Inter, Torino, Roma, Parma e Juventus. Sono le cinque avversarie che hanno inflitto, dopo l’iniziale successo col Crotone, una sconfitta casalinga al Grifone. Col 3-1 della formazione bianconera, il Genoa ha incassato la quinta sconfitta di fila al Ferraris. Un dato inquietante oltre che preoccupante, che si aggiunge a quelli elencati giovedì scorso, se non altro perché scomoda la storia rossoblu: mai il Club più Antico D’Italia aveva perso consecutivamente cinque partite casalinghe.
Sicuramente, fermandosi alla sola storia recente, non era mai successo dal ritorno in Serie A. Negli ultimi quattordici anni i rossoblu ne avevano incassate al massimo quattro nel corso del campionato 2012/2013. A cavallo tra ottobre e dicembre banchettarono al Ferraris Roma, Fiorentina, Napoli e Chievo prima che il 16 dicembre 2012 un Genoa-Torino (1-1 con reti di Bianchi e Granqvist arbitrato dallo stesso fischietto di mercoledì prossimo, ovvero Orsato) interrompesse l’emorragia di punti casalinga.
In panchina Delneri, che da ieri è diventato il penultimo allenatore dal ritorno in Serie A per media punti (0,61), scalzato dall’attuale tecnico rossoblu Rolando Maran, scivolato in ultima posizione con 0,54. E che il Genoa perdesse cinque gare interne di fila non era mai successo neppure dall’avvento della Serie A a venti squadre, quindi dalla stagione 2004/2005.
Ma di perdere cinque gare consecutive al Ferraris non era mai accaduto neppure negli anni delle sette retrocessioni in Serie B. Andando a ritroso, nel 1950/51, anno della prima discesa del Grifone in cadetteria, il Genoa perse al massimo due gare casalinghe consecutive. Nel 1959/60 furono quattro, le prime della stagione, interrotte da un pareggio per uno a uno con l’Atalanta ad inizio dicembre. Nel 1964/65, poi, furono al massimo due; nel 1973/74 non andarono oltre tre; nel 1977/78 si fermarono nuovamente a due.
Venendo ad anni più recenti, nel 1983/84 il Genoa cercò quantomeno di farsi onore al Ferraris e non concesse mai più di una sconfitta alternata da un pareggio o da un successo. E nel 1994/95, anno dell’ultima discesa in Serie B, il Grifone perse soltanto tre partite in casa, solo due nel girone di andata contro Lazio e Cremonese. Resistette imbattuto dal 27 novembre 1994 al 13 maggio 1995, poi si arrese nello spareggio salvezza col Padova ai calci di rigore. Venticinquemila Genoani fino all’ultimo a soffrire al fianco della squadra.
La storia del Genoa si è aggiornata negativamente, ancora una volta, ieri sera contro la Juventus. Coi bianconeri, nell’ambito di una sfida non semplice, il Genoa avrebbe avuto la possibilità di evitare il secondo peggiore avvio casalingo nella storia rossoblu nel massimo campionato. Fino a ieri apparteneva alla stagione 1957/1958, quando il Genoa fece soli quattro punti nelle prime sei gare a domicilio (un successo, un pareggio e 4 sconfitte). Oggi i punti sono solamente tre, frutto di una vittoria all’esordio e dei già citati cinque KO, e “valgono” il secondo peggiore incipit stagionale.
Attenzione, però, perché il peggiore avvio in assoluto resta comunque storia recente del Genoa e rientra perfettamente nella narrazione dell’articolo di giovedì scorso: nel campionato 2017/18, con Juric in panchina, la squadra rossoblu fece un solo punto col Chievo. Fu sofferenza assicurata fino alla fine della stagione. Squadra salvata solamente da Ballardini (secondo solo a Gasperini per media punti dal ritorno in Serie A).
C’è un ultimo dato che tristemente va sommato a tutti gli altri ed è quello delle sette sconfitte rimediate nelle prime undici gare dal Genoa. Parliamo di un dato che si verifica per il secondo anno consecutivo e per la terza volta negli ultimi quattro: infatti lo troveremmo identico nella passata stagione (2019/2020), ma anche nel campionato 2017/2018. Prima di fare peggio, sei sconfitte nelle prime undici partite appartenevano all’annata 2012/2013.