Dopo 23 giorni, il Genoa torna in campo in una partita ufficiale. Lo fa al Bentegodi contro l’Hellas Verona. Sarà la sfida degli indisponibili: addirittura nove i calciatori tra rossoblu e gialloblu costretti a domicilio dal Covid-19 (Criscito, Males, Lerager, Destro, Brlek, Cassata, Zappacosta per il Genoa; Barak e Günter per l’Hellas Verona). Mister Maran, in realtà, dovrà fare a meno di tredici giocatori: oltre ai sette ancora positivi al Covid, anche alcuni tra i negativizzati sono stati lasciati a casa (Marchetti, Zajc, Pellegrini, Pjaca, Melegoni). A completare il quadro Sturaro, ancora sulla via del recupero. Arbitrerà Rapuano della sezione di Rimini. Giacomelli di Trieste in cabina VAR. Undici gradi accoglieranno le formazioni in campo. Esordio in rossoblu per Bani e Shomurodov.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri, Empereur (66′ Dimarco), Ceccherini, Lovato; Faraoni, Ilic, Vieira, Lazovic; Colley (80′ Zaccagni), Tameze (80′ Salcedo); Favilli (60′ Kalinic). A disposizione: Berardi, Pandur, Dimarco, Salcedo, Di Carmine, Udogie, Terracciano, Ruegg, Zaccagni, Kalinic, Amione, Ilie. Allenatore: Ivan Juric
GENOA (3-5-2): Perin; Zapata, Bani (68′ Goldaniga), Masiello; Ghiglione, Rovella (78′ Eyango), Badelj (78′ Behrami), Radovanovic, Czyborra; Pandev (78′ Parigini); Shomurodov (63′ Scamacca). A disposizione: Paleari, Zima, Goldaniga, Scamacca, Behrami, Biraschi, Micovschi, Caso, Asoro, Parigini, Eboa Eyango, Dumbravanu. Allenatore: Rolando Maran
LA PARTITA
Dopo 30 secondi dal fischio iniziale, Radovanovic rischia subito di essere ammonito in mazzo al campo per un fallo di Radovanovic su Vieira. Punizione per i padroni di casa, ma senza esito. La difesa rossoblu spazza il pericolo.
La disposizione del Genoa vede Badelj in regia, con Radovanovic e Rovella come mezze ali. Bani sul centrodestra difensivo, con Zapata centrale e Masiello sul centrosinistra. Pandev a supporto di Shomurodov.
Al nono minuto primo calcio d’angolo per l’Hellas Verona, che riesce a guadagnarlo sfruttando un errore in disimpegno di Ghiglione, che avrebbe avuto un’ottima opportunità per azionare una ripartenza rossoblu. Al 10′ di gioco cartellino giallo per Badelj.
Partita molto bloccata, con l’Hellas che cerca soprattutto i centimetri di Favilli in area di rigore. All’undicesimo troverà di testa Ceccherini, al 12′ una conclusione di Ilic, che oggi rileva Veloso: Perin la farà sua senza problemi.
Molti errori in questo primo quarto d’ora di gara, soprattutto in fase d’impostazione da parte della formazione padrona di casa. L’Hellas riesce a fare collezione di calci d’angolo in questa prima fase di gara: già tre nei primi 18′ e difesa del Genoa sempre attenta.
Al 22′ Perin rischia grosso su retropassaggio di Masiello: la sfera rimbalza davanti all’estremo difensore rossoblu, che controlla male e rischia di azionare Favilli. Sarà provvidenziale la scivolata dello stesso Perin ad anticipare l’ex compagno di spogliatoio.
Al 23′ Rovella si conquista un’ottima punizione dai venti metri dopo che Silvestri aveva allontanato coi pugni su una conclusione ad incrociare di Radovanovic. Proprio Rovella tenterà di calciare: pallone che gira, ma troppo alto. Al 28′ ancora Rovella prova a impensierire Silvestri su cross di Shomurodov: il suo destro è impreciso e termina alto.
Al 32′ ottima occasione del Genoa, che arriva a concludere con Pandev su assist di Ghiglione. Il macedone colpisce col destro, Silvestri è reattivo e con la complicità dei compagni di reparto spedisce in angolo. Angolo sul quale il Genoa pasticcia e l’Hellas riparte, trovando Perin pronto a deviare in corner su tiro di Colley ad incrociare.
