Il Napoli riceve una stangata (3-0 a tavolino contro la Juventus e un punto di penalizzazione) ma De Laurentiis è pronto a fare ricorso: il club azzurro, se necessario, arriverà fino al Consiglio di Stato. Secondo il Giudice Sportivo nel carteggio fra la società partenopea e l’ASL non si evincono “ordinanze specifiche” ed anzi emerge “un quadro di chiarimenti più o meno compatibile, anche in termini di isolamento, con l’applicazione del protocollo”. Il Napoli ha reagito anche via Twitter: “Rispettata la legge”. La sentenza di ieri, non ancora commentata in via ufficiale dai bianconeri, mette in chiaro come il protocollo vigente in Serie A vada rispettato “senza se e senza ma” in assenza di cause di forza maggiore. “Non basterà far prevalere l’autorità e la competenza delle ASL” si legge sui quotidiani.

Nel frattempo, con i 4 giocatori positivi registrati nel Parma e i 2 nella Juventus, i casi di Coronavirus in Serie A salgono a 31. Oltre al numero dei contagiati cresce anche l’ipotesi che si possa far effettuare ai calciatori un test antigenico poco prima di ogni partita. 10 sono tesserati del Genoa. Il presidente della Federcalcio Gravina, come si legge sulla Gazzetta dello Sport, ha inviato nei giorni scorsi un messaggio a reti unificate ai lavoratori nel mondo del calcio invitandoli a scaricare l’app “Immuni”.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – Maran può sorridere: altri 4 giocatori – Biraschi, Behrami, Melegoni e Schöne – sono risultati negativi al doppio tampone e potranno tornare ad allenarsi dopo aver superato le visite di idoneità. Il mister ritrova degli innesti importantissimi e avrà molta più scelta in vista della partita di lunedì sera con il Verona.

REPUBBLICA GENOVA – I rossoblu si preparano ad affrontare 6 gare in 21 giorni, compreso il derby contro la Sampdoria. Giocarle con una squadra decimata, al netto dei 4 calciatori (ma Schöne non è utilizzabile) pronti al rientro, potrebbe seriamente compromettere se non addirittura falsare il campionato del Grifone. Parigini è abile e arruolabile, mentre restano da valutare le condizioni di Sturaro.

SECOLO XIX – Riecco Behrami e Melegoni, ma il centrocampo resta il reparto più in sofferenza. Per la trasferta al Bentegodi si valuta un cambio di modulo (passasggio al 4-4-2). Il mister attende il rientro di Badelj dagli impegni con le nazionali, Sturaro è ancora indietro nel programma di recupero mentre Radovanovic deve fare i conti con due settimane ai box da sommare al lungo periodo di inattività per la rottura del crociato. In difesa le soluzioni sono nettamente di più, in attacco si attende il rientro di Pandev. Ieri a vincere la partitella è stata la squadra di Perin e Shomurodov, sotto gli occhi di Faggiano rientrato a Genova dopo il matrimonio con la sua Giorgia celebrato nel weekend a Praiano. Made in Italy Investimenti, dettosi interessato all’acquisizione del Genoa, ha un capitale sociale di 5 milioni e sta valutando una serie di investimenti per circa 120-130 milioni. “Sono in corso verifiche riguardo al dossier per capire se il Genoa è un investimento che ci può interessare – fa sapere il direttore generale della società, costituita dalla famiglia Baldini – Con i vertici del club rossoblu non c’è stato ancora alcun contatto”. 

I contagi dei grandi “strappano” alla Primavera il match contro l’Inter, rinvaito a data da destinarsi. In un’intervista al Decimonono, Keita Balde risponde a una domanda sui tifosi del Genoa, rimasto in Serie A nella stagione 2018/2019 anche grazie a una sua rete segnata a San Siro contro l’Empoli con la maglia nerazzurra. “Vi garantisco che farò di tutto per non farli contenti e non avere la loro gratitudine” sono le parole del nuovo attaccante blucerchiato. 15 ultras delle due squadre genovesi sono indagati per una serie di scontri avvenuti nel luglio e settembre scorsi.

TUTTOSPORT – Il presidente del Cagliari Giulini commenta il rinvio della partita contro il Torino: “Va bene, caro Genoa, puoi non giocare dato che hai così tanti contagi ma allora anche gli altri 19 club, se mai si trovassero in una situazione analoga, devono avere il diritto di fare come te, devono avere un jolly da giocarsi. È stata una decisione di buon senso, si”. Boccata d’ossigeno per Maran, che ritrova altri giocatori ma ne ha ancora una decina in isolamento. E le prossime settimane saranno un vero tour de force.


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