“A volte mi è stato detto: “Sono passati tanti anni, cosa ne parliamo a fare?” Sbagliatissimo: bisogna sempre parlarne per ricordare e fare in modo che non succeda più. Questi ragazzi mi sembra che lo stiano dimostrando”. Sono le parole che Cosimo Spagnolo, due anni fa, pronunciò nell’intervallo di un Genoa-Sassuolo dove la Nord e tutto il Ferraris, prima di inizio gara, ricordarono la scomparsa del fischio Vincenzo “Claudio” Spagnolo, assassinato prima di un Genoa-Milan del 29 gennaio 1995. Sono parole quanto mai attuali, nel ricordo di un figlio che è rimasto nel cuore di tutta la tifoseria rossoblu.
Per commemorarlo, a ventisei anni dalla scomparsa, si sono radunati alcuni tifosi rossoblu, che hanno deposto un mazzo di fiori sotto il suo monumento, esposto uno striscione “Spagna nel cuore” e intonato il coro “un Grifone non muore mai” stringendosi intorno al papà Cosimo a pochi passi dalla Gradinata Nord.