Le prime pagine sono quasi tutte per le vittorie di Inter, Lazio e Sampdoria, che a Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini fa il colpaccio salendo a 9 punti in classifica. I biancocelesti, trascinati da Luis Alberto e Ciro Immobile, bissano il successo di Champions League battendo anche il Bologna all’Olimpico. Cairo ribadisce pubblicamente la fiducia Giampaolo, nel pomeriggio la sfida fra gli amici Inzaghi e Gattuso, questa sera la Juventus di Pirlo affronta il Verona con la coppia Dybala-Morata in attacco. Con il nuovo dpcm si va verso la chiusura degli stadi anche ai mille tifosi ammessi fino ad oggi negli impianti.
GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
CORRIERE DELLO SPORT – “Handanovic mai impegnato” si legge nel sottotitolo scelto dal quotidiano sportivo, che sottolinea poi come anche Perin, fino all’intervallo, non aveva corso pericoli se non su tre invenzioni di Eriksen. Le mosse di Conte dalla panchina si rivelano giuste e puniscono i padroni di casa, che pure erano scesi in campo con un piglio più aggressivo e con coraggio, “grazie soprattutto al bravo Rovella”. Zapata regge per un’ora, poi crolla e prende 5 in pagella. Maran amaro a fine partita: “Paghiamo il periodo di inattività”.
GAZZETTA DELLO SPORT – “L’Inter è un turbo-diesel, il Genoa non fa nulla”. È questo il titolo scelto dalla rosea per raccontare la partita contro i nerazzurri, trascinati dal solito Lukaku (il braccio) e dal subentrato Barella (la mente). Nel secondo tempo il Grifone ha dato l’impressione di poter avere un po’ più di spinta, ma l’illusione è durata poco. Corretto non dare rigore sull’intervento di Bani, il migliore in campo è Rovella: “Non fugge mai dalla palla, la chiede, a volte la esige e quasi sempre fa la cosa giusta”. Il peggiore è Czyborra, complessivamente la squadra di Maran è da 5,5.
REPUBBLICA GENOVA – Il Genoa viene definito un “fortino”, ma Barella e Lukaku sono “gli apriscatole” di cui al Ferraris si è servita l’Inter per risolvere la partita. La difesa a tre allestita da Maran (con un terzino e una mezz’ala a coprire anche quando si attacca) fino a quel momento aveva retto l’urto, proprio come quella imbastita da Liverani nell’1-1 a Lecce della passata stagione. Statistiche e tabellone parlano di un dominio nerazzurro, ma i rossoblu ci sono andati vicino. Rovella è protagonista, Czyborra sembra impaurito.
IL SECOLO XIX – “Il Grifo fa muro finché può”. È questa la sintesi del Decimonono, per il quale la partita contro l’Inter di fatto è finita con il passaggio monumentale di Barella al bomber belga. Pjaca è “inevitabilmente poco brillante” dopo le due settimane di isolamento, Scamacca deve rimanere fuori per un tampone mattutino dall’esito dubbio. Rovella e Badelj tengono in piedi il centrocampo, ma i cambi non danno lo sprint desiderato: il migliore è Goldaniga, sotto la sufficienza solo Ghiglione, Czyborra, Pjaca e quasi tutti i giocatori subentrati a partita in corso (Zajc, Radovanovic, Pellegrini e Shomurodov, quest’ultimo ancora un corpo estraneo). Paradossalmente, peraltro, il Genoa ha perso quando ha provato a fare qualcosa di più davanti, con un paio di cambi mirati. Insomma, i problemi non mancano ma in casa rossoblu, dopo aver vissuto un mese nella bufera, a una settimana dal derby contro la Sampdoria “nulla o quasi può fare paura”.
TUTTOSPORT – I rossoblu imbrigliano i nerazzurri per un’ora, ma crolla sotto i colpi dell’attaccante belga e la forza dei giocatori subentrati a partita in corso. Maran sottolinea i problemi della squadra legata alle tantissime positività al Covid-19 riscontrate nel gruppo-squadra: “Siamo una squadra molto rinnovata che ha potuto lavorare poco insieme”. Migliore in campo Rovella, sufficienza per quasi tutta la difesa mentre gli attaccanti ricevono voti e giudizi negativi. Pjaca “mai in partita”, Shomurodov è “evanescente”. Il quotidiano torinese, parlando di Eriksen, aggiunge poi come nella partita contro il Genoa il danese si sia confermato “un inutile orpello per come è disegnata la squadra”
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