Fra 30 ore circa nuovamente in campo. La compressione troppo pazza per gli Europei dell’Uefa che reclamano rapidità, accettata troppo passivamente da FIGC ma soprattutto Lega calcio, Associazione Calciatori, società e allenatori, ci regalerà un altro pomeriggio in vecchio stile con 7 partite alle 15. Anche Sassuolo-Genoa si giocherà alle 15 e per chi non avrà la Pay TV ci penserà Radio Nostalgia a raccontarla.
Sassuolo-Genoa partita da turnover? Far riposare i titolari che hanno giocato domenica scorsa in vista di partite più importanti? De Zerbi penserà più al Genoa o alla diciassettesima giornata quando giocherà allo Stadium contro la Signora?
Per Ballardini la risposta più ovvia sarebbe quella di far riposare i giocatori che hanno giocato di più e potrebbe esserci una spiegazione. Un modo più intelligente per gestire e soprattutto scoprire il gruppo di giocatori, avendo avuto poco tempo per conoscerli tecnicamente, facendoli affiatare, motivandoli e facendoli rendere al massimo cercando di capire, visto lo svolgimento del calciomercato invernale, se potranno essere utili alla mission salvezza, senza dimenticarsi che fra tre giorni, sabato alle 18, il Vecchio Balordo incrocerà i tacchetti con il Bologna dentro il Tempio.
Il Sassuolo di De Zerbi sulla carta resta una delle realtà più belle di questo campionato, specialmente nella prima parte. Al di là della “manita” della Dea di domenica scorsa il Sassuolo nelle ultime giornate ha dato l’impressione di essersi rotto in una peculiarità che gli ha fatto confezionare risultati: l’intensità.
Contro Gasperini, De Zerbi non è stato in campo e nelle tre ultime gare ha collezionato 2 sconfitte e nel mezzo per battere la Samp ha dovuto approfittare della squadra di Ranieri rimasta in dieci.
Il campanello d’allarme nella terra del Parmigiano reggiano è suonato e Ballardini vorrà farlo suonare ancora di più, semplicemente con un altro Grifone come quello visto nelle gare da quando ha ripreso il timone del Genoa, con il corpo da Leone e la testa d’Aquila, creatura leggendaria che vorrà confermarsi al Mapei di Reggio nell’Emilia indipendentemente da chi giocherà.
Tatticamente il Sassuolo contro il Vecchio Balordo cercherà di rimanere se stesso, cercando di giocare a viso aperto. De Zerbi spera che i suoi non continuino ad abbassare la testa. Il modulo sarà sempre il 4-2-3-1. Il mantra di De Zerbi sarà sempre lo stesso cercare di fare il risultato attraverso il gioco con la costruzione dal basso, i passaggi corti e il movimento senza pallone, ma dovrà tenere conto che la squadra anche se è sesta in classifica ha incassato 22 reti e ne ha realizzate 27.
Ballardini anche in Emilia continuerà a cercare il suo gioco con un pressing ragionato, non esasperando quello offensivo come è accaduto contro Spezia e Lazio. Più che l’altezza della squadra era e sarà importante la compattezza. Per tutta la gara il Genoa proverà a giocare estremamente corto per indurre il palleggio del Sassuolo agli errori. Il Grifone vorrà sorprendere il Sassuolo con altra gara di intensità e attenzione, che pur senza controllare il pallone si abbia il controllo della partita.
Ballardini non vorrà lasciare spazio e campo a Berardi e compagni che possono far male. Vorrà approfittare del 2-4-4 in fase di possesso degli emiliani, non lasciare la superiorità sulle corsie laterali e sfruttare anche in questo campionato la mancanza di alternative al gioco con pallone per terra. Chiederà pressing calcolato a Criscito e compagni per costringere gli avversari ad utilizzare il pallone lungo, che è sempre stato a favore degli avversari, considerato che il Sassol è ultimo in graduatoria nella classifica dei duelli aerei vinti a partita.
Per far male al Sassuolo, Ballardini chiederà poi ai suoi ragazzi di approfittare dello sbilanciamento avversario con terzini e centrocampisti che attaccano non pronti al recupero della sfera quando la perdono. Le ripartenze genoane, che sono contropiedi all’antica, potrebbero fare male a De Zerbi, come i calci d’angolo: gli emiliani patiscono la fisicità. Le formazioni a domani: le squadre andranno in campo oggi a fare la rifinitura.
Arbitra Fabbri di Ravenna, 37 anni, geometra, internazionale dal 2019. Arbitro dal 2000. In Serie A l’esordio nel 2013. Vanta 85 gare in carriera con 29 rigori e 14 espulsi. In stagione ha diretto tre gare in serie A e 2 in B. Con il Sassuolo prima di domani dirette 8 gare (2 vittorie, 5 pareggi, 1 sconfitta). Con il Genoa 8 gare (1 vittoria, 1 pareggio, 6 sconfitte).
Non arbitra il Vecchio Balordo dal 2019, vedendolo in TV Rizzoli ha lavorato molto su un difetto del “pelato” che credendosi il nuovo Collina utilizzava a vanvera o dava la sensazione di essere arrogante. Rizzoli se riuscirà a farlo scendere sul campo potrebbe ottenere risultati perché tecnicamente è disposto all’arbitraggio.
Primo assistente Mastrodonato (Molfetta), secondo Robilotta (Sala Consilina). Quarto uomo Giua (Olbia), VAR Nasca di Bari, AVAR Meli di Parma.
Diffidati Sassuolo: Berardi e Chiriches. Diffidati Genoa: Badelj, Goldaniga, Bani.