PREMESSE ALLA CRONACA – Genoa-Parma sarà l’ultima gara di questo nono turno di campionato, delicato incrocio salvezza per Maran e Liverani, separati da un solo punto in classifica. La settimana rossoblu è stata intervallata dal giovedì di festa per il successo in rimonta nel derby di Coppa Italia, ma anche da un sabato coinciso con la decisione del presidente Preziosi di sollevare il ds Faggiano dall’incarico. Scelta con tempistiche discutibili alla luce della gara assai ravvicinata – e delicata – col Parma e con strascichi ancora tutti da appurare.
La settimana del Parma, al contrario, è stata caratterizzata da temi tattici, come quello di tornare a giocare con uno spirito più offensivo. Il campo dirà se mister Liverani avrà recepito quanto scritto via Twitter dal presidente crociato. Nel frattempo, ha dovuto rinunciare per infortunio a Sohm e Pezzella, ma in conferenza stampa ha annunciato di voler vincere “per incominciare un nuovo campionato“.
Per infortunio, invece, mister Maran dovrà fare a meno addirittura di sette elementi (Cassata, Perin, Marchetti, Zappacosta, Biraschi, Criscito e Melegoni), che diventano dieci se si considerano le ormai reiterate esclusioni di Asoro, Brlek e Micovschi. Recuperati invece Behrami e Czyborra, fermati in settimana da qualche problema di natura gastro-intestinale. Arbitrerà la sfida del Ferraris l’arbitro Mariani di Aprilia, coadiuvato al VAR da Pairetto di Nichelino (che ha sostituito in corsa Maresca).
NOTIZIARIO
Serata fredda e ventosa a Genova, con 8 gradi percepiti e un vento leggero, ma fastidioso, che imperversa sul Ferraris. Il manto erboso, sollecitato per la terza volta nel giro degli ultimi nove giorni, appare in buone condizioni. Campo bagnato a lungo tra fine riscaldamento e fischio iniziale dell’arbitro Mariani. A precedere la gara tra Genoa e Parma, il pareggio per 2-2 fra Torino e Sampdoria. Marco Rossi e il nuovo direttore sportivo, Francesco Marroccu, entrano assieme in campo prima dell’inizio della gara. Allo stadio è presente anche il presidente Preziosi.
FORMAZIONI UFFICIALI
GENOA (3-5-2): Paleari; Bani, Zapata, Goldaniga; Ghiglione, Lerager, Badelj, Sturaro, Pellegrini; Shomurodov, Scamacca. A disposizione: Zima, Masiello, Rovella, Zajc, Pjaca, Destro, Radovanovic, Czyborra, Parigini, Pandev, Behrami. Allenatore: Rolando Maran.
PARMA (4-2-3-1): Sepe; Busi, Osorio, Bruno Alves, Gagliolo; Kucka, Scozzarella; Kurtic, Karamoh, Gervinho; Cornelius. A disposizione: Colombi, Iacoponi, Grassi, Brugman, Laurini, Hernani, Valenti, Ricci, Brunetta, Camara, Nicolussi Caviglia, Inglese. Allenatore: Fabio Liverani.
LA PARTITA
Tutto pronto al Ferraris. Genoa in tenuta rossoblu con Sturaro ancora una volta capitano, Parma in maglia e calzoncini gialli. Le due squadre osserveranno, come già avvenuto prima del derby di Coppa Italia, un minuto di silenzio in ricordo di Diego Armando Maradona.
Il Genoa va al tiro dopo 45′ con Scamacca, che riceve da Shomurodov al limite dell’area: tiro fra le braccia di Sepe. Genoa col consueto 3-5-2, Parma che inizialmente oppone un 4-3-3 con Karamoh, Cornelius e Gervinho il trio d’attacco.
La formazione ospite sarà la prima a guadagnare un tiro dalla bandierina su chiusura di Goldaniga su Gervinho all’interno dell’area di rigore. Sugli sviluppo dell’angolo palo colpito da Cornelius, ma a gioco fermo: Mariani punisce una trattenuta su Goldaniga. E sempre Goldaniga, al 7′ di gioco, chiuderà ottimamente su Cornelius lanciato in porta da Kucka e arrivato ormai in area per calciare.
Al nono passa in vantaggio il Parma con Gervinho, lanciato in profondità ancora da Kucka che, dopo essersi bevuto tre rossoblu all’altezza del centrocampo e aver recuperato un possesso sbagliato da Badelj, imbuca per il compagno approfittando di un’uscita difensiva di Zapata, poi troppo in ritardo per chiudere. A tu per tu con Paleari è tutto faile per l’ivoriano. Parma in vantaggio.
Al quarto l’ora Shomurodov si crea da solo la chance per pareggiare, eludendo con una finta al limite dell’area Osorio e provando a concludere a rete, trovando l’opposizione di Sepe, bravo a chiudere sul diagonale mancino dell’uzbeko. Al 18′ primo cambio obbligato per Liverani: fuori Gagliolo per un problema muscolare, dentro Laurini.
Nei minuti successivi al cambio la gara perde un po’ di ritmo e ritrova un tentativo verso la porta del Parma solo al 26′: dopo un rinvio di testa della difesa parmigiana su cross dalla trequarti di sinistra da parte di Pellegrini, Badelj non stoppa e preferisce calciare di controbalzo. Pallone alto.
