Il primo Optalidon è per la cefalea, causata dal calendario della nuova stagione di calcio in partenza il 19 settembre. Tutti i commenti sono stati come in una farmacia, dove dentro non c’era un medicinale che non fosse utile solo a chi lo voleva vendere. La soluzione è stata agitata bene prima di servirsene dagli addetti ai lavori, ognuno con il proprio distinguo.
A neanche un mese dalla fine della Champions è di nuovo calcio. Le squadre sono ancora tutte in costruzione, gli allenamenti non sufficienti come le partite da giocare amichevoli anche non fuori porta, in molti centri sportivi neanche la visione di un allenamento agli addetti ai lavori distanziati di 10 metri. Il calendario di nuovo ammucchiato per lasciare spazio agli Europei 2020 prova ad illudere solo la FIGC e la Lega calcio che tutto sia normale. Invece, per gli allenatori in particolare, normale non lo è.
Altra pillola per il mal di testa del prossimo calcio di inizio del campionato, senza leggere il foglio illustrativo della medicina, potrebbe essere (oltre agli stadi vuoti) che le gare iniziali potrebbero non essere trasmesse da Sky, considerato il contenzioso sul pagamento, ancora in Tribunale, dell’ultima rata di 133 milioni di euro non pagata per il Virus. Un solo indizio non è un prova, ma visto che la presentazione del prossimo campionato è andata via social sui canali della Lega, una fandonia la colpa del Covid-19 e il distanziamento. Operazione che ha fatto gongolare la Lega calcio che ha totalizzato 200mila contatti, preludio di quello che si discuterà il giorno 9 settembre prossimo venturo. In Lega Serie A hanno ricevuto lunedì scorso le offerte dei fondi per gestire prossimamente il calcio italiano, comincerà un’altra battaglia nell’approfondire i contenuti anche se tutti i Presidenti ormai hanno la necessità di una Lega e un calcio che guardi il futuro. Saranno i milioni di euro a risolvere le diatribe.
Il calendario 2020/2021 non vede alla partenza nessun allenatore-mago e top toscano: Allegri, Sarri, Mazzarri o Spalletti, tutti in attesa di qualche inciampo di uno dei tecnici delle ex sette sorelle per rientrare in pista. Cambi di allenatori da allerta gialla-arancione per tutti i mister delle 20 squadre: in pochi non rischiano. I barbiturici demoralizzano, sconfortato il calcio mercato estivo con le loro proprietà, che non sono sedative e anestetiche per gli allenatori. Ansiolitiche per i tifosi che ogni giorno aspettano notizie che non si concretizzano e cadono in bufale causa avventurieri della notizia nel dare “sgobb”.
Gli allenatori non sono preoccupati per il calendario, le dichiarazioni sono di facciata. Sono impensieriti che a 15 giorni dall’inizio del campionato sono in ritardo di tempo con la preparazione dell’organico a disposizione e non hanno le pedine utili per organizzare il proprio gioco. Il calciomercato dell’anno bisestile non è cambiato, prima di tutte le uscite per cercare di finanziare le entrate.
Il Napoli e De Laurentiis sono in prima linea in questo calciomercato. Dopo la Primavera virale che ha stravolto il mondo intero, il Presidente napoletano ha inserito una clausola che considera pure le epidemie nei nuovi accordi con i calciatori arrivati sotto il Vesuvio.
Il calciomercato del Genoa non preoccupa solo i media cartacei e televisivi. I nomi che circolano come in arrivo sono sempre gli stessi, in particolare in difesa e a centrocampo, Mai nessuno che si chieda chi sono quelli in uscita. Per quanto riguarda il centravanti, il mercato rossoblù a quarti dovrà essere attento e molto ponderato per non rischiare di fare un altro campionato senza qualcuno che inquadri la porta già dalla prima giornata o aspettarlo come è successo la scorsa stagione.
In molti forniscono la pillola e noi gliela indoriamo con la riapertura in parte degli stadi ai tifosi. In prima fila attualmente ci sono Juventus e Torino, che hanno inviato al CTS un piano per avere spettatori già alle prime giornate di campionato. Operazione difficile avere una decisione nazionale, allora si rivolgono al Presidente di Regione per avere una deroga su base regionale. Anche questa operazione è difficile per gli Agnelli e Cairo, dimenticandosi che giorno venti e ventuno settembre si vota. Dopo le riaperture delle scuole, il giorno 14 p.v. il CTS valuterà l’andamento dei contagi e non potranno più prendere tempo per decidere facendo attenzione di non fare il pallone capo espiatorio come è successo con la movida, che da quando l’hanno chiusa i contagi sono aumentati.
Fra l’altro se dovesse succedere di avere l’OK dal CTS, ci sarà da divertirsi nel capire le modalità e chi farà parte del 30% a poter entrare per vedere una partita dal vivo, considerato che nessun club lo ha messo in mostra o fatto capire.
Stasera in campo gli azzurri di Mancini contro la Bosnia. Sono passati dieci mesi dall’ultima gara giocata, con la valanga di 9 reti al’ Armenia. Il ct ha fatto capire che è deciso a ripartire da dove aveva lasciato. L’unico problema per Mancini, come è successo in Europa e Champions League, è che i bosniaci sono fermi da 2 di giugno, quando hanno interrotto il campionato mentre i 7/8 undicesimi degli italiani che giocheranno erano ancora in campo ad agosto.