20 agosto 2020 è stata la notte della storia dello SpeziA. Una notte da paura vista la prestazione del Frosinone. Dopo 114 anni gli Aquilotti arrivano in Serie A. Un giorno leggendario come quello del 1944, quando i Vigili del Fuoco spezzini vinsero lo Scudetto nel mezzo della guerra, un titolo ancora oggi portato sulla maglia bianconera, unico caso nei campionati italiani. Ieri sera, non solo al Picco, altra impresa, storia che diventerà leggenda per quello che è successo intorno allo stadio.
Bravo Vincenzo Italiano, mister 3 promozioni consecutive: una in C2, due playoff in B, capace nell’emergenza Covid con un campionato balordo giocato d’estate di portare la squadra alla finale dopo un inizio di campionato da Serie C. Operazione riuscita grazie all’intelligenza del direttore sportivo Angelozzi, che lo ha difeso e si è opposto al licenziamento. Poco importa se c’era da mettere le mascherine, mantenere le distanze, migliaia sono stati i tifosi che si sono riversati per le strade ad accompagnare la squadra al Picco e fuori dall’impianto. Nessuno poteva mancare all’appuntamento di accompagnare la squadra, la società al primo storico approdo alla Serie A che prima del Covid poteva sembrare impensabile.
Adesso se le sollecitazioni di una Serie A arriveranno al Presidente Volpi? Sembra di sì vista la sua intervista riportata su Buoncalcioatutti. Chissà cosa succederà nel prossimo campionato. Il suo amore è il pallone sull’acqua, ma quello sulla terra potrebbe scatenare fantasie a uno dei pochi che se le vuole concretizzare le può vedere e toccare. Italiano difficilmente si muoverà da Spezia, ma dovrà ragionare sul campionato italiano e sulla sua identità di gioco: 58 gol fatti e 43 subiti, se non troverà accorgimenti con l’aiuto della società, lo faranno faticare in Serie A.
La Liguria con 3 squadre in Serie A. Chissà se è un premio meritato dall’imprenditoria ria e dalla classe politica che poco si interessano del calcio ligure, considerato che tutte e tre le squadre sono in vendita.