Dopo la gara vinta dal Genoa contro l’Hellas Verona abbiamo chiesto il perché di un’altra stagione con salvezza all’ultimo. Il nostro giro di interviste è proseguito con Claudio “Ruspa” Testoni, che in maglia rossoblu ha disputato 183 partite tra 1980 e 1987
Perché il Genoa, di nuovo e dopo le promesse dello scorso maggio, è arrivato a giocarsi la salvezza all’ultima giornata? Cosa non bisogna assolutamente ripetere in vista dell’anno prossimo?
“Onestamente la vedo molto semplice: il problema sarebbe programmare. Ad esempio, la Juventus vince e ha ancora il pacchetto difensivo di sei anni fa con Bonucci, Chiellini, Buffon. Ogni anno bisognerebbe scegliere il meglio della squadra, individuare quei 2/3 elementi che hanno avuto qualche problema o che non si sono rilevati all’altezza e continuare su questo trend. Se, invece, ogni anno si cambiano venti giocatori credendo di essere sempre più furbi e di prenderli tutti positivi, è chiaro che tra questi venti ce ne sono che possono avere problemi caratteriali o di rendimento. Così non è facile allestire. Io dico “santi” gli allenatori del Genoa che in questi anni sono sempre riusciti a concretizzare la permanenza in Serie A. Dire che anche Nicola quest’anno ha fatto un buon lavoro, come i suoi predecessori. Io anche ho fatto un po’ l’allenatore, ma se dietro non hai una società forte, che ti dà certezze, ogni anno devi cercare di arrampicarti. E con quello che hanno avuto, questi allenatori hanno fatto molto bene“.
Genoa salvo all’ultima giornata: il pensiero di Gianni Di Marzio