Cresce l’attesa per vedere in campo con la maglia del Genoa Eldor Shomurodov, attaccante arrivato negli ultimi giorni di calciomercato dai russi del Rostov e probabile titolare nella partita in programma lunedì sera contro il Verona. Con 14 giocatori ancora costretti a casa causa Covid, l’uzbeko è tornato a Genova con una settimana di anticipo dagli impegni con la nazionale per mettersi a disposizione di Rolando Maran. Questa mattina il mister si è ritrovato con gli elementi disponibili nel gruppo-squadra al Signorini di Pegli: fra questi anche Shomurodov.
In una lunghissima intervista rilasciata al portale Sports.ru, i suoi procuratori (ProSports Management) ed avvocati (SILA) hanno raccontato una serie di aneddoti legati al giocatore, ancora tutto da scoprire persino per molti addetti ai lavori. Il piano è sempre stato chiaro: prima il passaggio dall’Uzbekistan alla Russian Premier League, poi un’avventura in Europa, “ma solo al momento giusto”. Con la maglia del Rostov, nei primi mesi di difficile ambientamento, Shomurodov ha giocato anche nel ruolo di esterno d’attacco. A proposito di questo, uno dei suoi agenti (German Tkachenko) ha raccontato come nel 2017 la leggenda del calcio russo Alexander Kerzhakov abbia definito Eldor “il prossimo Yarmolenko” (attaccante ucraino oggi in forza al West Ham) per le movenze e l’abilità a partire da posizione defilata.
Le squadre arrivate più vicine a Eldor, come raccontato dal procuratore Kahor Muminov, negli ultimi 12 mesi sono state Stoccarda, CSKA Mosca e Gent. Se i belgi sono arrivati ad offrire solamente 5 milioni di euro, la trattativa con i russi si è arenata dopo un colloquio con Shomurodov, che “se non fosse stato per la pandemia probabilmente sarebbe andato in Bundesliga nel mercato di gennaio”. Sempre secondo i suoi agenti, a bloccare il trasferimento allo Stoccarda fu anche la mancata cessione da parte dei tedeschi di Nico Gonzalez, poi frenato da un grave infortunio e peraltro finito nel mirino anche del Genoa. Nel 2016, a notare il nuovo attaccante rossoblu e a segnalarlo in Germania fu Sven Mislinat, capo dell’area scouting nel Borussia Dortmund ai tempi di Jurgen Klopp.
Nella trattativa con il Genoa, a far sorridere è un aneddoto raccontato dai suoi avvocati: Shomurodov è stato svegliato nel cuore della notte per firmare tutti i documenti necessari per completare il trasferimento, mai stato in discussione. Il motivo? La dirigenza del Rostov aveva fatto sapere al giocatore che l’affare con il Grifone si sarebbe chiuso il mattino dopo. Cambio di programma: giù dal letto. Come confermato dai suoi procuratori, poi, non sono mai pervenute offerte da Fiorentina e Verona. “È intervenuto l’agente Alessandro Lippi, ma entrambe le società ci hanno risposto che in quel momento non erano pronte ad aprire una trattativa”. L’unico nodo è stato legato alla rateizzazione dei pagamenti, che dovrebbe venire esercitata nell’arco di un anno anziché tre, come inizialmente concordato. Dall’intervista agli agenti ed avvocati di Sports.ru emerge un ulteriore dettaglio: il Genoa ha già messo una traduttrice e un insegnante a disposizione di Eldor.
Shomurodov è già tornato in Italia. Sul Genoa: “Mai pensato ad altre squadre”