sono stati assolutamente non adeguati a quello che serviva al Genoa. Si è creata, con Andreazzoli e Thiago Motta, una mentalità che nulla aveva a che fare con le necessità di una squadra che doveva palesemente salvarsi e doveva farlo con un certo anticipo, magari e possibilmente evitando di doverlo fare all’ultima giornata come poi è accaduto. Ci metterei quindi tante responsabilità, insieme al fatto che – con la sola eccezione dei mesi dell’anno scorso, con la parentesi Piatek – il Genoa sono ormai 3 o 4 stagioni che si ritrova senza un centravanti a cui aggrapparsi da inizio a fine campionato, un attaccante da doppia cifra su cui fare affidamento. C’è stato solo il polacco, che ha ballato per 6 mesi e che forse ha fatto più di quello che era in grado di fare”. 


Genoa salvo all’ultima giornata: il pensiero di Valerio Arrichiello (Secolo XIX)