Il 122° derby della Lanterna non è stato e non sarà mai una partita normale per chi tifa Samp o Genoa. Come gli altri giocati ai tempi del Covid non sarà il più bello d’Italia come nel passato mancando i suoi colori, le coreografie, il rispetto con sfottò tra tifosi che vivevano dentro lo stadio la gara.
La Nord e anche la Sud non sono solo una folla seduta o in piedi sui seggiolini di plastica ma sono soprattutto un misurarsi con il passato, anche con gli episodi, le favole, tutti i gol di una stracittadina entrano nella storia. Genova calcistica resiste solamente perché c’è il derby per 365 giorni all’anno, altrimenti…
Ranieri vorrà dimostrare che la partita persa con il Bologna è stato un altro incidente dopo quello con il Benevento che difficilmente si ripeterà. Maran vorrà convincere che le chiacchiere sulla sua panchina sono da archiviare subito. Ranieri non dovrà cercare la stabilità dello spogliatoio, Maran invece sì consapevole, vista l’esperienza, che l’equilibrio è qualcosa di magico e deve funzionare come un orologio svizzero per rendere sempre al meglio e un granellino può rallentarlo e fermarlo.
Il derby, non solo per Maran ma per tutta la squadra, arriva nel momento giusto per far capire che sia fisicamente che psicologicamente l’orologio del Vecchio Balordo è in grado di ripartire. Niente più scuse, poche chiacchere e riandare senza paura, questo può dare un derby anche di Coppa Italia.
La stracittadina di domani è da dentro o fuori, ma soprattutto una partita che segue quelle disastrose perse domenica scorsa. Il Derby bisogna dedicarlo alla Gradinata Sud e Nord, che alla fine pur soffrendo non solo per i risultati sul campo ma per tutte le altre diatribe, sono sempre vicino ai colori sociali.
Tatticamente il 122° Derby della Lanterna sarà il Derby della Tattica e dei numeri ma relativamente rispetto a quelli giocati in campionato. Il pareggio non conta nulla, considerati i tempi supplementari e la lotteria dei rigori.
Ranieri sulla carta appare messo meglio, difficilmente cambierà il suo modo di giocare, potrebbe fare più turnover considerato che ha quasi tutta la rosa a disposizione; Maran invece oltre le assenze importanti dovrà scegliere l’idea strategica tra quelle adottate in 8 giornate di campionato.
Per entrambi i tecnici la scelta di gioco della tattica non sarà di secondaria importanza con le attribuzioni di compiti e di funzioni. Tutto dovrà essere stabilito in base alle caratteristiche fisiche, tecniche, tattiche di quelli a disposizione.
Altro vantaggio di Ranieri i 10 punti in classifica e la prossima gara con il Torino in apnea, Maran invece dovrà fare i conti con la partita contro il Parma di lunedì sera, il crocevia della stagione genoana.
Per Samp e Genoa oltre la gara del collettivo sarà la partita della giusta “cazzimma”, della grinta e della fisicità. Per Maran giovedì quando incomincia a far buio c’è solo un risultato: vincere! Mettendo da parte il fatalismo, una dottrina che cerca di contraffare la firma di Dio.
Al di là della sua panchina in bilico e del derby, il Vecchio Balordo dovrà continuare a fare risultati, vincere anche giocando male. Il Genoa non è il Titanic. La sua gente continuerà a mugugnare ma anche a cantare per raddrizzare la nave.
Il Professore Scoglio per dare la carica dentro lo spogliatoio come proferì prima di altro derby sulla carta con pochi favori del pronostico direbbe non sottovoce: “Noi siamo il Genoa e chi non è convinto posi la borsa e si tolga le scarpe”.
Per le formazioni a stasera intorno alle 16 quando le società le diffonderanno via social.
Rizzoli per la stracittadina di Coppa Italia 2020 ha scelto un arbitro giovane, ci crede e vuole metterlo alla prova: Francesco Forneau ha 36 anni, sezione di Roma 1 e carriera folgorante avendo iniziato a fischiare nel 2006. Premiato con l’ampliamento della rosa arbitrale con la promozione alla Can A.
Il Derby della Lanterna per Forneau è un regalo al merito dopo aver diretto bene in questo campionato il pareggio tra Crotone e Juventus, anche se dopo quella gara e nelle designazioni successive per qualche ben informato della stampa moviolista era stato castigato, per qualcuno anche declassato per i punti persi dalla Signora con un rosso e un rigore contro.
Vanta 47 partite in serie C, 47 partite in serie B, 9 in Serie A (3 rigori, 3 espulsi), tre gare in questa stagione. La prima gara in Serie A nel dicembre 2017 (Benevento-Chievo).
Diretta due volte la Sampdoria in casa della Juventus e al Ferraris con il Sassuolo, vittoria Juventus ( cartellino rosso a Thorsby) e pareggio con il Sassuolo. Mai diretto il Genoa.
Primo assistente Valeriani (Ravenna), secondo Cecconi (Empoli), quarto uomo Calvarese (Teramo).