Prime pagine quasi tutte per il calciomercato: “Conte suona il Blues” e cerca sia Kanté sia Marcos Alonso, la Juventus fa registrare un passivo da record e aspetta ancora l’arrivo di Suarez. Nel frattempo rimonta Dzeko? Milik ora vuole restare al Napoli, ma ormai è stato “scaricato” da Gattuso. Acerbi e Lazio trattano il rinnovo, il Barcellona cerca soldi per un ultimo assalto a Lautaro Martinez, il Torino si rifà sotto per Krunic. Oggi ripartono Premier League inglese e Liga spagnola.
GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
CORRIERE DELLO SPORT – Preso Zajc, arriva Asoro e si punta Rose, che non rientra più nei piani di Mourinho. Maran aspetta Stepinski e si lavora anche per Badelj: la Lazio lo lascerebbe andare in prestito con diritto di riscatto, mentre al giocatore (che sta valutando l’offerta assieme al suo procuratore Lucci) sarebbe stato offerto un triennale da 1,5 milioni a stagione . Il Pordenone sta per chiudere con il Grifone per il prestito di Calò. Micai della Salernitana potrebbe arrivare per poi essere girato in prestito al Lugano.
GAZZETTA DELLO SPORT – La Gazzetta dello Sport intervista questa mattina il tecnico del Genoa, Rolando Maran. “Sento di essere arrivato nel posto giusto al momento giusto. Possiamo avere davanti a noi un bel percorso da fare insieme. Credo pure che ci siano alcune similitudini fra il sottoscritto ed il genoano, e può essere un vantaggio. Solo con il lavoro potrò conquistarmi la stima e il rispetto di chi ci sta intorno, ma capisco i sentimenti di questa gente”. Non soffrire come nelle ultime due stagioni sembra semplice, chiede il quotidiano, ma il tecnico del Genoa sottolinea che “non lo è affatto, e il campionato lo dimostra. Ci credo, lavoriamo per questo, ma ciò significa non limitarsi mai e, quando si va in campo, essere sempre a posto con la coscienza”. Dopo una serie di domande legate alla sua precedente esperienza al Chievo da giocatore e allenatore e una parentesi sul calcio al tempo del Covid, Maran passa a trattare del cambio di modulo da 4-3-1-2 a 3-5-2. “Certi numeri sono relativi. Ovvio che con i giocatori attualmente in organico e per il tempo minimo a disposizione, il 3-5-2 evita stravolgimenti immediati. Il modulo dipenderà dagli uomini a disposizione”.
Infine, in merito all’opzione Danny Rose dal Tottenham, il quotidiano in rosa parla di una trattativa “tra sogno e opportunità“. Oggi è il giorno di Agudelo allo Spezia, mentre il direttore sportivo del Cagliari prova a chiarire la questione Czyborra: “Avevamo il sì del giocatore ma dopo la sua positività si è inserito il Genoa. Noi siamo una squadra con 100 anni di storia, non facciamo aste”. Il ds del Verona D’Amico invece è scatenato e ora vuole anche Favilli.
REPUBBLICA GENOVA – Il Genoa di Maran viene definito “trasformista” e continua a mutare di giorno in giorno. Dopo Zajc e Czybora, Asoro è più che una scommessa. L’affare Rose è difficile soprattutto per questioni legate all’ingaggio del calciatore, che non rientra più nei piani di Mou. Proseguono le trattative per Karsdorp, Ranocchia e Juan Jesus, mentre sembra definitivamente tramontata l’ipotesi di un ritorno di Rincon. Cutrone? Per ora soltanto un’idea.
SECOLO XIX – L’edizione odierna del Secolo XIX intervista Mattia Perin, che torna a ribadire quanto sia legato al Genoa e alla società rossoblu. “Fa parte della mia vita, qui la mia famiglia si trova benissimo e la scelta di restare è venuta spontanea. Avevo qualche offerta dalla Premier League, ma volevo restare in Italia. Dove posso stare meglio che al Genoa?“. Una volta tornati sulla foto pubblicata qualche giorno fa dai corridoi della Sciorba che lo ritrae con El Shaarawy dopo la vittoria dello scudetto Primavera (“siamo in buoni rapporti, ci sentiamo spesso. Lo vedremo prima o poi di nuovo in rossoblu? Chissà, prima o poi…“) e dopo aver accarezzato la possibilità di raggiungere in questa stagione le 200 presenze con la maglia del Grifone, Perin torna sulla passata stagione. “Cosa mi è rimasto? La sensazione di aver compiuto un’impresa. Un po’ sottovalutata. Perché quando sono arrivato avevamo appena 11 punti ed eravamo ultimi. Prima del Covid eravamo salvi, dopo siamo stati costretti a rincorrere la salvezza. L’ultimo mese è stato molto duro, soprattutto dal punto di vista emotivo. Paura di non farcela? La paura ti aiuta a sopravvivere, non va messa da parte. Aiuta a risvegliare il coraggio e nel momento difficile siamo riusciti a venirne fuori“.
Dalla passata stagione all’ormai imminente esordio col Crotone il passo è breve. Intanto si ricomincerà senza tifosi (“per chi, come me, vive di emozioni è una notizia pessima. Mi manca tutto, il coro a favore e gli sfottò. Il calcio così non ha senso”), poi lo si farà con Maran in panchina (“brava persona, molto preparato dal punto di vista tattico. Abbiamo grande fiducia in lui“) e il direttore sportivo Faggiano attento sul mercato (“del mercato non mi preoccupo, sono sicuro che la società farà quel che serve per rafforzare la squadra. Non dobbiamo commettere gli errori dell’anno scorso, il Genoa non può più permettersi di salvarsi come è successo negli ultimi due anni. Non lo merita“.
Dopo l’intervista si passa al calciomercato e sul Decimonono vengono riportate anzitutto le parole di Mourinho, che in qualche modo “spinge” Rose verso il Genoa (clicca QUI per leggerle) in una trattava comunque complicata, ma non tramontata del tutto, poi torna a parlare di Karsdorp, oggi convocato in amichevole contro il Cagliari. Dovrebbe essere l’ultimo atto prima di accasarsi al Genoa con un prestito e obbligo di riscatto a 7 milioni. Per il futuro di Cutrone potrebbe essere decisiva la prossima settimana. Badelj dovrà fare sapere qualcosa entro la fine della settimana: il Genoa gli ha offerto un triennale da 1,4 milioni a stagione. Piace anche Melegoni.
Manca ancora l’ufficialità, ma domani la squadra di Maran dovrebbe giocare un’amichevole contro il Parma di Liverani presso il centro sportivo di Collecchio.
TUTTOSPORT – Il Genoa è tornato su Grujic, talentuoso centrocampista del Liverpool reduce da un prestito all’Herta Berlino. Secondo il quotidiano torinese, Stepinski non sarebbe convinto di trasferirsi a Genova e pertanto lo scambio con Favilli avrebbe subito una frenata.
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