Al 40′ Perin devia in angolo una schiacciata di testa di Favilli su sviluppi di calcio d’angolo, mentre al 42′ verrà ammonito anche Pandev per un’entrata a ridosso della linea laterale su Vieira. Dopo un minuto di recupero, Rapuano manderà le squadre negli spogliatoi.
La ripresa è puntuale e senza cambi al Bentegodi. Al 46′ Perin è subito impegnato da Favilli, chiamato a concludere verso la porta rossoblu dopo un recupero all’altezza del centrocampo da parte di Tameze su Badelj. Al 52′ primo giallo anche per il Verona: Tameze viene sanzionato da Rapuano, che ravvisa un fallo su Badelj. La punizione che ne scaturisce è da posizione centrale, a ridosso della lunetta dell’area di rigore, ma Radovanovic spedirà direttamente sulla barriera. Sul ribaltamento di fronte, Ghiglione è costretto a spendere un giallo per fermare la ripartenza di Lovato. È il terzo ammonito rossoblu.
Al 56′ ancora bravo Perin a chiudere su Colley, abile a sfruttare l’ennesimo pallone perso a centrocampo dal Genoa. Insiste la formazione scaligera, che capisce il momento di difficoltà del Grifone e va alla ricerca del gol. La difesa rossoblu oppone resistenza, ma nel giro di questa prima fase del secondo tempo arriva a mandare per tredici volte l’Hellas Verona dalla bandierina.
Al 60′ primo cambio dell’Hellas: fuori Favilli, dentro Kalinic. Al 63′ risponde Maran cambiando Shomurodov con Scamacca, a sua volta esordiente in maglia rossoblu. La girandola dei cambi non si arresta, e dopo un tentativo di Scamacca sul fondo, Rapuano ne approfitta per dare la possibilità a Juric di inserire Dimarco per Empereur al minuto 66′.
Il secondo cambio del Genoa arriva al 68′ ed è forzato: Bani chiede la sostituzione accusando qualche problema muscolare, ma uscendo sulle proprie gambe dal campo. Al suo posto Goldaniga. Uscendo dal campo, il labiale del numero 13 rossoblu sembra essere “mi sono stirato“.
Al 78′ Maran si gioca l’ultimo slot di cambi: dentro Eyango, Behrami e Parigini. Fuori Badelj, Rovella e Parigini. Salcedo e Zaccagni (per Tameze e Colley) sono le ultime mosse di Juric. Mancano dieci minuti al termine della sfida del Bentegodi.
All’84esimo altro intervento decisivo di Perin su Faraoni, il piano lesto a colpire di testa su punizione di Dimarco. Nell’arco dello stesso giro d’orologio doppio cartellino per il Genoa: ammoniti sia Goldaniga sia Maran.
Al triplice fischio dopo 4′ di recupero, il Genoa trova un punto sudato e meritato per tutto l’iter travagliato che portava il Grifone a questa gara, con l’Hellas Verona più arrembante, ma non necessariamente più pericoloso. Il Genoa, infatti, ha fatto quel che poteva con addirittura tredici giocatori fuori dai giochi e ha comunque costruito un paio di occasioni senza capitalizzarle al massimo. Sulla strada degli scaligeri ci sono stati sia i guantoni di Perin (la sua prestazione ne certifica un recupero pressoché pieno dopo il Covid ed è un’ottima notizia) sia la prestazione complessiva della squadra in fase difensiva con Zapata a guidare un reparto d’esperienza completato da Masiello e Bani (uscito per infortunio muscolare). Il trio difensivo, anche con l’ingresso di Goldaniga, ha battagliato tutta la gara con Favilli (e po col neo entrato Kalinic) e tenuto botta sull’abbondanza di calci d’angolo e piazzati calciatori dalla formazione gialloblu. Contenute anche le avanzate degli esterni d’attacco, che mai hanno impensierito Perin. Bene anche le due corsie rossoblu, con Ghiglione che non ha mai prestato il fianco a Lazovic e Czyborra a Faraoni. Sabato alle ore 18 arriverà l’Inter al Ferraris. Genoa che si presenterà con quattro punti in classifica e una gara da recuperare col Torino.