Alla mezz’ora seconda, clamorosa palla gol per il Grifone: Pellegrini sfonda sulla sinistra e propone un cross basso e teso su cui Scamacca si avventa, non trovando la porta da due passi. Errore clamoroso per il numero 9 rossoblu. Seconda, nitida occasione per pareggiare per la squadra di Maran.
Nel successivo quarto d’ora è una gara prevalentemente condotta dal Genoa, che però palesa spesso una manovra maldestra e ricca di errori. Il Parma ne approfitta quando può colpire in velocità la retroguardia rossoblu, come al 43′ quando la formazione crociata per due volte sfonda sulla destra, dalla parte di Pellegrini. Nella seconda occasione Paleari opporrà resistenza con la punta delle dita a Gervinho, che colpirà traversa e non troverà, invece, la rete del due a zero. Saranno concessi 2′ di recupero prima che le squadra vadano negli spogliatoi sull’1-0 a favore della squadra di Liverani.
Riparte la gara del Ferraris e lo fa senza cambi da entrambe le parti. Al 47′ è subito il Parma a segnare la rete del raddoppio, ancora con Gervinho, col pallone regalato all’attaccante ivoriano da Zapata. Il tentativo era quello di un disimpegno, ma diventa un assist a centro area per l’attaccante del Parma, che batte Paleari alla sua destra calciando col destro. Al 49′, però, il Genoa è più lesto e cinico a pareggiare e lo fa con Shomurodov, che recupera un rimpallo a centro area propiziato da Badelj e scarica un potente destro alle spalle di Sepe: rossoblù che accorciano le distanze.
Cresce il nervosismo in campo perché la gara è sì riaperta, ma gli errori in casa rossoblu rimangono molti. Pellegrini e Badelj, che non trovano l’intesa, hanno platealmente qualcosa da dirsi al 51esimo. Al 54′ primo angolo della partita per il Genoa, che replica al 55′ ma sugli sviluppi trova soltanto un tiro velleitario da posizione defilatissima da parte di Scamacca. Pallone in rimessa laterale. Al 56′ un tiro di Sturaro dalla trequarti non esce di molto alla sinistra di Sepe. Al 57′ primo giallo della partita all’indirizzo di Busi. Ammonito anche Maran dalla panchina per proteste.
Arrivati all’ora di gioco, partita che rimane sull’1-2. Al 61′ Liverani toglie Scozzarella per infortunio e inserisce Hernani. Al 66′ giallo anche per Karamoh. Al 67′ su buon suggerimento di Shomurodov, Badelj cerca la conclusione dalla distanza e trova l’opposizione di Sepe. Maran ricorre ai primi cambi al 68′: fuori Shomurodov e Zajc, dentro Pandev e Zajc. Al 72′ risponde Liverani con l’ultima finestra di sostituzioni: fuori Busi e Karamoh, dentro Iacoponi e Grassi. Al 75esimo primo ammonito del Genoa: è Badelj, che entra così tra i diffidati e al prossimi giallo sarà costretto a saltare un turno.
All’80esimo altri cambi per Maran: dentro Parigini e Pjaca, fuori Badelj e Ghiglione. All’83esimo giallo per Bani per un contrasto aereo falloso con Cornelius. All’88esimo Destro è l’ennesimo attaccante gettato nella mischia da Maran, che chiude tutto all’attacco. Solo cinque minuti di recupero dividono il Genoa dall’ennesima sconfitta in questo campionato.
Il gioco ad inizio recupero è fermo per un infortunio alla spalla sinistra di Grassi. Parma che chiuderà in dieci non disponendo di ulteriori cambi. Ma nel recupero il Genoa continua a palesare la confusione dei minuti precedenti e a nulla serviranno i vari tentativi di forcing finale. Maran sconsolato si dirige negli spogliatoi da solo al triplice fischio: è ormai inaccettabile continuare a vivere spettacoli di questo genere. Il presidente, presente in tribuna, prenda atto della situazione di scarsa serenità allestita intorno alla squadra perché i cinque punti in classifica preoccupano – e non poco -, anche alla luce della prossima trasferta a Firenze. Genoa che resta penultimo e vede l’ennesima contendente per la salvezza allontanarsi in classifica.
IL TABELLINO
GENOA (3-5-2): Paleari; Bani (88′ Destro), Zapata, Goldaniga; Ghiglione (80′ Pjaca), Lerager (68′ Zajc), Badelj (80′ Parigini), Sturaro, Pellegrini; Shomurodov (68′ Pandev), Scamacca. A disposizione: Zima, Masiello, Rovella, Zajc, Pjaca, Destro, Radovanovic, Czyborra, Parigini, Pandev, Behrami. Allenatore: Rolando Maran.
PARMA (4-2-3-1): Sepe; Busi (72′ Iacoponi), Osorio, Bruno Alves, Gagliolo (18′ Laurini); Kucka, Scozzarella (61′ Hernani); Kurtic, Karamoh (72′ Grassi), Gervinho; Cornelius. A disposizione: Colombi, Iacoponi, Grassi, Brugman, Laurini, Hernani, Valenti, Ricci, Brunetta, Camara, Nicolussi Caviglia, Inglese. Allenatore: Fabio Liverani.
MARCATORI: Gervinho (9′)
AMMONIZIONI: Busi, Badelj, Bani, Maran
ESPULSIONI: nessuna