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Rassegna Stampa dell’1 Ottobre: Genoa in quarantena ma il Torino vuole giocare. Faggiano: “Situazione surreale”


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLA SERA – La società ha reso noti i nomi dei tesserati positivi al Coronavirus, fra i quali risultano 11 giocatori e 4 membri dello staff. Il Sottosegretario alla Salute Sandra Zampa ritiene inevitabile la sospensione del campionato, frase definita “avventata” dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Oggi i calciatori non contagiati possono tornare ad allenarsi al Centro Sportivo di Pegli. Il presidente della Federazione Medico-Sportiva Maurizio Casasco, intervistato dal quotidiano, avverte: “Saggio coordinarsi e prepararsi, visto che nei prossimi mesi, speriamo di no, la situazione potrebbe peggiorare”.

CORRIERE DELLO SPORT – Il Covid può far diventare il campionato un torneo di Subbuteo, come testimoniato dal caso Genoa: “Ci sono presidenti che vogliono giocare (Cairo) anche quando gli avversari sono chiusi in quarantena e non hanno nemmeno un portiere da mettere in campo” si legge. In questo contesto, il tampone sta diventando l’avversario da battere. La decisione su Genoa-Torino è slittata alla giornata odierna, ma l’orientamento de presidente Dal Pino è di non far giocare la gara. I granata, con 0 punti dopo 2 partite, scenderebbero volentieri in campo. Dal canto loro, i rossoblu hanno 15 tesserati fuori gioco. Il buonsenso propende verso Preziosi, il regolamento UEFA dà ragione a Cairo. “L’errore più grave l’ha commesso Gravina – si legge in un editoriale – Quando per spiegare la mancata adozione del modello UEFA scelse di affidarsi al buonsenso dei presidenti”. Sul fronte calciomercato, dopo la firma di Scamacca ora si aspetta quella di Shomurodov.

GAZZETTA DELLO SPORT – La Lega è divisa ma “è pronta a far sua” la normativa UEFA che prevede la disputa della partita fino a quando in rosa ci siano almeno 13 giocatori negativi a disposizione, fra i quali un portiere. In realtà, ogni federazione può decidere se sposare la regola, aumentare o diminuire la soglia oltre la quale è obbligatorio disporre un rinvio. Cairo avvisa, la decisione “dovrà essere valida per tutti e per tutto il campionato”. Nel frattempo, al primo giro di tamponi dopo la gara di sabato pomeriggio, tutti i tesserati del Napoli sono risultati negativi al Coronavirus. C’è sollievo per l’esito ma non basta, perché saranno i test di sabato quelli decisivi per capire se la squadra di Gattuso potrà giocare o meno contro la Juventus nel prossimo turno di campionato.

REPUBBLICA GENOVA – A casa Genoa si riscontra anche la positività di Behrami, ma il Torino vuole giocare lo stesso. La Asl si dice pronta a riaprire il centro sportivo per gli allenamenti dei calciatori che non hanno subito il contagio, ma per farlo serve la negatività ad un secondo tampone. Difficile, quindi, pensare ad un ritorno agli allenamenti in tempi brevi per la squadra di Maran. Intanto l’ex genoano Galabinov manda in paradiso lo Spezia con una doppietta che è valsa la prima vittoria in Serie A degli Aquilotti. Nessun ritorno in vista per Ranocchia, improvviso stop anche per Shomurodov. In difesa ora si punta su Ceppitelli, in attacco è già arrivato Scamacca.

IL SECOLO XIX – La terza giornata è ancora in bilico, il Genoa protesta: “Non sappiamo ancora se si giocherà e non è normale – commenta al Decimonono il direttore sportivo Faggiano – Da inizio settimana non abbiamo ancora potuto fare un allenamento, la gara è vicina e onestamente sembra una situazione surreale”. Lega e FIGC sembrano più orientate a giocare, riempiendo il vuoto normativo con l’ingresso della normativa UEFA: “Per buonsenso non si dovrebbe giocare, ma rispetteremo le regole e aspettiamo la decisione. Ma la cosa più importante resta la salute dei giocatori” aggiunge Faggiano. Col paradosso che a poter giocare, per il momento, sarebbero solamente in 11 e si dovrebbe ricorrere quindi a diversi giocatori dal settore giovanile. Il Torino, di contro, non tende la mano ai rossoblu e fa tornare in mente un episodio del passato, quando dopo la tragedia di Superga il Grifone scese in campo con i ragazzi della Primavera. Scamacca è arrivato, cosa che non farà Ranocchia. Si continua a trattare per Shomurodov, mentre per la difesa spuntano i nomi di Ceppitelli e Bani oltre a quello di Luperto. Paleari nuovo nome per la porta a fronte di un rallentamento per Vigorito. Parigini può andare in prestito all’Empoli, su Schöne si registra l’interesse di Cagliari, Torino e Copenaghen.

TUTTOSPORT – Il quotidiano torinese titola in prima pagina: “Genoa-Torino deve essere rinviata”. I rossoblu presentano il conto, che dice 15 contagiati fra calciatori e membri dello staff, in Lega Serie A scoppia la bagarre: le medio-piccole sono tutte dalla parte del club di Preziosi. Spicca la motivazione del Cagliari, che spinge per un rinvio visto che “le regole vanno definite prima e non si può cambiare in corsa”. Nel calcio italiano non è presente una normativa che regoli i movimenti in caso di focolai all’interno di una squadra, a differenza di quanto già stabilito in altri paesi: in Premier League bastano 14 giocatori, in Liga non c’è un limite ma almeno 5 fra i tesserati a disposizione devono far parte della prima squadra, in Bundesliga non esiste una regola dettata dalla federazione, in Ligue 1 servono almeno 20 giocatori negativi al tampone su una lista di 30.  Arriva Scamacca, si blocca l’arrivo di Ranocchia e spuntano i nomi di Bani e Ceppitelli. Improvvisa frenata per Shomurodov, ma non si escludono novità nelle prossime ore.


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