Per analizzare il mercato del Genoa una volta chiusi i battenti, abbiamo contattato come nostra consuetudine alcuni colleghi della stampa locale e nazionale. Partiamo con Andrea Schiappapietra, firma del Secolo XIX.

Che giudizio daresti al calciomercato rossoblù?

“Un giudizio tutto sommato positivo: un mercato con mille difficoltà, di poco più di un mese e un campionato appena finito, una squadra da rivoluzionare, un allenatore nuovo e con una squadra rivoluzionata: all’inizio si pensava al 4-3-3, poi si è tornati al 3-5-2. Cambiare modulo avrebbe significato fare tanti acquisti di quelli che poi sono stati fatti. A me sembrano acquisti di qualità, sono rimaste delle incognite: davanti ci sono dei giocatori che sono delle sfide oppure giocatori in attesa di un riscatto, quindi non c’è il cannoniere da 15/20 gol che ci aspettava a inizio mercato. Ci sono buoni punti di partenza, mi sembra si sia alzata la qualità del centrocampo. In difesa la perdita di Romero si farà sentire. L’arrivo di Bani rappresenta la presenza di un giocatore affidabile: secondo me molto dipenderà dalla tenuta fisica di Masiello e dal rilancio di Biraschi che nella scorsa stagione aveva vissuto momenti non facili. Può essere per l’eccessiva ampiezza della rosa, ma alla fine alcune cessioni non sono state fatte per l’emergenza Covid. Devo dire che il Genoa ora è in una tale difficoltà che avere tanti giocatori a disposizione nell’immediato può essere un aiuto, poi si vedrà a gennaio”.

Sono rimasti sia Criscito sia Schöne, che erano entrambi dati in partenza

“Sono rimasti entrambi anche se ci sono alcuni mercati aperti: soprattutto per Schöne potrebbe arrivare qualche offerta inaspettata. Criscito è il capitano, sicuramente ha vissuto un periodo non facile perché c’erano voci intorno ad una sua partenza. Non credo parta titolare, però se recuperato da un punto di vista morale e se gestito in modo migliore credo possa essere una risorsa per la squadra”.


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