Nella giornata di ieri è ricominciata anche la stagione degli arbitri di Serie A, i quali si sono ritrovati a Tivoli Terme per iniziare la preparazione sia fisica sia atletica sia in termini di nuove regole e disposizioni. All’orizzonte c’è una stagione atipica, che comincerà a settembre inoltrato e che vedrà, dopo tanti anni, il ritorno a CAN A e CAN B sintetizzate in un unico corpo arbitrale. Un po’ per ragioni di “manodopera” in più e meglio spalmata sul territorio nazionale, un po’ perché non si intravedevano grandi prospettive di ricambio generazionale se si fosse andati avanti con la vecchia divisione tra arbitri di Serie A e B.
Si tratta della maggiore novità di questa stagione, di una ritorno al passato con speranze e prospettive di crescita per gli arbitri di minore rango e carriera. La vicinanza coi colleghi più esperti e l’interscambio fra i due campionati di vertice in Italia, in termini di designazioni arbitrali potrà comportare un miglioramento generale delle conduzioni di gara. Almeno è questo l’augurio di Nicchi e dell’AIA, così come del designatore Rizzoli.
Del vecchio assetto dei fischietti della Serie A 2019/2020 rimangono tutti, eccezion fatta per Rocchi di Firenze che, per motivi di carta d’identità, ha appeso gli scarpini al chiodo. Saranno in totale 48 i direttori di gara che si alterneranno fra le gare del massimo campionato e quelle di cadetteria, con 4 arbitri “VAR Pro” che saranno Banti, Di Paolo, Mazzoleni e Nasca. È bene ricordare che nella stagione 2020/2021 anche la Serie B vedrà l’introduzione a tempo pieno (non solo nei playoff) del Video Assistant Referee, altra novità di rilievo della prossima annata.
Un’annata, quella 2020, che è stata “mozzata” dal Covid e che ancora per chissà quanto vivrà senza tifosi e stadi pieni, ma che aprirà le porte ufficialmente al nuovo Regolamento. Approvato in regime di lockdown in Irlanda, nel maggio scorso, il nuovo regolamento promosso dall’IFAB entrerà in vigore nel campionato 2020/21 (ma qualche campionato lo aveva già introdotto nel post-Covid in via sperimentale, ndr) e già le precedenti linee guida sono state modificate.
A
Di seguito, per completezza, riportiamo per esteso la nuova Regola 12 alla voce “falli di mano”, allegando in fondo all’articolo il nuovo Regolamento diffuso dal sito dell’AIA.
“È un’infrazione se un calciatore:
- tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, compreso se muove la mano o il braccio verso il pallone
- segna nella porta avversaria direttamente con le mani / braccia, anche se accidentalmente, compreso il portiere
- immediatamente dopo che il pallone ha toccato, anche se in modo accidentale, le sue mani / braccia o quelle di un suo compagno:
- – segna nella porta avversaria
- – crea un’opportunità di segnare una rete
• tocca il pallone con le mani / braccia quando:
- – queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo
- – queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle (a meno che il calciatore non giochi intenzionalmente il pallone che poi tocca le mani / braccia)
- se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore stesso
- se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino
- se mani / braccia sono vicine al corpo e non si trovano in posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo
- quando un calciatore cade a terra e mani / braccia sono tra corpo e terreno per sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo.
IL NUOVO REGOLAMENTO ARBITRALE PER LA STAGIONE 2020/2021