Ennesimo crocevia calcistico alla pari sulla strada del Genoa e dell’avversario. Fiorentina-Genoa potrebbe essere uno svincolo non di poca importanza per il futuro della Viola e del Grifone considerato che da domani e fino all’antivigilia di Natale ci sarà poco da scherzare con il calendario che in 10 giorni, dal 12 al 23 dicembre, con due turni infrasettimanali, vedrà la Fiorentina giocare con Atalanta, Sassuolo, Verona, Juventus e il Genoa contro Juventus, Milan, Benevento e Spezia. Conta poco ormai senza pubblico, se in casa o in trasferta.
Il calendario per entrambe le squadre è un inferno, la partita di domani con i tre punti, il punto non serve a nessuno, può trasformarlo in un purgatorio considerati gli incontri da giocare nella prossima settimana con le squadre più in forma o qualificate del campionato, per cercare di rivedere una piccola parte di Paradiso, in particolare per il Grifone, prima di Natale.
A Firenze e a Genova sponda rossoblu tutti hanno paura: le tre sconfitte viola su quattro gare e le quattro genoane non lasciano tranquilli sulle rive dell’Arno e del Bisagno. La paura non è solo di retrocedere, ma di giocare altre 30 partite in fondo alla classifica.
Tante le parole prima di ogni gara giocata come spirito di gruppo, attaccamento alla maglia, intensità. Parole che poi evaporano quando l’arbitro dà il fischio di inizio della partita, così come le tante indicazioni degli allenatori.
I numeri sono impietosi: solo 8 punti in 9 partite sono il peggior inizio di campionato dal ritorno della Viola in A dal 2004/2005. Con 15 reti incassate, è davanti la squadra a secco da 399’ e l’ultima partita con gol è stata il 25 ottobre contro l’Udinese. Gli attaccanti hanno le polveri bagnate: l’ultimo gol di Vlahovic risale alla gara con la Sampdoria il 4 ottobre. Cutrone e Ribery a secco, Kouamè solo un gol, Callejon complice il Covid è rimasto sotto il Vesuvio.
La gara di domani al Franchi non è da fallire per nessuno dei due tecnici. Le parole non servono più: “gli uomini veri si vedono nelle difficoltà, urlano a Firenze e Genova, “lavoriamo duramente e non molliamo”.
Prandelli guarigione lampo dal Covid in tre giorni sarà in panchina: “tornando a Firenze ho capito di avere una doppia responsabilità non solo tecnica, ma anche nei confronti dei tifosi visto che mi considero e sono un tifoso della Fiorentina“.
Prandelli e Maran studiano e cercano cambiamenti tattici? La differenza è che Prandelli ha tutti gli uomini a disposizione, Maran conta 7 assenze pesanti, otto se ci sarà anche Melegoni: Biraschi, Behrami, Criscito, Cassata, Marchetti, Perin, Zappacosta.
Al Franchi Maran e chi giocherà non potranno giustificare l’insuccesso come il Marinaio negligente pronto a scaricare sul vento contrario le colpe, non tanto del risultato ma della sua inefficienza tecnica, tattica, caratteriale.
Prandelli qualcosa cambierà a centrocampo immettendo un mediano di peso e di rottura come Duncan e i dubbi sono su chi togliere tra Pulgar o Amrabat, che perso Juric e il suo gioco non ha ancora fatto una prestazione come lo scorso anno. Il tecnico viola spera nel recupero di Bonaventura per giocare con il 4-3-1-2 o 4-2-3-1 con l’ex milanista alle spalle delle due punte, di cui una sicuramente Ribery e altri tre a giocarsi posto tra Vlahovic, Cutrone, Kouamè. La difesa non sarà cambiata. Senza il recupero di Bonaventura conferma del 4-3-3.
Per Maran in questi 6 giorni di lavoro principale, plausibilmente, limare le difficoltà nel riuscire a costruire ed entrare nell’area di rigore avversaria o tentare il tiro da fuori. Operazione che, quando è riuscita nelle scorse partite, ha fatto diventare corta la coperta in difesa coi tre difensori a coprire l’ampiezza a disagio negli uno contro uno.
I risultati sono arrivati attraverso individualità, in particolare nelle sostituzioni non aspettate come Melegoni, e le cinque sostituzioni non hanno mai dato una svolta, ma solo confusione tattica e tecnica.
Per il tecnico trentino non si è capito se sono meglio i giocatori duttili o i fuoriclasse. Qualcuno dai piedi buoni a disposizione c’è, ma non ha mai fatto la differenza per sua incapacità o per l’utilizzo nel modulo?
Tatticamente con l’attuale Fiorentina, Maran sull’Arno non so se cambierà strategia tattica, sempre collegata a tutte le varianti del 4-4-2, ma con la Viola attuale si può fare e avere un obiettivo: creare continuamente situazioni di vantaggio numerico.
Difficile capire se cambierà qualcosa in difesa, probabilmente ci sta provando considerato che ci sono 3 difensori della Primavera ad allenarsi. Dumbravanu moldavo del 2001 difensore centrale di piede sinistro, Serpe e Piccardo entrambi del 2001 difensori centrali di piede destro. Come fisico, avendoli visti crescere dal 2018 nella scuola calcio del Grifone, potrebbero essere buttati nella mischia essendo tutti alti un metro e novanta. Come ruolo per un allenatore diventa più difficile e più facile lanciare nella mischia un attaccante se sbaglia, pazienza.
Faber griderà dal cielo NO ANIME SALVE, No Spiriti solitari, ma Grifoni arrapati, pronti a non odorare ma mangiare il Giglio fiorentino per gridare alla fine della gara: Belin che Genoa! Le formazioni come sempre a 36 ore dall’inizio della gara le lasciamo alla comunicazione delle società un’ora prima della gara.
Fiorentina-Genoa sarà diretta da Doveri di Roma 1, nato a Volterra nel 1977, Vigile del Fuoco, prima gara in Serie A nel 2009, ufficialmente alla Can A quando ci fu la divisione con la Can. Internazionale in deroga, scelta assunta per evitarne la dismissione nel 2019 al raggiungimento dell’ottavo anno nella massima categoria senza passaggio ad internazionale.
Buon direttore di gara senza raggiungere picchi importanti. Rizzoli lo utilizza spesso in partite non facili alla vigilia per assicurarsi affidabilità dal punto di vista , più che tecnico, disciplinare, e ancor di più comportamentale con temperamento e fermezza senza giustificazioni o paternalismo.
168 gare dirette in serie A, 58 rigori e 42 rossi sventolati. In stagione 5 gare dirette: zero i rigori e i cartellini rossi. Un vittoria casalinga, 2 pareggi e 2 vittorie in trasferta.
Con la Fiorentina 19 gare (12 vittorie, 1 pareggio, 6 sconfitte); con il Genoa 20 gare in campionato (9 vittorie, 3 pareggi, 8 sconfitte). Primo assistente Peretti (Verona), secondo assistente Vecchi (Lamezia Terme), quarto uomo Rapuano (Rimini). Al VAR Banti di Livorno e AVAR Cecconi di Empoli
Diffidati Genoa: Badelj.