Il Genoa strappa uno 0-0 al Bentegodi di Verona in una gara combattuta e contraddistinta da una vigilia particolarmente travagliata. Sono infatti 13 gli indisponibili in casa rossoblu, come confermato nel pre-partita dal direttore sportivo Faggiano. L’allenatore genoano, ai microfoni di SkySport e in conferenza stampa, ha commentato la prestazione del suo Grifone.
“Al di là del momento e della partita di oggi, dove dovevano venir fuori qualità differenti, non è stato semplice fare una partita dopo 20 giorni passati in questo modo. Oggi dovevano venir fuori altri valori, valori che sono venuti fuori. I ragazzi sono stati encomiabili, hanno dato tutto quello che potevano dare ma non ci dobbiamo accontentare. Nel primo tempo contro il Napoli avevamo fatto bene, dobbiamo solo cancellare – attraverso questo spirito – il secondo tempo del San Paolo. Non ci possiamo accontentare, dobbiamo aggiungere qualcosa d’altro ma oggi hanno dimostrato attaccamento e spirito, tutto quello che avevamo chiesto. Il secondo tempo di Napoli ci è pesato molto, ma dopo quel che poi abbiamo vissuto ci siamo anche dati delle spiegazioni. Volevamo subito voltare pagina e oggi nelle occasioni da rete credo che ci siamo equivalsi. Hanno avuto più supremazia di noi, ma credo che abbiamo avuto le occasioni per vincerla. Anche per questo motivo ho tenuto in campo sempre due attaccanti. Il recupero di tanti giocatori, oltre a quelli che mancano, è riduttivo. Riduttivo perché quando non ci si allena diventa dura: non possiamo fare a meno di allenarci. Il lavoro è fondamentale, a maggior ragione per una squadra che ha cambiato molto e che ha bisogno di lavorare insieme e trovare determinati sincronismi come la nostra. Noi stasera abbiamo cercato di ribattere colpo su colpo: complimenti ai ragazzi”.
Sull’esordio di Shomurodov in Serie A: “Oggi è stato catapultato in campo senza il giusto avvicinamento che deve avere un attaccante che non ha mai calcato certi palcoscenici. Calarsi subito come fatto da lui è già positivo, ma deve lavorare con noi e capire il nostro calcio. Capire determinate situazioni, ma ci sono buoni presupposti: oggi li ha fatti vedere soprattutto come adattamento a determinate situazioni”.
Maran condivide anche le parole di Perin, che a fine partita ha ammesso di non aver digerito alcuni “attacchi insignificanti” ricevuti nei giorni in cui a casa Genoa si riscontravano decine di casi di Coronavirus all’interno del gruppo-squadra: “Questo aspetto, in alcuni momenti, ha dato enormemente fastidio alla squadra. Noi sappiamo come viviamo, arriviamo sempre insieme e siamo tutti insieme dal mattino alla sera. La viviamo con grande attenzione. Oltre che la beffa, così è sembrato fossimo stati noi quelli a non aver avuto le cautele giuste. Questo dispiace molto quando le vivi da dentro e ti fa anche molto arrabbiare. Stiamo cercando di superare questo momento con grande compattezza e sacrificio, mi auguro che gli altri non vivano quello che abbiamo vissuto noi e non so se questo alla lunga possa darci qualcosa in più. La cosa più importante ora è superare questo momento, che non è mica superato adesso. Le partite successive dopo un periodo di inattività sono sempre più difficili. Ma con questo spirito sono convinto che possiamo fare bene”.
Dopo le dichiarazioni ai microfoni delle emittenti televisive, il tecnico rossoblu è passato anche in zona mista. “Mi aspettavo sicuramente una risposta positiva, tutto questo sacrificio, voglia e carattere nell’affrontare questo momento difficile. I ragazzi sono andati in campo con chi c’era e chi non c’era. La risposta che c’è stata oggi è stata encomiabile per la partecipazione del gruppo nel suo complesso. Avevo detto che sarebbe stata una partita in cui avremmo dovuto mettere tanto sacrificio, passione e personalità: loro non hanno mai smesso di giocare, restando propositivi senza mai subire soltanto. Erano 20 giorni che non ci allenavamo, ma loro sono riusciti a farlo con grande sforzo e personalità.
Stamattina gli ho detto che ero sicuro che avrebbero fatto una prestazione del genere e che la risposta sarebbe stata questa, perché avevo visto come avevano lavorato. Poi loro ci hanno messo del loro, ci hanno messo un grande cuore che ha portato a uscire con un risultato positivo da un campo difficile. Siamo riusciti a non prendere gol dopo una partita persa male ed uscire da questo campo senza subire reti, giocando sempre a calcio senza mai tirarci indietro, è sicuramente una bella soddisfazione. L’Inter? Sappiamo che il momento difficile non è finito, perché questo momento difficile ce lo porteremo avanti per un po’ questo non vuol dire mettere le mani avanti ma prendere coscienza della situazione: va affrontata con questo spirito e voglia di essere squadra in ogni momento, anche se affrontiamo una squadra che deve ritrovare i suoi pezzi”.
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